Mac App Store: una evoluzione possibile con il nuovo macOS

Fino alla versione 11 di iOS, l’App Store è stato un semplice punto di raccolta delle milioni di app sviluppate per i dispositivi Apple: vi era sì una suddivisione (aggiornamenti, ricerca, categorie) ma tutto era limitato e focalizzato su un unico obiettivo: offrire gli utenti una soluzione software per le proprie esigenze specifiche. Con iOS 11 i progettisti di Cupertino hanno fatto un notevole salto in avanti proponendo un nuovo concetto di ricerca delle App: l’utente non più (o comunque non solo) si appoggia allo Store per cercare una soluzione software alla propria esigenza; è App Store stesso che offre all’utente una serie di contenuti “scelti dalla redazione”, fornendo un’esperienza più ricca basata sulla proposta e non solo sulla catalogazione passiva dei contenuti.

Le moderne realtà aziendali, soprattutto quelle che si affacciano al mondo della tecnologia, tendono a proporre soluzioni che automatizzano il lavoro e le attività, velocizzandole ma rendendole contemporaneamente più asettiche ed impersonali limitando il contributo umano. Apple ha rovesciato le carte in tavola proponendo questo nuovo modello che è un ibrido tra catalogo e prodotto editoriale. Certo, l’utente più esperto può scegliere la sezione di ricerca ed arrivare direttamente all’App desiderata; selezionando la voce “Oggi”, però, è la redazione dell’App Store che ci guiderà nelle novità con sezioni dedicate (“come fare per”, “app” e “gioco” suddivise per giorno) e collegamenti ad app in grado di rispondere a questi trend. Ma non solo: un occhio di riguardo è stato dato anche alla presentazione grafica di queste sezioni (ed ecco il lavoro di redazione) con disegni ed illustrazioni a tema, sia pescate direttamente dalle app che proposte appositamente dai creativi con una strategia artistica.

Diversa è, purtroppo, la situazione per il Mac App Store di High Sierra. In questo caso manca completamente quella guida artistica che trasforma una raccolta di app in quello strumento in grado di dare un aiuto, un accompagnamento all’utente. Esiste sì la categorizzazione ma è statica, un semplice elenco di app suddivise per tipologia. Ecco, quello che sarebbe bello vedere nella prossima versione del Mac App Store che verrà presentata tra pochi giorni alla WWDC, è proprio il passaggio da raccolta statica di app ad un qualcosa di nuovo, uno strumento in grado di offrire all’utente una risposta attiva alle proprie esigenze.

Paolo Leonardi

Guest Editor - Background da sistemista Microsoft, da qualche anno mi interesso anche di tutto quello ruota intorno ad Apple, di tecnologia in generale e di Project management. Utilizzo Windows, macOS, Android, iOS.

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