macOS 10.14 Spoiler: uno sguardo ad alcune novità di Mojave

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Due giorni fa Apple ha rilasciato le prime beta dei suoi nuovi sistemi operativi, andando poi a ritirare quella di watchOS 5 alcune ore dopo, a causa di un bug che mandava in blocco alcuni Apple Watch. Stante la scarsità di miglioramenti anche per la Apple TV in Italia, visto che da noi mancano sia Siri che l’app TV, le novità più interessanti sono sicuramente da ritrovare in iOS 12 e macOS 10.14 Mojave. Vediamo di dare uno sguardo più da vicino proprio a quest’ultimo.

La schermata di Login è la prima ad apparire diversa, ma senza impattare sull’uso. Semplicemente lo sfondo non viene più sfumato e gli elementi sono più ampi e nitidi per un maggior contrasto. Al primo accesso si nota subito che qualcosa è cambiato qui, ma si dimentica rapidamente.

Dark mode

Subito dopo l’aggiornamento, macOS ci chiederà direttamente se gradiamo l’interfaccia light o la nuova “dark”. La stessa impostazione sarà comunque sempre disponibile anche dalle Preferenze di Sistema / Generali, dove si trovano ora due voci distinte per il colore “accento” e “selezione”. Il primo agisce sugli elementi a contrasto (praticamente tutto quello che è azzurro nell’immagine inferiore) mentre la modifica sulla tinta delle selezioni al momento non sembra funzionare (ho messo “rosa” ma continuo a vedere l’azzurro anche lì). Io utilizzo il tema scuro su macOS da quando è disponibile e credevo che l’estensione a tutta l’interfaccia invece che solo a Dock e barra dei menu sarebbe stata una gradita aggiunta. In generale direi che è così ma dopo averla usata per un po’ direi che l’implementazione è troppo banale e decisamente migliorabile.

Giusto per fare qualche esempio: in Calendario l’area dei giorni sarebbe dovuta rimanere chiara; in Mail i badge non dovrebbero essere grigi ma del colore dell'”accento” e la colonna con le email dovrebbe avere l’intestazione chiara (altrimenti quando si scorre in una discussione l’effetto non è piacevole); tutte le aree che includono loghi di terze parti (penso ad esempio ad Account Internet) non devono essere scurite, perché non gli puoi modificare i colori e quasi nessun logo nasce per essere usato su sfondo scuro; Safari ha scuro anche lo sfondo pagina e se i siti non hanno un background dichiarato allora appaiono in modo pessimo (selezionate in Preferenze / Avanzate un CSS da voi creato con body {background:#fffffff} per una soluzione temporanea). Potrei continuare ancora e ancora ma, in generale, direi che l’interfaccia scura è molto meno curata di quel che avessi immaginato da principio. Speriamo che i feedback che arriveranno in Apple da questa prima beta fino alla release definitiva consentiranno di migliorarne l’aspetto, altrimenti mi costringeranno a ritornare sull’interfaccia chiara. Per quanto mi paia assurdo dirlo, a questo punto preferivo l’opzione che scuriva solo Dock e barra dei menu.

Sfondo dinamico

Il nuovo sfondo con il deserto del Mojave mi piace molto, finalmente qualcosa di semplice e non distraente nella sua semplicità, e cambia automaticamente quando si passa al tema scuro con una gradevole sfumatura. Con il tema chiaro attivo dovrebbe scurirsi lentamente con l’arrivo della sera, utilizzando il servizio di localizzazione per valutare il momento del tramonto nella nostra posizione (ma non ho ancora provato se funziona), altrimenti possiamo scegliere direttamente una delle due versioni della Preferenze di Sistema.

Gli elementi recenti nel Dock

La principale novità nel Dock è la presenza della nuova funzione “Show recents in Dock”, che è l’equivalente dell’omonima funzionalità presente su iOS 11 per iPad. In pratica crea un nuovo spazio delimitato tra l’ultima icona del Dock e la prima Pila (o Cestino), dove vengono mostrate le ultime tre app utilizzate e non già presenti tra quelle statiche nel Dock.

Dal momento che io lo uso ridotto ma piuttosto ricco di scorciatoie non trovo l’aggiunta particolarmente comoda ma potrebbe essere interessante su schermi piccoli e addirittura far cambiare le abitudini (tenendo poche app statiche), per cui la sto tenendo attiva per vedere cosa succede.

Home (e Stocks)

Con Mojave inizieranno ad arrivare su macOS anche alcune app native di iOS, cosa che diventerà ancora più dilagante dal 2019 se il framework usato verrà aperto agli sviluppatori di terze parti. Al momento ci possiamo godere due piccole novità: la borsa, che personalmente non uso, e Home. L’app Casa è davvero una novità gradita, seppure l’implementazione sia ancora acerba.

La sincronizzazione si gestisce tramite iCloud, infatti i due servizi ora appaiono in Preferenze di Sistema / iCloud e devono essere attivi per far funzionare le app. Lo scambio dati è ancora incompleto, mancano gli sfondi ad esempio, lo swipe tra le stanze è scomodo e non è facile capire che appaiono anche in elenco tenendo premuto sul pulsante Rooms in cima. Ci sono pure problemi con il nuovo tvOS che dopo l’aggiornamento propone dei nomi di stanze standard e non quelli in uso da noi, andando ad aggiungere le Apple TV in ambienti nuovi. Comunque la presenza di Home su macOS è una delle novità che più ho gradito finora, perché prima dovevo accedere all’iPhone per alcune attività pur essendo davanti al Mac. Inoltre ora Siri su macOS può essere utilizzato per la domotica, che è il motivo per cui uso i comandi vocali nel 90% dei casi e lo stesso per cui avevo disattivato Siri sui precedenti sistemi operativi (visto che prima non funzionava).

Addio ai Social

Da Preferenze di Sistema / Account Internet sono spariti gli agganci ai principali social network come Twitter, Facebook e Linkedin. Non ho mai utilizzato questa funzione e, anzi, ne disprezzavo alcuni possibili risvolti dovuti ad un non attento controllo da parte degli utenti, che spesso integravano contatti e calendari senza volerlo. Secondo me è proprio per questo che Apple li ha rimossi, in ottica di maggiore protezione per la privacy degli utenti, tuttavia poteva essere utile per la condivisione rapida dei contenuti tramite le estensioni dei servizi integrate in macOS. Mettendo le due cose sul piatto della bilancia, trovo comunque che Apple abbia fatto bene a seguire un percorso più “protettivo” nei confronti dell’utente medio.

Aggiornamenti di sistema

La modifica non è ancora completa, perché ci sono delle voci doppie nel vecchio pannello di preferenze Mac App Store e non è chiaro come si potrà accedere ai precedenti OS, tuttavia Apple si è accorta che l’update del sistema operativo tramite MAS non era proprio l’ideale e lo ha rimesso in una sezione dedicata delle Preferenze di Sistema. E sì, ricordate bene, ho suggerito ad Apple di fare un po’ d’ordine in merito agli update proprio il 30 maggio scorso e questo è un passo nella giusta direzione.

Nuovo (vecchio) DVD Player

La maggior parte di voi avrà dimenticato che esiste, così come non esistono più i lettori ottici nei Mac, eppure Apple ha pensato bene di riscrivere la sua app DVD Player per aggiornarla ai 64-bit visto che Mojave sarà l’ultimo OS di casa a supportare app a 32-bit. Certo che se nella riscrittura si fossero degnati anche di aggiungere il supporto ai Blu-Ray sarebbe stata cosa gradita. Così com’è, pur apprezzando lo sforzo, sembra davvero inutile al giorno d’oggi. Lo screenshot qui non si può mettere perché il video viene oscurato a causa delle protezioni anti-pirateria, ma non aspettatevi nulla più di una finestrella con il filmato.

macos-mojave-touchbar

Tastiera con Touch Bar in arrivo?

Un elemento che mi ha incuriosito è la presenza nel pannello con le Estensioni della voce Touch Bar anche sull’iMac. Nei precedenti macOS desktop non si vedeva per cui ci sono due possibilità: o si tratta di una svita correlata alla condizione di Beta oppure è possibile che Apple stia già testando una nuova tastiera wireless con Touch Bar.

Addio Cover Flow

È stato il fiore all’occhiello di Apple per tanti anni ma ormai aveva fatto il suo tempo. La quarta visuale predefinita del Finder (⌘4) ha meno fronzoli ma è più funzionale e pratica, con una anteprima grande ed un elenco di icone in orizzontale in basso, similmente a quel che vediamo nelle tradizionali applicazioni di sviluppo fotografico. Il suo impiego risulta in effetti valido per scorrere immagini, grazie alla possibilità di vedere i principali dati EXIF e compiere azioni dirette, come la rotazione, ma quella barra di lato ha tante funzionalità estensibili ed offre scorciatoie comode per altre situazioni, tra cui la creazione rapida di PDF dai file selezionati.

Nuovo Mac App Store

Avrete sicuramente già visto sul sito Apple l’immagine di copertina del nuovo Mac App Store, che propone alcuni contenuti in primo piano e nuovi elementi di catalogazione editoriale (tipo i migliori per fare questo o quell’altro), così come già avviene su iOS. Vi mostro dunque un’immagine diversa, ovvero quella dell’area di aggiornamento. Le app appariranno ora a doppia colonna con icone più grandi, con un aspetto quasi identico all’App Store per iPad. C’è una maggiore cura per l’aspetto generale ma una sintesi ancor più estrema del changelog. Cliccando sula scritta “altro” si potrà leggere qualcosa in più, sempre che questo non sia davvero lungo. Sicuramente qui ci andranno in pochi visto che la maggior parte delle persone usa gli aggiornamenti automatici ma chi non lo fa è perché ha necessità/voglia di “controllare” tutti i dettagli, per cui non capisco il senso di questa crescente detrazione di informazioni: almeno il peso poteva essere visibile nell’elenco breve, così come la data di rilascio e persino qualche riga in più del changelog.

Scrivania più pulita

L’organizzazione dei file sulla scrivania ottiene un notevole miglioramento grazie alla nuova visualizzazione per tipo, che raggruppa i contenuti in base alla tipologia e consente di accedervi con un semplice clic sulla relativa “pila”. Pensavo sarebbe stato utile solo ai confusionari ma trovo che sia davvero comodo anche per chi, come me, imbratta la scrivania solo con le cose più essenziali che servono al momento, spostando tutto il resto in cartelle. Ad esempio mentre organizzavo i contenuti per questo articolo, ho gradito molto la minore occupazione di spazio.

Screenshot più efficienti

Una delle cose che iOS fa meglio di macOS sono gli screenshot. Non tanto per le modalità, visto che su Mac si possono selezionare porzioni di schermo, finestre o scrivanie con le varie combinazioni di tasti, quanto perché risulta più pratico per l’organizzazione, la modifica e la condivisione. Su macOS Mojave l’esperienza d’uso sarà allineata poiché dopo uno screenshot la miniatura dell’immagine appena salvata apparirà per qualche secondo in basso a destra e si potrà già trascinare da qualche parte oppure indirizzare su altre posizioni premendoci con il tasto destro. La cosa più pratica però è la possibilità di entrare in modificare diretta con un doppio clic, avendo di fronte la classica finestra di markup con strumenti di taglio, scrittura, evidenziazione, disegno, ecc. Alla fine si potrà condividere il risultato e anche decidere di non salvarlo affatto, così da non riempirci di immagini potenzialmente inutili. Questo stesso strumento è ora accessibile direttamente anche da Quick Look.

Concludo così, in positivo, questa prima carrellata di novità facenti parte della Beta 1 di macOS 10.14 Mojave. Ci sarà modo di parlarne ancora in futuro (devo ad esempio testare le chiamate di gruppo con FaceTime) ma considerate che la maggior parte delle aree non trattate qui sono rimaste sostanzialmente inalterate rispetto High Sierra.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.