YouTube Red (ora Premium) e Music cambiano pelle, in arrivo anche in Italia

I prodotti Google sono apprezzati sotto molti aspetti, ma se ce n’è uno in cui hanno spesso attratto critiche anche feroci è la ridondanza in certi settori. La messaggistica ha visto svariati client competere tra loro internamente per ottenere un posto al sole, una situazione che solo di recente si sta dipanando a favore di Android Messages. Un simile atto di consolidamento lo si sta vedendo tra Gmail ed Inbox, con l’app principale che gradualmente sta inglobando le funzionalità della seconda sperimentale, e nell’ambito delle notizie dove Google News ha preso completamente le redini spazzando via Play Edicola. Il prossimo passo di questa razionalizzazione per gradi è la musica, nell’ambito di un corposo aggiornamento dei servizi a pagamento previsti da YouTube.

Il primo cambiamento importante è però proprio nel core business di YouTube, ovvero i video. Il servizio Red, introdotto in alcuni paesi a partire dal 2015 e che consente di visualizzare tutti i contenuti su YouTube senza pubblicità più alcuni extra, modificherà il suo nome in Premium. La motivazione dietro a questo rebrand è la crescente disponibilità di film e serie TV originali, il che renderà man mano YouTube un concorrente diretto di Netflix. Tra i contenuti oggi disponibili Google mette in risalto le serie Cobra Kai e Step Up: High Water, dedicate rispettivamente ai mondi del karate e della danza. Altri ne seguiranno nel corso dei prossimi tempi, incluse produzioni locali dei singoli paesi in cui sarà presente il servizio. L’Italia fa parte della lista, anche se non nella primissima fase che riguarderà solo le nazioni dov’è attualmente disponibile YouTube Red: USA, Messico, Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud. In queste, nei prossimi tempi gli utenti correnti verranno automaticamente migrati su Premium, mantenendo il costo di $9,99 al mese. I nuovi clienti a partire dal lancio del nuovo servizio invece pagheranno $11,99 al mese.

Il prezzo comprende però un plus non di poco conto: YouTube Music, per l’appunto. Che per l’occasione si rifarà completamente il trucco, cessando di essere sostanzialmente una modalità solo audio del portale video e diventerà un servizio strutturato allo scopo. Oltre alle playlist e alla possibilità di ascolto offline, caratteristiche già presenti nella forma odierna, si aggiungeranno radio ed altre forme di personalizzazione in linea a quanto già previsto su piattaforme analoghe. Per differenziarsi YouTube farà affidamento, naturalmente, sul vastissimo catalogo di videoclip ma anche l’abbondanza di remix e cover dei brani più famosi. Oltre al piano a pagamento, che prevederà un costo di $9,99 se preso singolarmente senza abbinarlo agli altri contenuti Premium, sarà disponibile una versione gratuita sovvenzionata dalla pubblicità. Il nuovo YouTube Music arriverà a partire dal 22 maggio prossimo, anche qui iniziando dai paesi in cui è già presente nella presente versione ed espandendosi poi ad altri Stati, Italia inclusa.

In tutto questo, che fine farà Play Music? L’attuale servizio di streaming musicale Google cesserà parzialmente di esistere, dato che gli abbonati verranno migrati su YouTube Music. L’app in sé non verrà però dismessa e si potranno continuare ad ascoltare e gestire le playlist createvi, che si tratti di musica caricata per conto proprio o acquistata direttamente dallo Store. Ancora per un po’, dunque, persisterà un certo grado di ridondanza. L’auspicio per il futuro è che questo stato di transizione non perduri eccessivamente nel tempo, lasciando tutto il campo ad un singolo prodotto completo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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