Oppo Find X, tutto schermo e senza notch: le fotocamere sono motorizzate

Quando l’iPhone X ed il suo notch hanno iniziato a svelarsi con i leak è stato impossibile non pensare ad una cosa: non c’era forse un’altra soluzione per evitare quell’antiestetico “vuoto” nel display? Vista la complessità tecnologica del Face ID la risposta più naturale è stata negativa, eppure nella prima stesura della mia recensione avevo inserito uno spunto che ho poi cancellato: non sarebbe stato possibile inserire quella barra sensori in un elemento a scomparsa? Se ho poi eliminato ogni riferimento a questa idea nella stesura finale c’è un motivo ed è che ho pensato a diversi motivi per cui una soluzione simile sarebbe stata sconsigliabile, una fra tutte la delicatezza che un sistema del genere avrebbe apportato su un terminale che usiamo continuamente ogni giorno e che deve poter resistere anche ad un impiego non proprio da “guanti bianchi” (lo stesso motivo per cui ormai i principali top di gamma sono tutti resistenti anche all’acqua e alla polvere).

Nel caso specifico dell’iPhone X c’era un ulteriore svantaggio a rendere la soluzione del tutto impraticabile ed è proprio il Face ID. Affinché lo sblocco funzioni al meglio delle sue possibilità lo smartphone deve poterci “vedere” immediatamente appena ci avviciniamo o lo prendiamo in mano, cosa che sarebbe stata del tutto impossibile se la fotocamera frontale, il proiettore di punti e l’illuminatore fossero stati all’interno della scocca in modalità di stand-by. Tuttavia l’idea l’avranno certamente avuta in molti e almeno un produttore ha deciso di provarci sul serio con l’Oppo Find X.

Il nome non è molto noto in occidente, perché Oppo vende esclusivamente in territorio cinese, ma parliamo comunque di uno dei principali produttori di smartphone al mondo, il cui brand è controllato dall’ancor meno sentita BBK Electronics, che sta dietro alla ben più nota OnePlus ma anche a Vivo. Proprio quest’ultima è a lavoro su un telefono borderless e senza notch, realizzato grazie ad una fotocamera a scomparsa, mentre Oppo va decisamente oltre andando a motorizzare tutta la parte superiore dello smartphone, che contiene tre fotocamere ed il riconoscimento del volto.

Proprio questo aspetto, che mi aveva fatto propendere per considerare la soluzione impraticabile, sembra invece insolitamente efficiente sull’Oppo Find X. Dal video di The Verge si evidenzia infatti una risposta praticamente istantanea dello stesso, anche se viene richiesto di iniziare lo sblocco con uno swipe up per vedere la parte superiore aprirsi per il riconoscimento facciale, che qui non è una semplice aggiunta ma un sistema completo avendo componenti simili a quelli presenti in iPhone X (fotocamera principale, sensore secondario ad infrarossi, proiettore di punti e relativa luce per illuminarli). Non sono però possibili qui altre peculiarità viste sullo smartphone Apple, tipo il magico svelarsi dei contenuti delle notifiche al solo sguardo, ma è comunque una soluzione che desta curiosità e che va analizzata. Interessante notare anche che questo sarà il primo smartphone Oppo diffuso ufficialmente anche al di fuori della Cina, raggiungendo Europa e Nord America.

Le altre specifiche tecniche sono chiaramente quelle di un top di gamma del 2018, con ampio schermo OLED da 6,4″, Snapdragon 845, 8GB di RAM e 256GB di memoria, con doppia fotocamera 16+20 Megapixel anche sul retro (altrettanto contenuta nella struttura motorizzata). È presente inoltre il sistema proprietario di ricarica rapida VOOC, mentre l’OS preinstallato è Android Oreo con interfaccia proprietaria ColorOS e aggiornamento preannunciato alla versione P. Come ho già detto, credo senza dubbio che la soluzione sia tecnologicamente interessante e che avrà necessariamente i suoi strascichi nel futuro, sia in senso positivo che in negativo. Potrebbe darsi che lo considereremo come l’esperimento che ci ha chiarito perché non fosse una buona idea, così come anche un futuro trendsetter, ma è anche possibile che la soluzione verrà in un futuro lontano adoperata per altri impieghi, ad esempio per nascondere un proiettore pico o altre fantasticherie che ad oggi non immaginiamo.

Il fatto che Oppo abbia deciso di superare il proprio continente con questo prodotto ci fornisce la speranza che sia stato reputato sufficientemente maturo e riuscito, anche in virtù del prezzo piuttosto importante di 999€ (1.699 € se si sceglie la versione griffata Lamborghini, con 512 GB di memoria e ricarica SuperVOOC che promette di tornare al 100% in soli 35 minuti). In attesa dell’inizio delle vendite ad agosto, i primi feedback li daranno i test e recensioni dalle testate più importanti, per cui avremo modo di conoscerlo meglio nel prossimo futuro, ad iniziare già dall’anteprima di The Verge da cui ho tratto il video precedente. Quando si ha a che fare con soluzioni tecnologiche nuove è sicuramente il caso di non cedere alla tentazione di trarre immediate conclusioni, tuttavia mi è impossibile non porvi una domanda: se il prodotto si dimostrasse per nulla fragile nella sua realizzazione, pensate che questa soluzione sia potenzialmente migliore rispetto al notch proposto dagli altri produttori?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.