Intel entrerà nel mercato delle GPU dedicate dal 2020

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L’eterno duello tra Intel e AMD ha rappresentato sinora una costante del settore PC, sfida peraltro ravvivatasi grazie alla ritrovata competitività della seconda attraverso i Ryzen. In realtà, già da qualche tempo sarebbe corretto parlare di una lotta a tre, includendo Nvidia ed intrecciando tra loro i mercati CPU e GPU. Anch’essa ubicata a Santa Clara come le altre, non ha mai nascosto la sua voglia di arrivare allo scontro aperto con Intel, situazione valida anche all’opposto. Finora però l’unico ambito in cui le due sono effettivamente in competizione è quello relativo al general computing, in attesa che si sviluppino maggiormente gli sforzi sull’automotive. Ancor prima dei veicoli, però, Intel vuole portare la sfida sul terreno di casa della rivale, ovvero le schede grafiche dedicate.

Non è la prima volta in realtà che l’autrice dell’architettura x86 ambisce a dire la sua sulle dGPU. Verso la fine degli anni ’90 aveva commercializzato la scheda 740. Lo scarso successo aveva però convinto Intel a traghettarne le tecnologie nei chip integrati, fronte su cui è tutt’oggi attiva con le serie  HD Graphics ed Iris. Il secondo tentativo fu rappresentato dal progetto Larrabee, un processore grafico basato sulle istruzioni x86. I lavori cessarono nel 2010, perlomeno nelle intenzioni originarie: l’eredità, spirituale prima che tecnica, venne raccolta dalla serie Xeon Phi per il general computing.

Ora però Intel vuole fare sul serio, senza ulteriori rinvii o ritiri. Sa che un’altra prova a vuoto non sarà ammessa. Il team è già in buona parte pronto, guidato a partire da fine 2017 da un veterano del settore: Raja Koduri, tra i padri fondatori delle AMD Radeon nonché di alcuni SoC Apple. La sua grande esperienza sarà senz’altro fondamentale, forse ancor prima del lauto budget a disposizione, nel raggiungimento dell’ambizioso obiettivo fissato dal CEO Brian Krzanich. La prima GPU dedicata è infatti prevista per il 2020, un tempo alquanto breve considerando progettazione e prototipi.

Come prevedibile, almeno per ora nessuna anticipazione sulle caratteristiche tecniche. Forse qualche prima indicazione potremmo ottenerla nel corso del 2019, ma si resta sempre nel campo delle supposizioni. Fino al momento opportuno, Intel continuerà a puntare sulle Iris nonché su quella che a questo punto è probabilmente una temporanea alleanza grafica con AMD, avviata proprio all’inizio di quest’anno. AMD che, prima ancora di Nvidia, potrebbe soffrire a lungo termine le maggiori conseguenze di questa nuova offensiva della storica avversaria: Koduri non è infatti il solo alto profilo ad aver traslocato, anche Jim Keller ha ceduto qualche mese fa alle lusinghe d’Intel. La gestione di Lisa Su non potrà più permettersi periodi bui come quello pre-Ryzen, se non vorrà restare schiacciata.

Sarà interessante vedere se, dal canto suo, Nvidia deciderà di ricambiare il favore tornando ad intensificare il suo impegno sulle CPU. Benché sia la casalinga Shield sia la Nintendo Switch rappresentino dei risultati ragguardevoli sul piano commerciale, la serie Tegra non ha avuto davvero l’impatto globale sperato dal colosso verde. L’elevato interesse per ARM anche da parte di Microsoft con Windows 10 potrebbe però essere un ulteriore incentivo per riprovarci, dichiarando guerra totale ad Intel. Il meglio deve ancora venire.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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