La WWDC 2018 secondo Gurman: Digital Health per iOS 12 e niente nuovo hardware

Ancora pochi giorni e finalmente sarà tempo di WWDC 2018. La conferenza annuale Apple per gli sviluppatori inizierà lunedì 4 giugno col consueto keynote di Tim Cook che mostrerà le principali novità software previste per i prossimi mesi. Abbiamo già visto il susseguirsi di numerose indiscrezioni che vedono l’evento di quest’anno un po’ più sottotono rispetto agli scorsi anni, con un forte focus sull’ottimizzazione. Nel suo riepilogo, Mark Gurman su Bloomberg ne approfitta per fare il probabile punto della situazione, smorzando gli entusiasmi per chi sperava in annunci sul fronte hardware.

Iniziando dal software, viene confermata la linea più conservativa per iOS 12, con priorità al perfezionamento e al bugfixing. Le novità principali saranno due: la prima riguarda il cosiddetto Benessere Digitale, un pacchetto di funzionalità all’interno dell’app Impostazioni che permetterà di tenere sotto controllo l’utilizzo degli iDevice e delle applicazioni, apportando così accorgimenti per evitare eccessi. Sarà uno strumento su cui sarà posta molta importanza e anche Google per Android P ha già annunciato delle caratteristiche analoghe. La seconda novità di rilievo sarà ARKit 2.0, col supporto multiplayer per i giochi in realtà aumentata e la possibilità di mantenere il collocamento esatto degli oggetti virtuali in un ambiente reale anche muovendo i dispositivi. Il resto delle migliorie sarà più contenuto, come opzioni per rinviare temporaneamente le notifiche non urgenti, una rinnovata app Borsa ed ulteriori aggiornamenti sia per FaceTime sia per le Animoji. Tutte le altre novità di peso sono state rinviate almeno ad iOS 13.

Anche per macOS 10.14 non si preannunciano forti pacchetti di novità, complice un High Sierra che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca a svariati utenti per quel che concerne l’affidabilità. L’intervento principale sarà costituito dal chiacchierato progetto per eseguire le app iOS anche su Mac attraverso una piattaforma di sviluppo unificata. Più vago resta Gurman sulle nuove funzionalità che arriveranno per watchOS e tvOS, mentre per Siri ci saranno alcuni miglioramenti seppure non destinati a colmare nel breve termine il gap creatosi con gli assistenti rivali. Categoricamente escluso invece l’arrivo di nuovo hardware: tutta la gamma MacBook, incluso il nuovo sostituto economico dell’Air, verrà aggiornata più avanti e lo stesso varrà per i futuri iPad Pro con Face ID. Sempre in autunno arriverà la nuova generazione di Apple Watch, in due misure come l’attuale ma con un’estetica ritoccata che prevederà bordi più ridotti ingrandendo leggermente lo schermo.

Se non vi saranno grosse sorprese, si prospetta quindi una WWDC 2018 col freno a mano tirato. Non che questo sia per forza un male, anzi tutt’altro se raggiungerà lo scopo finale del miglioramento del comparto software sulla cui fiducia globale si è ridotta negli ultimi tempi. A prescindere dai leak poco entusiasmanti, varrà la pena di seguirla con grande attenzione tanto quanto gli scorsi anni e a tal proposito v’invitiamo a non mancare lunedì all’appuntamento col SaggioMela in diretta.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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