La battaglia fra Apple e l’Irlanda da un lato e l’Unione Europea dall’altro prosegue anche in sede stragiudiziale. La società di Cupertino, infatti, ha ricevuto un invito per deporre innanzi ad una commissione speciale sull’evasione fiscale per il prossimo 21 giugno, ma secondo Sven Giegold non si presenterà. Nel suo tweet, infatti, il parlamentare europeo ha pubblicato anche la lettera con la quale Apple ha comunicato il proprio rifiuto, suscitando il vivace disappunto dello stesso Giegold e di altri eurodeputati.
This is rotten! #Apple refuses to testify before the special committee on tax evasion of the European Parliament. No company stands above democracy! We should now withdraw Apple's lobby badges to access to the Parliament! This is the company's letter: pic.twitter.com/U2I4G6jNp9
— Sven Giegold (@sven_giegold) 1 giugno 2018
In realtà, la posizione di Apple è abbastanza condivisibile da un punto di vista prettamente difensivo: come ha dichiarato la società, deporre innanzi ad una simile commissione potrebbe risultare nocivo ai fini d’impugnare la decisione della Commissione Europea che obbliga l’Irlanda a recuperare i 13 miliardi di Euro ritenuti oggetto d’evasione fiscale. Nonostante ciò, è bene ricordare che Apple ha iniziato a versare all’Irlanda quanto contestatole dall’UE, su un conto speciale a garanzia del suo debito con l’erario: qualora la Corte di Giustizia Europea dovesse decidere di condannare Apple, i soldi verrebbero subito messi a disposizione dello Stato irlandese; in caso contrario ritornerebbero nelle casse di Cupertino.