SaggeScrivanie #27: La postazione dual-monitor più produttiva di Giovanni Grano

Questa settimana inizia con uno sguardo alle SaggeScrivanie ed in particolare a quella di Giovanni Grano, un giovane italiano che sta svolgendo il suo PhD nel nord della Svizzera. Trovo molto interessante il suo setup perché deriva da un’analisi sull’uso del doppio display su cui abbiamo discusso e che personalmente condivido. “In questo libro – mi scrive Giovanni – c’è un estratto molto interessante in cui si sostiene che ci sembra di essere più produttivi in multi-monitor perché abbiamo più spazio per visualizzare i contenuti relativi al nostro lavoro; quindi, una volta che si ha uno schermo adatto, aggiungerne un secondo aumenta solo i fattori di distrazione (chat o continuo check della mail) e complica il window management”. Esattamente la tesi che ho sostenuto molte volte (l’ultima recensendo l’iMac Pro) per ribadire la necessità di un iMac 32″, poiché col 27″ molti lavori sono sacrificati e si è costretti ad usare un secondo monitor. Potete inviare le vostre postazioni all’indirizzo email [email protected]

Mi chiamo Giovanni, sono uno ragazzo italiano che sta facendo il suo dottorato di ricerca a Zurigo. Il mio setup da ufficio è molto semplice ma contiene tutto l’essenziale per essere produttivi. Il mio MacBook Pro è un 13” Early 2015 configurato al massimo delle specifiche e collegato ad un monitor Samsung 27.5” 4K. Per diverso tempo sono stato indeciso se usare il Mac in closed-clamshell mode o come secondo schermo. Di solito si tende a credere che una configurazione double display aumenti la produttività, ma diversi studi invece dimostrano come sia meglio focalizzarsi su un unico monitor. Tesi spesso supportata dal fatto che il secondo display viene usualmente occupato da app di messaggistica, che quindi tendono a distrarre.

Alla fine ho optato per questo setup, dove il main content del mio lavoro è sullo schermo grande, mentre nel piccolo c’è usualmente la mia task list o documentazione varia quando scrivo software. Una cosa che mi dà parecchio noia è dover usare una risoluzione 1920 x 1080 sul monitor esterno; ciò è dovuto al fatto che l’IDE principale che uso per development (IntelliJ) diventa molto laggoso usato in full screen con risoluzioni scalate (e questo mi fa pentire di non aver optato per un 15” a suo tempo). Il prossimo item nella mia wish-list è un hub thunderbolt per sistemare un po’ dei cavi sparsi che vedete in giro (probabilmente un OWC Thunderbolt 2). Riassumento, il mio setup, benché super semplice e minimalista, comprende:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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