App Store: giro di vite sullo sciacallaggio dei contatti

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Apple ha recentemente modificato le regole dell’App Store e, come spesso succede, ci vorrà un po’ di tempo affinché se ne apprezzino gli impatti nell’ecosistema, sia lato sviluppatori che utenti. Questo è un periodo in cui siamo bombardati da nuove policy, dettate dell’introduzione del GDPR, ed è proprio in ottica di privacy che Bloomberg ha notato un importante cambiamento. È ormai una prassi che le app chiedano di accedere ai contatti degli utenti e non sempre la cosa appare giustificata. Il motivo è che dietro alla promessa di trovare amici o condividere contenuti, alcuni sviluppatori raccolgono tutte queste informazioni per poi rivenderle a terzi. Ebbene, questa politica sarà bandita dall’App Store, poiché viene espressamente vietato di utilizzare i dati di terze persone senza il loro diretto consenso, sia per per scopi di marketing che per condividerle o venderle in alcuni casi.

Developers ask users for access to their phone contacts, then use it for marketing and sometimes share or sell the information — without permission from the other people listed on those digital address books. On both Apple’s iOS and Google’s Android, the world’s largest smartphone operating systems, the tactic is sometimes used to juice growth and make money.

Scriverlo non equivale al fatto che non lo possano davvero fare, bisogna prima “beccarli” chiaramente, tuttavia il divieto è chiaro e per molti sviluppatori che si guadagnano da vivere proprio con l’App Store il rischio di essere bannati può rappresentare un importante deterrente. La possibile conseguenza è chiaramente espressa in questo secondo paragrafo identificato da 9to5mac,

Sharing and selling that database with third parties is also now forbidden. And an app can’t get a user’s contact list, say it’s being used for one thing, and then use it for something else — unless the developer gets consent again. Anyone caught breaking the rules may be banned.

Contro gli sciacalli è difficile che azioni simili abbiano un vero impatto, dopotutto il crimine esiste anche con la minaccia del carcere e le relative conseguenze, ma è importante che venga chiarito questo limite e che se ne parli. Alcune app, ad esempio, chiedono l’accesso ai contatti ma funzionano anche senza, ecco perché mi permetto di darvi questo consiglio: a meno che lo scopo dell’app sia basato proprio sulla rubrica, negate sempre l’accesso ai contatti in prima istanza; se questo dovesse in qualche misura compromettere l’esperienza d’uso o le funzionalità dell’app, potete sempre autorizzarlo in un secondo momento dalle impostazioni.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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