Ecco come potrebbe essere il nuovo iPad Pro, sperando che non slitti al 2019

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L’iPad ha trovato una nuova giovinezza nel 2017, grazie all’introduzione di un modello strutturalmente meno sofisticato dell’Air ma con buon hardware e prezzo contenuto. La proposta non è cambiata nel 2018, con piccoli miglioramenti ma senza modificare il price target. Va da sé che tutte le principali innovazioni che la linea di tablet Apple andranno a ricevere nel futuro passeranno prima di tutto dalle varianti Pro, come già avvenuto per l’ingrandimento dello schermo (con riduzioni delle cornici) del modello da 10,5″ (recensione) rispetto a quello da 9,7″ (a sua volta già migliorato rispetto i primi).

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Ogni iPad top di gamma con nuova struttura ha ridotto le cornici in corrispondenza dell’impugnatura

Proprio le cornici sono considerate dai più un elemento di “rischio” nei tablet, dal momento che quando si impugnano serve una superficie d’appoggio che non vada ad innescare comandi non voluti. Io sono decisamente contrario a questa teoria, così come lo è la stessa Apple, che nei vari modelli successivi ha sempre ridotto proprio le cornici laterali, quelle da cui tipicamente si prende in mano il tablet. Già erano strette con gli ultimi Air e il Pro 9,7″, ma sul 10,5″ che uso tutti i giorni sono davvero minime e non creano problemi grazie ad un ottimo palm rejection. Quindi, come sarà il successivo?

Presumibilmente i nuovi Pro dovrebbero arrivare entro la fine di quest’anno, seppure in quell’ultimo trimestre si stiano concentrando fin troppe attese. Non hanno aggiornato gli iPhone SE, non hanno aggiornato praticamente nessun computer (MacBook Pro e iMac stanno soffrendo…) e neanche gli iPad Pro: tutte queste cose si attendono proprio per fine 2018, in aggiunta al lancio certo dei prossimi iPhone. Qualcosa dovrà saltare, secondo me, Apple è un pachiderma stitico negli update hardware, figurarsi se riescono ad aggiornare tutte queste cose insieme.

Un nuovo iPad Pro ancora più performance e moderno ci starebbe proprio bene vicino ad un iOS con più funzioni destinate al tablet, ma non abbiamo visto granché nella WWDC 2018 in merito, per cui è lecito pensare che stiano valutando di smantellare ancora la periodicità e presentare la linea iPad tutta insieme (sia liscio che Pro) nel primo trimestre dell’anno (in questo caso prossimo), soprattutto perché di quei tempi sta diventando canonico il rilascio di un corposo update di iOS di medio periodo, che potrebbe apportare proprio quelle novità lato tablet non viste finora. Quale che sia la data è comunque logico che ci sarà un nuovo iPad in versione Pro e ora che la Apple Pencil funziona anche sui base gamma dovrà differenziarsi ancora meglio.

RedmondPie ha pubblicato un mockup per una possibile versione in cui gli attuali bordi laterali vengano estesi anche sopra e sotto, aggiungendo il dettaglio degli spigoli arrotondati. Potrebbero sembrare più sottili ma in realtà la proporzione è quasi identica rispetto all’iPad Pro 10,5″ attuale, quindi non è nulla di impossibile. Certo ci sarebbe da considerare l’estensione dello schermo anche sopra e sotto, con conseguente perdita del Touch ID, ma lo spazio sarebbe comunque sufficiente per metterci dentro il Face ID senza notch. E non so se esserne felice o meno.

Dovessi scegliere, personalmente, continuerei a vedere positivo il Touch ID sui tablet (magari sotto lo schermo?) per non avere il vincolo di posizionamento o quello ad personam, che con il sensore d’impronta è molto più comodo da superare. Ciò non toglie che questo mockup sia davvero gradevole e nello spazio dell’attuale 10,5″ porterebbe lo schermo addirittura a 11.9″. Dubbi personali sul retro in vetro per la ricarica Qi, sia perché gestire una basetta wireless con lo spazio intorno tutto vuoto per un tablet così grande non mi sembra il massimo, sia perché il vetro aumenterebbe tanto il peso su questa superficie. Potete vedere tutte le immagini realizzate dal designer Álvaro Pabesio sulla sua galleria Behance.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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