Un concept sul prossimo iOS: tra errori e sviste, qualcosa si salva

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È piuttosto difficile che i concept dei sistemi operativi, così come quelli di smartphone o tablet, possano davvero convincere a 360°. Spesso sono realizzati da una singola persona, che può essere la più attenta e competente del mondo ma non può sostituirsi alla molteplicità di figure professionali e di alto profilo che lavorano davvero su quei prodotti. Disegnare delle interfacce su un mockup è tutt’altra cosa rispetto a valutare le necessità tecnologiche che esse implicano, così come gli impatti sull’ecosistema, l’aderenza alla strategica del brand, la coerenza della UI, gli elementi di concorrenza, scalabilità, ecc. Tuttavia di buone idee se ne vedono più spesso di quanto si immagini, anche quando presentate in modo non del tutto convincente o con evidenti errori a cornice. Il mockup iOS AR di Michael Calcada appartiene alla categoria dei “controversi”, sia perché vi sono pecche importanti nella realizzazione dello “spot” video — prego notare le trasformazioni a due dimensioni stile Adobe Flash su elementi 3D – sia perché basa il nome e l’intero progetto su elementi che ritengo improbabili. Non lo voglio criticare, c’è un lavoraccio dietro, ma vediamo se possiamo strappar via il superfluo e trovare qualcosa che ci piaccia davvero.

- iOS AR: È vero che il 2017 è stato l’anno del boom per la realtà aumentata e che Apple ci ha puntato tanto e continuerà a farlo, ma immaginare che addirittura si possa arrivare ad una versione di iOS modificata a tal punto da prenderne il nome ed integrare un pannello dedicato all’AR nella pagina principale mi pare difficile. Soprattutto perché la tecnologia in questione penso sarebbe prima presentata separatamente e solo se reputata davvero fondamentale e matura potrebbe ottenere il premio di visibilità qui auspicato.

- Notch nascosto: L’autore ha nascosto in ogni immagine il notch con una striscia nera, interrompendo la grafica di sfondo o delle app. Questa cosa è chiaramente contro le linee guida di Apple ed in netto contrasto con la loro interpretazione di quel “foro”. Non che non si possa cambiare idea, potrebbero benissimo farlo tra alcuni anni, ma oggi come oggi direi che è impossibile. Il notch sarà ancora visibile nei prossimi iPhone e non verrà nascosto tramite espedienti grafici.

+ Hub di notifica: Questa idea andrebbe ragionata ma potrebbe non essere malvagia. Pensate ad avere una piccola area nella lockscreen con le sole icone relative ad app con notifiche. Questo ci eviterebbe di cercarle tra le pagine della springboard come un rabdomante e si potrebbero vedere tutte le notifiche raccolte per singola app (cosa che era presente in iOS 10 e a molti piaceva).

- Smart notification: Funzionalità che credo sia piuttosto inutile, se non addirittura fastidiosa, e che richiederebbe un profondo lavoro di modifica all’intero sistema push. Prevede la possibilità di avere notifiche dinamiche con contenuti aggiornati in tempo reale. Ad esempio: appare la notifica di Telegram con l’amico che “sta scrivendo” già mentre questo lo sta digitando.

| Notification dot: In pratica avrebbe la più banale delle funzioni, stile LED di notifica dei cellulari antichi. Un pallino rosso di fianco all’orario per indicare la presenza di notifiche… D’accordo, capisco lo scopo, ma io personalmente andrei oltre e inizierei a pensare di sfruttare gli schermi OLED per la funzione always-on display. Con l’iPhone X è davvero un peccato che non ci sia: già vedere solo data/ora sarebbe comodo, se aggiungessero anche una segnalazione smart per le notifiche sarebbe il massimo.

- Nuove gestures: Apple ha sicuramente confuso un po’ tutti spostando il Control Center in alto a destra nell’iPhone X, ma abbiamo appurato che è pure meglio perché non si inciampa mai con la tastiera. L’autore di questo mockup immagina di rimetterlo in basso e di riproporlo come pannello e non come un livello intero sovrapposto allo sfondo. Entrambe le idee mi sembrano errate ma apprezzo l’aver dato accesso alla selezione di rete (o di dispositivi BT) direttamente dai toggle. D’altronde è una cosa che chiedono un po’ tutti e avevo mostrato come si potrebbe implementare nella mia wishlist di iOS 12 dell’anno scorso. Brutte, secondo me, anche le grafiche proposte per lo switcher di app: quello attuale è prossimo alla perfezione, è l’ultima cosa che penserei di modificare su iPhone X.

| A Camera for the Pros: Non sembra proprio un motto che potrebbero pronunciare in Apple, specie per come intendono loro la fotografia (vedi abbandono di Aperture su macOS). Pensare di avere le funzioni di un’app come Halide integrate nella fotocamera nativa mi pare assai arduo. Però qui il lavoro svolto non mi dispiace e già la possibilità di cambiare qualità video in real-time è cosa discussa.

- Customization: Cambiare l’aspetto della home togliendo la descrizione alle icone? oppure cambiando l’angolo di curvatura delle stesse? e addirittura definire uno scorrimento verticale invece che per pagine orizzontali? Quando succederà una cosa del genere su iOS vorrà dire che all’inferno starà facendo davvero tanto freddo.

| Nuova app Apple Music: A me basterebbe che non partisse in autoplay ogni volta, mi succede pure in sovrapposizione alle chiamate di recente. Comunque l’idea di avere un effetto scenico di simil-equalizzazione è carina… ricordo quando in Apple si divertivano con elementi grafici innovativi per il tempo, stile Cover Flow, oggi mi pare tutto elegante ma anche piatto e un po’ insipido.

| Dark mode: Beh, mi sono persino stancato di parlarne di questa modalità scura. Ormai molti la chiedono, tanti se la immaginano a modo loro e tutti se la aspettano. L’implementazione qui è semplice ma potrebbe essere più o meno quella che arriverebbe se mai Apple si decidesse ad aggiungerla (e io non ne sono ancora così convinto).

+ FaceTime PiP e di gruppo: Le chiamate di gruppo con FaceTime ci stanno tutte, così come la possibilità di ridurre in PiP il video per fare altro e continuare a vedere l’interlocutore. Dovrebbero decisamente farlo e, secondo me, anche la condivisione schermo sarebbe utilissima, similmente a quanto avviene oggi su macOS tramite Messaggi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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