Oggi Xiaomi ha presentato l’atteso Mi 8 andando in gran parte ad allinearsi con il trend attuale di tutta l’industria, ma con qualche elemento di novità davvero interessante soprattutto nel modello Explorer Edition. C’è il notch, come si vede chiaramente delle immagini, e le similitudini con iPhone X sono così tante che è inutile elencarle. Con gli occhi degli occidentali basterebbe questo a considerarlo un clone da dimenticare, ma in oriente la percezione è ben diversa. Lo schermo AMOLED da 6,21″ ha una risoluzione FullHD estesa per il rapporto di 18,7:9, con un’ottima luminosità di 600 nits.
Il notch è di dimensione importante ma c’è un motivo: esso include una camera frontale da 20MP, sensore di prossimità, capsula auricolare, luce ad infrarossi ed una fotocamera aggiuntiva IR. Questo gli consente di effettuare uno sblocco con riconoscimento del volto molto efficace, anche in assenza di luce. Ma c’è di più: nel modello Explorer Edition vi è anche il riconoscimento 3D con doppia camera, quindi in grado di garantire un maggior livello di precisione oltre che funzionalità aggiuntive come l’animazione di emoji.
La costruzione è sempre ottima, con l’uso di metallo e vetro, e non sfigura certo sul fronte hardware. Come tutti i top di gamma più recenti, monta uno Snapdragon 845 con GPU Adreno 630 e tagli di memoria da 64/128/256GB, sempre con 6GB di RAM. Batteria da 3400mAh con ricarica rapida QuickCharge, Bluetooth 5.0 ed NFC.
Posteriormente una doppia fotocamera con da 12MP, il cui elemento principale ha messa fuoco Dual Pixel, apertura f/1,8 e stabilizzazione ottica 4 assi, mentre il secondario è un teleobiettivo. Qui si nota anche il sensore d’impronte posteriore, che però non è presente nel modello Explorer Edition. Quest’ultimo è certamente il fiore all’occhiello della gamma, nonché il più costoso. Ha una scocca posteriore tutta trasparente, che lascia intravedere una costruzione interna molto pulita, mentre per lo sblocco ci si affida sia al riconoscimento facciale più evoluto (perché 3D) che al nuovo sensore frontale.
Xiaomi è, a quanto pare, la prima ad arrivare sul mercato con una soluzione già pronta e funzionante per un sensore d’impronte sotto lo schermo, cosa che lo rende decisamente interessante. Se l’efficienza dei due sistemi si dimostrerà valida, questa potrebbe essere la strada da intraprendere anche per Apple in futuro, visto che il solo Face ID si è dimostrato certamente buono ma non in grado di funzionare sempre (vuoi per distanza, orientamento, ecc.) costringendo gli utenti a mettere il codice più spesso di quanto non avvenisse con il precedente Touch ID.
Interessante, come sempre, anche l’offerta economica, che vede il Mi 8 liscio partire da poco meno di 400€ ed il top di gamma Explorer Edition stare intorno ai 500€. La disponibilità è prevista per il 5 giugno, non possiamo far altro che attendere di vedere se arriverà direttamente su Amazon, cosa che lo renderebbe ancor più appetibile per l’utenza nostrana.