Sarebbe vicina una multa dall’UE contro Google per la posizione dominante di Android

Previsioni meteo per Mountain View: si preannuncia tempo instabile, con grandi rannuvolamenti in arrivo a causa di un fronte proveniente dall’Europa e che potrebbero nelle prossime settimane dare forma ad una tempesta d’importanti dimensioni. Miliardarie, per la precisione. Perché in realtà queste previsioni metaforiche non si riferiscono alla città in sé, ma alla sua più celebre azienda, ovvero Google. Le battaglie tra il colosso guidato da Sundar Pichai e l’Unione Europea sono tutt’altro che concluse, e il prossimo round sembra riguardare direttamente Android.

Non è la prima volta che da Bruxelles parte un sonoro affondo in direzione di Google: le precedenti costose controversie hanno riguardato la ricerca e lo shopping. Ma i 2,7 miliardi di $ richiesti un anno fa rischiano di annichilire il prossimo luglio, stando a quanto riportato dal Financial Times (a pagamento; free via The Verge). Fra circa un mese si concluderanno infatti le indagini antitrust su un potenziale abuso dominante attraverso Android per quel che concerne i sistemi operativi mobili, e allora l’UE potrebbe comminare una multa pari a fino il 10% del fatturato annuale della capogruppo Alphabet, ossia 11 miliardi di $. Un numero al cui confronto la sanzione dell’antitrust russo di “soli” 7,8 milioni di $ dello scorso anno appare l’equivalente di un caffè per noi comuni mortali.

Ci si aspetta in realtà che non si arrivi alla doppia cifra, ma il rischio che in ogni caso superi abbondantemente l’ammontare della precedente infrazione è molto concreto. Potrebbero tuttavia essere le conseguenze accessorie a preoccupare maggiormente Google. Il parallelismo con la vecchia battaglia tra Microsoft e l’UE riguardo Windows è forte. L’azienda di Redmond, oltre alla multa miliardaria, fu costretta a prevedere edizioni “N” prive di Media Player nonché il celebre “Browser Ballot” che permetteva l’installazione rapida di un browser alternativo ad Internet Explorer, scelta effettuata per evitare la creazione di un’ulteriore edizione per Windows 7 denominata “E” priva di qualsiasi programma di navigazione web. Qualora venissero decise iniziative simili nei confronti di Google, Android potrebbe dover cambiare parecchio nei prossimi tempi in termini di app preinstallate, per la gioia degli OEM e di vari utenti e per la delusione di molti altri. Non resta altro da fare che osservare nelle prossime settimane la piega che prenderà la vicenda.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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