Arrivano ulteriori dettagli sul programma di richiamo per le tastiere a farfalla

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Il dado è tratto: davanti ad una crescente pressione mediatica, Apple non ha più potuto nascondere le problematiche relative alle tastiere a farfalla dei MacBook, predisponendo un apposito programma di richiamo. Come già Maurizio aveva scritto sabato, l’iniziativa coinvolge tutti i MacBook da 12″ così come i MacBook Pro delle generazioni 2016 e 2017, coprendo fino a 4 anni dalla data d’acquisto del portatile e prevedendo pure il rimborso per chi ha già provveduto alla sostituzione a pagamento della tastiera presso Apple Store o centri autorizzati. Nelle scorse ore, la redazione di MacRumors, che ultimamente sta svolgendo un lavoro egregio nell’investigare sulle novità inerenti l’assistenza Apple, ha pubblicato maggiori informazioni al fine di chiarire alcuni aspetti tralasciati dalle informazioni ufficiali.

Innanzitutto, vengono chiarite le casistiche in cui l’assistenza gratuita viene fornita. Eventuali tentativi da parte dell’utente di risolvere autonomamente il problema non vengono considerati negativamente ai fini della prestazione; lo stesso vale anche nel caso la scocca del Mac si sia danneggiata per motivi originari non concernenti la tastiera. Sono esclusi invece, prevedibilmente, gli esemplari che hanno subìto contatti con liquidi. In tal caso, la sostituzione dei componenti continuerà ad essere effettuata a pagamento come sempre.

Veniamo ora ai punti relativi all’intervento in sé. Apple ha dato indicazione di non procedere subito alla sostituzione dell’intera tastiera, operazione che comporta pure la sostituzione del top case. Il primo soccorso viene costituito dalla pulizia dei singoli tasti coinvolti ed eventualmente il loro rimpiazzo. I kit sostitutivi sono già stati distribuiti in varie lingue, incluso l’italiano. Solo se queste procedure iniziali non apportano miglioramenti nell’uso del laptop, allora si procederà a sostituire la tastiera. Ciò significa prepararsi a tempi di attesa variabili: previa disponibilità dei pezzi, l’assistenza potrebbe essere effettuata in poche ore, ma se i componenti dovranno essere ordinati sarà necessario fare a meno del Mac per almeno una settimana, periodo soggetto a potenziali aumenti in caso lo Store o il service di riferimento fossero sottoposti a numerose richieste d’intervento.

Nel caso la sostituzione fosse già stata fatta? Come già scritto all’inizio del post, si può ottenere il rimborso, tuttavia MacRumors specifica che può essere richiesto solo contattando il Supporto Apple online e non recandosi presso uno Store. Qualora il problema si ripresentasse, non ci sarebbero ostacoli a soddisfare una nuova richiesta d’assistenza. Infine, si tocca un altro nodo cruciale, ovvero se la tastiera viene sostituita con una versione migliorata. Nel caso dei MacBook Pro 2016, viene effettivamente installata la tastiera proveniente dal modello 2017, ma se si tratti di un vero giovamento o meno sembra restare un discorso in prevalenza soggettivo. Ciò significa inoltre che nel caso del MBP 2017, così come dei MacBook, il nuovo componente resta il medesimo a livello progettuale. Nella prospettiva di eventuali futuri retrofit, resta dunque la speranza già espressa da Maurizio riguardo un meccanismo più a prova di difetti nelle prossime generazioni dei laptop di Cupertino.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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