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Dopo alcuni anni di sperimentazione privata e mesi di condivisione nel nostro SmartHome Channel, abbiamo deciso di pubblicare una serie di guide sulla domotica fai-da-te, iniziando da zero con l’installazione di DomoticZ nel 2017 e più di recente con Home Assistant, sistema preferito dalla maggioranza degli utenti nel nostro gruppo. Chiamateci nerd, se preferite. A noi piace sperimentare e ci vengono sempre nuove idee per automatizzare le azioni che, ripetutamente, compiamo ogni giorno. Alcune volte l’utilità che ne consegue è tangibile, in altri casi è piuttosto relativa e in altri ancora penserete che non serva assolutamente a nulla, ma a noi piace lo stesso. Chi è meno addentro al settore ed è poco incline ad imbarcarsi in esperimenti potenzialmente infruttuosi, vorrebbe avere un’idea di cosa effettivamente ci si può fare ad oggi con la domotica di fascia economica che possa giustificare l’impiego di tempo e risorse. Si sono per questo moltiplicate le email con richieste di suggerimenti per i dispositivi che riteniamo più validi e che noi utilizziamo. Da qui l’idea di creare questo breve articolo in cui ognuno di noi riassume, molto brevemente, alcuni degli automatismi che ha messo in piedi con gli strumenti adoperati per realizzati. Continueremo a pubblicare approfondimenti separati per impieghi singoli più complessi e alcune implementazioni specifiche di Home Assistant, ma inizierei col dire che anche quelle più banali possono essere utili.

Maurizio Natali (@simplemal)

  • Grazie ad un sensore presenza z-wave di Fibaro e le luci Philips Hue, faccio accendere la luce del corridoio al passaggio di qualcuno se la quantità di Lux rilevata dallo stesso sensore è molto bassa (tendenzialmente di notte). Allo stesso modo la luce mi segue anche in cucina, poiché è il percorso che più spesso si compie la mattina presto o la sera tardi, però qui non faccio accendere la luce principale (molto forte e comandata da un tradizionale tasto) ma una singola lampadina Hue solo come luce di cortesia, che non disturba ma ci fa muovere in tutta sicurezza. Dopo un tot di tempo di inattività si spengono entrambe, per cui ci si può alzare dal letto, andare in cucina e ritornare senza dover cercare tasti o andare avanti a tentoni nel buio.
  • Uso spesso la piastra per fare panini caldi o dei buoni toast, ma quella che ho non ha un tasto di accensione e spegnimento: parte appena si collega la presa. Grazie all’interruttore smart Elgato Eve Energy posso invece chiedere a Siri o al Google Home Mini che ho in cucina di accendere e spegnere la piastra vocalmente (oppure dall’app Home o da quella Elgato), lasciando il cavo sempre connesso. Inoltre ho creato una scena in Homekit che accende di rosso la luce Hue supplementare della cucina finché la piastra è accesa, così da evitare il rischio che si possa dimenticare di spegnerla.
  • Attualmente non ho installato una sirena ma ho creato un semplice allarme fai da te dotando la porta principale e le finestre con balcone di sensori Fibaro e posso armare sia questi che i sensori presenza per farmi inviare una notifica sul cellulare in caso di effrazione, con allegate le immagini delle videocamere di sorveglianza. Sono indeciso se mantenerlo così oppure se mettere anche una sirena ma potenzialmente si può fare di tutto: potrei fare accendere tutte le luci e le TV Smart oppure far riprodurre ad uno speaker Sonos o allo stesso Google Home un messaggio vocale o il suono di una sirena.
  • Nella casa a mare ho appena installato Home Assistant ed iniziato anche lì a creare automatistimi, alcuni dei quali “presi” dal nostro gruppo. Ad esempio ricevo un messaggio su un Bot Telegram che ho creato che mi avvisa di quale spazzatura buttare ogni giorno basandosi sulla differenziata.

Alessandro Nichelini (@alenichel)

  • Mi capita spesso di dimenticare le inferriate dei balconi aperte quando esco. Specie la sera, quando è poco raccomandabile lasciare tutto spalancato, mi tornano utilissimi i sensori porte/finestre di Xiaomi. In concerto con un fiammante Google Home e un sensore di movimento, ho impostato un’automazione che mi avvisa, con un messaggio vocale, se sto lasciando le inferriate aperte nel momento in cui apro la porta di casa per uscire.

Alberto Zamboni (@albyzambo)

  • Ho iniziato lavorando per rendere più smart il mio utilizzo di un set di Philips Hue che mi è stato regalato, aggiungendo bottoni Xiaomi in giro per la casa con automazioni via via più complesse. L’appetito vien mangiando, e mi sono costruito un sistema di allarme fai da te, con sensori movimento e porte/finestre in tutta la casa.
  • Una volta che si ha accesso a tali quantità di dati, il trucco sta tutto nel combinarli per creare qualcosa di utile! Concepisco il mio sistema domotico come un assistente, presente con noi tutti i giorni. Per esempio: ho reso smart l’accensione dello scaldaletto invernale con un una programmazione di base, legata alla nostra presenza a casa in quel momento; HA avvisa me e la mia compagna se è prevista coda nel tornare a casa dal lavoro, solo se siamo effettivamente presenti al lavoro; se parcheggio in zona supermercato manda una notifica alla mia compagna, chiedendo se è necessario che compri qualcosa; spegne le Hue in caso ci sia stato un blackout, e l’energia elettrica sia tornata; avvisa i mie familiari quando esco e rientro dalla corsa, perché non porto il telefono con me.

Cesare Munari (@cmunari)

  • Anni fa ho preso alcune di quelle prese radiocomandate da pochi euro al supermercato e le ho utilizzate per collegare delle striscie led sopra i pensili in cucina ed in soggiorno dove non avevo delle prese comandate. Con il telecomando potevo accenderle e spegnerle a piacimento. Adesso con 6 euro ho preso una piccola scheda RF che si collega direttamente al Raspberry, e con DomoticZ prima e Home Assistant adesso fanno parte della mia domotica ed integrate in Homekit. Si accendono un’ora prima del tramonto e si spengono alle 21:00, assieme ad un messaggio da Google Home che ricorda alle mie figlie che è ora di andare a letto. Alla mattina un sensore di movimento Xiaomi in cucina le fa accendere e Google Home Mini mi annuncia il meteo e le temperature esterne.
  • Ho un piccolo giardino che innaffiavo con un sistema di irrigazione molto semplice, comandato da una elettrovalvola alimentata a batteria da 9v presa al supermercato. Mi sono accorto subito che con un unico circuito la pressione non era sufficiente per innaffiare in maniera adeguata il prato e il sistema inoltre era troppo poco flessibile. Ho rifatto l’impianto utilizzando tre elettrovalvole, un alimentatore 24v, un interruttore a 4 canali Sonoff che ho collegato a Home Assistant. Adesso posso accendere e spegnere le tre zone da remoto, programmarne la durata e la frequenza da smartphone, in automatico il sistema può decidere se avviarsi o no in base alla probabilità di precipitazioni e allo stato del sensore pioggia.

Fabrizio Ascari (@acaonweb)

  • L’impianto di irrigazione è molto gettonato, io l’ho reso smart con due elettrovalvole 12 V (io ho scelto queste, unite a due trasformatori da 220V a 12 V) e due Sonoff Basic con firmware tasmota, per le mie fioriere distribuite su due balconi, in aggiunta alla temporizzazione e alla durata/frequenza secondo le previsioni atmosferiche, riesco a calcolare la quantità d’acqua erogata ((anche se vorrei costruire un sensore di umidità per il terreno, per essere più preciso nella quantità d’acqua da fornire alle piante). L’accensione, lo spegnimento e il controllo del sistema è fruibile da iPhone, tramite Siri, Pilot e, tramite notifiche push, riesco a sapere cosa sta succedendo. Ad ogni accensione e spegnimento, una webcam mi manda una foto per verificare che il sistema stia sgocciolando correttamente, cosa molto utile se si va in vacanza.
  • Con il Gatweay Xiaomi e con due sensori volumetrici riesco ad accorgermi se qualcuno sale o scende le scale per monitorare i miei due figli. Oltre a svariate luci di cortesia, legate alle aperture delle porte, ho creato una serie di alert che dopo il tramonto mi suggeriscono di chiudere gli scuri lasciati aperti (indicandomi quali), tramite notifiche push. Tramite un pulsante wireless spengo la tv dei bambini, in questo caso usando lo Xiaomi smart plug (non ubbidiscono). D’inverno, avendo la casa su due piani, quando arieggio le camere, se la temperatura si abbassa troppo (o trascorso un certo periodo tempo), il Gatweay Xiaomi avverte “a voce”, in modo da non scordarci le finestre aperte. Infine ho legato un paio di lampadine yeelight RGB all’attività del media center (Kodi): parte il film, si abbassano le luci (tipo in 10 secondi); metto in pausa, luci accese. Ovviamente tutto dopo il tramonto. Uso DomoticZ e Dzevents come scripting, su server RaspberryPI 3.

Davide Dari (@daxda)

  • Fin da subito, nel pensare al sistema domotico di casa mia, mi sono concentrato su una caratteristica: la Domotica deve dare un qualcosa in più senza aggiungere complicazioni. Tasti nascosti, lampade Wi-Fi comandabili solo se l’interruttore non viene spento per sbaglio, ecc… queste erano cose che proprio non le volevo. Perciò mi sono buttato su relè Fibaro (io preferisco gli fgs 222 anche se non misurano i consumi perché possono essere montati ovunque), Fibaro dimmer 2 e rollershutter, ovviamente con qualche sbattimento in più dovendo integrarli nell’impianto elettrico. Ad oggi quasi tutti i punti luce di casa mia sono comandabili normalmente dal pulsante fisico, ma hanno anche tante altre funzionalità grazie al controllo con HomeAssistant (e Siri). Ad esempio la sera dando la buonanotte a Siri chiudo tutti gli avvolgibili di casa e alla mattina, dandole il buongiorno, tutto si riapre al livello impostato. La luce del bagno su cui è montato il fibaro dimmer, si accende ad intensità diversa a seconda dell’orario (30% fino a mezzanotte, dopo parte al 3% in modo da disturbare il meno possibile se vado in bagno di notte).
  • Un altro dimmer in camera delle bambine abbinato ad un sensore di movimento (NeoCoolCam) , abbassa la luce al minimo se viene lasciata accesa mentre non sono in camera, per riportarla al livello precedente appena qualcuno rientra, e la spenge definitivamente se non rientra nessuno dopo 10 minuti.
  • Un’altra automazione di cui vado fiero è la notifica di fine del lavaggio della lavatrice ottenuta usando una presa misura consumi (NeoCoolCam), avendo la lavatrice fuori casa non sapevo mai se era già pronta o no.
  • Le prese Smart la usiamo anche sul forno per far partire la cottura all’orario giusto anche se siamo fuori casa.
  • Ho una luce d’ambiente in sala che si accende di sera quando rileva l’accensione della TV. E poi è tutto controllabile tramite Siri o l’app Casa su iPhone o iPad: luci, ventilatori, finestre, elettrodomestici, persino il cancello di casa, sono tutti a portata di voce, il ché si rende estremamente utile in molteplici occasioni. Con HomeAssistant possiamo fare e facciamo di tutto, l’unico limite è la fantasia.

Andrea Calabrò (@MastroPino)

  • Mi distanzio un pò dagli altri e prendo la palla al balzo per raccontarvi il mio smart garage DIY 🙂 Tutto è partito dall’acquisto di un Sonoff Pro 4Ch. Appena consegnato ho subito provveduto a flashare il firmware Tasmota per poterlo utilizzare attraverso MQTT e controllarlo direttamente da Home Assistant. I relè montati sulla board sono 4 e ho potuto collegare il motore della saracinesca, i neon all’esterno del garage, i neon sul posto auto e i neon sul posto Vespa. Quando torno a casa e il mio telefono si collega alla rete (si cosi se non sono proprio sotto casa non succede nulla) il garage si apre automaticamente.
  • Inoltre grazie ad HA riesco a differenziare quando accedere il neon della vespa (nel mio caso solo i giorni lavorativi e solo dalle 18 alle 20) e quando accedere quello della macchina (i festivi tutto il giorno perchè il garage è profondo). Le smarthome devono necessariamente migliorare quello che già facciamo, è un campo estremamente vasto proprio per questo motivo, le nostre abitudini sono differenti e più che mai questo settore ha bisogno di AI.
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