HomePod, nuove analisi di mercato ribadirebbero la sua lenta crescita

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Anche se Apple non lo dirà apertamente, HomePod non sembra andare come vorrebbe. Questo perlomeno considerando i vari report susseguitisi nei primi mesi di vendita in USA, UK ed Australia; si attende ora di capire se l’espansione della disponibilità a Canada, Francia e Germania contribuirà a migliorare la situazione. Le previsioni di Canalys sono però tutt’altro che lusinghiere per lo smart speaker di Cupertino. Non saranno sufficienti nemmeno i prossimi anni a recuperare il divario da Amazon Echo e Google Home.

Il settore in sé si sta però espandendo in maniera piuttosto rapida, destinato entro l’anno corrente a raggiungere quota 100 milioni d’unità vendute a livello globale. Come prevedibile, il mercato che fa la parte del leone è quello statunitense, considerata la disponibilità da molto più tempo nonché la maturità delle piattaforme dominanti. Quest’anno inizieranno però a fare peso anche i paesi europei, in primis Germania e Regno Unito, e ancor di più la Cina che rappresenta di fatto un mondo a parte avendo solo ecosistemi locali. Vedremo se nel 2019 anche l’Italia, che quest’anno ha visto l’approdo di Google Home e sta per dare il benvenuto ad Echo, riuscirà a dare il suo contributo alla crescita degli altoparlanti smart.

Guardando ben più in là nel futuro, Canalys stima che entro il 2022 sarà stata lautamente superata la quota di 300 milioni di dispositivi venduti. Ancor di più, prospetta però un maggiore livellamento tra i due maggiori contendenti, con Amazon che cederà un po’ di quote a Google attestandosi infine su una spartizione praticamente equa. Dall’altro lato, HomePod pare essere destinato ad un ruolo di terza scelta e non molto di più: alla fine di quest’anno avrà forse catturato appena il 4% del settore e solo fra un quadriennio raggiungerà quota 10%.

Certo, è possibile che Apple cambi la sua prospettiva accontentandosi di fare da nicchia di lusso, un po’ com’è successo con Mac e iDevices. Ma le prospettive al lancio apparivano ben altre, e se proprio iOS può darci un suggerimento su quel che può intendersi come nicchia di lusso risulta più plausibile pensare ad una percentuale-obiettivo vicina al 20% e non al 10. Detto questo, si tratta solo di previsioni, il mercato ha ancora ampi margini di sviluppo e c’è dunque tempo per migliorare apportando correzioni di rotta. La variante più economica di HomePod descritta da alcuni rumor nonché un’accelerazione sulla disponibilità globale in modo da tenere testa alle rivali potrebbero comportare una sostanziosa revisione in positivo dei dati di Canalys ed altre società d’analisi.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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