Blackmagic eGPU alla prova, i grossi limiti sono noti: macOS e AMD

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Insieme ai MacBook Pro 2018 Apple ha aggiunto al proprio catalogo la vendita in esclusiva della Blackmagic eGPU con AMD Radeon Pro 580. Si tratta di un case Thunderbolt 3 / PCIe che contiene una versione custom della stessa scheda grafica che si trova negli ormai vecchi iMac 27″ 2017 top di gamma (recensione). Dico vecchi pur essendo gli ultimi perché montano un hardware che sarebbe davvero il caso di rinfrescare con l’inserimento delle nuove CPU Coffee Lake, cosa che potrebbe avvenire da un momento all’altro. La eGPU di Blackmagic ha un prezzo di 695€ e include anche una serie di comode connessioni. È vero che ha il limite di non poter cambiare in futuro la GPU e che questa è di vecchia generazione (non è una Vega, insomma), ma il taglio di banda della T3 non consente di sfruttare più di tanto i modelli superiori di AMD. Personalmente ho preferito acquistare il ben più flessibile AKiTiO Node Pro (recensione) per testare anche altre schede, tra cui le NVIDIA/CUDA, ma tutto sommato il prodotto Blackmagic non sembra male.

A parte i limiti strutturali della poca banda T3 utilizzabile per il bus PCIe 3.0, e quindi per la scheda grafica, i problemi veri che ho riscontrato nella mia analisi sulle eGPU riguardano il supporto software fornito da macOS. In sintesi le app che consentono uno sfruttamento semplice e diretto della eGPU per i calcoli, sia usando lo schermo interno del MacBook Pro che uno esterno, sono davvero pochi (e uno di questi è Blackmagic DaVinci Resolve). Sicuramente l’arrivo di un tool come set-eGPU.sh aiuta a tamponare, ma il supporto nativo senza interventi manuali è ancora molto limitato. Addirittura Final Cut Pro ignora la scheda grafica esterna e alcuni programmi e giochi richiedono uno schermo esterno collegato direttamente ad una uscita della eGPU per sfruttarla, anche se questo significa avere poca banda per il rendering e dimenticarsi il 4K a 60Hz. Lo scenario è ancora molto incerto e per quanto l’immaginario sia promettente i campi di applicazione reale e pratica di questa soluzione sono minimi.

Non sarebbe stato male se si fosse sfruttata la presentazione di questo nuovo prodotto per migliorare l’integrazione software, ma un test eseguito da eGPU sembra confermare tutti i limiti che c’erano ad aprile, quando ho testato una soluzione simile creata con componenti standard grazie all’AKiTiO Node Pro. Difficile parlare di “convenienza” quando i prezzi sono così alti ma se ci fosse un supporto pieno all’uso della eGPU, la proposta di Blackmagic non sarebbe affatto male, anche per la presenza di 4 USB, Thunderbolt 3 passante, HDMI 2.0 e la possibilità di ricarica a 85W del MacBook Pro 15″. Queste cose solitamente richiedono un dock che può essere anche molto costoso, come l’ottimo StarTech che ha certamente qualcosa in più ed un prezzo street di 200€ inferiore ma non include una scheda grafica. La speranza che migliori qualcosa lato software c’è ma va anche detto che già sfruttiamo una piccola parte del bus PCIe 3.0 per i limiti della T3 e che dunque il futuro non prevede chissà quali miglioramenti. Non credo che questi prodotti così concepiti saranno mai interessanti per soluzioni ad altre prestazioni, ma vedo un possibile mercato di qui a pochi anni, quando i chip T3 saranno più a buon mercato e magari presenti anche nei MacBook 12″, le schede grafiche con potenza equiparabile alla RX580 si potranno miniaturizzare e saranno più economiche. A quel punto uno scatolotto ben più piccolo di questo potrebbe offrire tutta la potenza grafica che manca ad un ultra portatile, porte aggiuntive ed un prezzo di circa 300€. Quella sì che potrebbe essere una cosa utile… mentre come prodotto per i professionisti con alte esigenze le mie personali riserve sono elevatissime.

A differenza delle tecnologie Apple ed AMD, NVIDIA CUDA spinge forte anche via eGPU

Il panorama cambierebbe radicalmente se Apple si decidesse ad usare le NVIDA, perché l’architettura CUDA consente di massimizzare la resa prestazionale nell’uso della eGPU per i calcoli e quasi non subisce un taglio di prestazioni dovuto alla T3. Alcuni test preliminari che avevo eseguito erano davvero promettenti ma ottenuti tramite procedure non ufficiali e non si può pensare di affidare il proprio lavoro ad accrocchi non supportati nativamente dal produttore del proprio computer, per questo ho smesso di sperimentare con le eGPU NVIDIA sui MacBook Pro… ma rimane un vero peccato.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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