Quando si ipotizzava che Apple fosse in procinto di realizzare un dispositivo che fosse “un corpo per Siri” la prima cosa che ho immaginato è stata l’integrazione con la Apple TV. C’era qualche limite, perché sarebbe stato necessario avere uno speaker per poter interagire un minimo senza accendere lo schermo del TV, ma poteva essere una strada percorribile e sicuramente molto diversa da quella che poi è stata realmente con l’HomePod. Nell’instancabile fornace di Jeff Bezos vi era però dello spazio libero e quindi perché non tirare fuori questo piccolo cubetto dal nome Fire TV Cube?
Sappiamo che da quando è disponibile in Italia il Fire TV Stick vende molto, perché con piccola spesa consente di rendere smart qualsiasi TV di vecchio tipo, con un’offerta di servizi di streaming limitata ma spesso sufficiente (Netflix, Amazon Prime e Plex fra tutti). La variante presentata oggi è più completa, potente e migliorata, ma non potremo correre a comprarla visto che risulta disponibile solo negli Stati Uniti. Dopo il lancio e la prima tornata di spedizioni, che partiranno il 21 giugno, vedremo estendersi la disponibilità anche negli altri paesi ma l’Italia non sarà probabilmente tra i primi.
Il motivo di questa affermazione è in parte storico in parte strategico: Amazon non vende i dispositivi dotati del suo assistente vocale nelle nazioni in cui questo non è ancora disponibile. In Italia i beta tester (compreso uno di noi) stanno già provando gli Echo e valutando l’efficienza di Alexa, ma non sappiamo quando l’apertura sarà ufficializzata, nel frattempo ci tocca aspettare e lo facciamo dando un’occhiata più da vicino al Fire TV Cube.
Il dispositivo arriva dotato di ottimo corredo, con un alimentatore, un adattatore di rete, un extender per gli infrarossi ed un telecomando, ma questo è il primo centro di intrattenimento Amazon controllabile con la voce, grazie ad Alexa. Tra le specifiche tecniche principali va segnalato il supporto per il 4K / Ultra HD fino a 60 fps, con HDR e audio Dolby Atmos. Gli otto microfoni posti in cima catturano la voce in ogni direzione e offrono un controllo quasi completo del dispositivo, compresa l’accensione del TV, con tutte le aggiunte tipiche degli Echo in ambito informatico e domotica. Alla base di tutto vi è sempre FireOS, il fork di Android realizzato da Amazon, qui con l’interfaccia (intra)vista nel curioso Echo Show. Aspettiamo di saperne di più dopo le prime consegne ma il progetto di unificazione dei due dispositivi potrebbe risultare vincente. Viste le buone specifiche sale anche il prezzo, che è di $89,99 per gli utenti Prime e richiede $30 in più ai non abbonati.