La mail di Phil Schiller agli utenti Steam: vogliamo il servizio ma…

Ieri ha fatto notizia il rifiuto del’app Steam Link da parte di Apple, dopo una prima approvazione del 7 maggio. Nella notte italiana, Phil Schiller ha inviato una mail ad alcuni utilizzatori di Steam che si erano dimostrati particolarmente delusi dalla situazione e la stessa è stata pubblicata su Reddit dopo poche ore.

Thank you for your email and being a customer of Apple products and the App Store.
We care deeply about bringing great games to all of our users on the App Store. We would love for Valve’s games and services to be on iOS and AppleTV.
Unfortunately, the review team found that Valve’s Steam iOS app, as currently submitted, violates a number of guidelines around user generated content, in-app purchases, content codes, etc. We’ve discussed these issues with Valve and will continue to work with them to help bring the Steam experience to iOS and Apple TV in a way that complies with the store’s guidelines.
We put great effort into creating an App Store that provides the very best experience for everyone. We have clear guidelines that all developers must follow in order to ensure the App Store is a safe place for all users and a fair opportunity for all developers.
Sincerely,
Phil

Analizzando il testo, Apple dimostra attenzione ed interesse nel portare Steam Link nel suo App Store, sia per iOS che Apple TV, ma non prima che siano risolte le violazioni riscontrate. L’azienda ha già discusso con Valve della questione e si dice disposta a lavorare insieme affinché vengano risolti i problemi attuali. Su questi ultimi, però, si rimane volutamente sul vago, elencando un numero imprecisato di violazioni delle linee guida su contenuti, acquisti in-app, codice, ecc.

L’impressione è che non sia cambiato molto da ieri. In fin dei conti questa email serve solo a rimuovere ogni dubbio sul fatto che Apple potesse non volere Steam Link per temuta concorrenza ai titoli gaming nativi dell’App Store. Il punto, come si era ben capito, è un altro: ad Apple non sta bene che si effettuino transazioni per servizi di cui si usufruirà sui suoi dispositivi senza che essa ne abbia un tornaconto, ovvero la classica quota percentuale. Non è quindi una situazione di chiusura in senso lato, dopotutto se così fosse Apple dovrebbe escludere anche Spotify perché fa concorrenza ad Apple Music, tanto per citare uno dei tanti esempi.

Nell’ultimo trimestre fiscale l’azienda di Cupertino ha ricavato oltre 9 milardi di dollari dai servizi, che equivalgono ai ricavi ottenuti dai settori Mac ed iPad sommati, potete dunque immaginare quanta attenzione vi sia nel tutelarli. I servizi ormai rappresentano il secondo centro di sostentamento primario per Apple, inferiori solo all’iPhone (anche se di tanto).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.