Sembrava che la saga fosse finita una volta per tutte, ma purtroppo ci eravamo sbagliati. La battaglia legale tra Apple e Samsung è ancora lungi dall’essersi conclusa. L’azienda coreana, infatti, non ci sta: ritiene che la quantificazione del risarcimento dovuto ad Apple per la violazione dei cinque suoi brevetti sia troppo alta. Per questo, secondo un procedimento anglosassone a metà fra il reclamo e l’appello italiani, ha chiesto alla Corte della California di rivedere l’importo di $539 milioni, presentando un ricorso di 34 pagine nel quale sostiene come tale somma non sia supportata da prove che vadano al di là di ogni ragionevole dubbio (o meglio, visto che siamo in campo civilistico, del più probabile che non).
Secondo Samsung, il risarcimento dovrebbe essere calcolato sul valore di ogni singolo componente e non di tutto il dispositivo, il che limiterebbe il risarcimento dovuto a poco più di $28 milioni. Un indennizzo che, se venisse accolta un’altra delle istanze del colosso asiatico, potrebbe di fatto essere annullato da un contro-risarcimento di $145 milioni proveniente da Cupertino e riguardante un contenzioso separato: Samsung ritiene che la condanna ricevuta si baserebbe su un brevetto successivamente invalidato, facendo decadere dunque la sentenza. In attesa di capire come andrà quest’ulteriore filone della vicenda, l’udienza per l’accoglimento o meno del ricorso sulla causa principale si terrà il prossimo 26 luglio, mentre Apple potrà depositare le proprie osservazioni entro il 21 giugno.