I migliori obiettivi zoom per Micro Quattro Terzi Panasonic e Olympus 2018

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Era da un po’ che volevo scrivere questo articolo ma ho sempre trovato giuste ragioni per rimandare. La prima, e secondo me più importante, è che il mondo degli obiettivi per Micro Quattro Terzi è così vasto che è praticamente impossibile essere esaustivi. Potete rendervi conto della validità di questa affermazione dando uno sguardo alla pagina che li include tutti sul sito Four Thirds. La seconda motivazione che mi aveva un po’ frenato era più concettuale: con quale criterio organizzare la selezione? Si potrebbero suddividere per prezzo, per finalità, per lunghezza focale e poi ancora tra zoom e fissi, creando una gran confusione sia nella lettura che nella redazione dei contenuti. Ho però deciso di provare comunque a scrivere una mia personale lista di preferenze, senza tener conto delle possibili distinzioni tra i corpi Panasonic ed Olympus. In effetti entrambi hanno lo stesso innesto e possono montare indistintamente lenti Micro Quattro Terzi (in seguito solo MFT) di tutti i brand, ma per alcune funzionalità abbinare componenti dello stesso marchio è un vantaggio. Pensate ad esempio alla stabilizzazione Dual I.S. 2 di Panasonic, che richiede un corpo con IBIS (tipo G9 o GH5) e lenti specificatamente ottimizzate.

Panasonic G9 vs Olympus E-M1 II

Personalmente non sono dell’idea che “ritratto” significhi necessariamente tele, così come per “paesaggio” non uso necessariamente un super grandangolo. Per questa ragione la tipologia di suddivisione che ho scelto è basata principalmente sulla lunghezza focale, che ogni fotografo può decidere di utilizzare come meglio crede. Con questo articolo inizio dagli zoom e più precisamente con quello che possiamo considerare l’obiettivo universalmente diffuso, anche perché molto spesso fornito nel kit insieme all’acquisto di un corpo macchina: lo zoom standard. Quelli che si trovano accoppiati ai modelli di fotocamere più economici non sono un granché, ma possono essere comunque un discreto punto di partenza, specie se si vogliono poi associare delle lunghezze focali diverse (ad esempio un tele) oppure qualche fisso luminoso per fotografie dal maggiore impatto (o con poca luce ambientale). Solo con i corpi migliori si possono trovare degli zoom in kit ben più interessanti e sono tre quelli che personalmente apprezzo, due dei quali li uso quotidianamente sulle mie G9 e GH5.

Il prezzo dei singoli prodotti può variare molto, anche in relazione alle offerte del momento. Gli obiettivi si possono comprare da moltissimi siti o dal negoziante di fiducia, io vi inserirò i link ad Amazon ed Ebay, e vi spiego perché: Amazon è quello che ad oggi offre maggiori garanzie all’acquirente (con spedizione Prime) e su Ebay si possono trovare offerte migliori di importazione (prefendo fonti europee) e con discreta tranquillità grazie al pagamento con PayPal.

Su ogni obiettivo vedrete alcune icone, che hanno lo scopo di rendere più semplice la valutazione sintetica. Eviterò di mettere voti numerici o con le classiche stelline, quindi date un’occhiata ai pro/contro, che cercherò di mantenere il più possibile oggettivi, mentre la mia personale opinione sarà descritta nel testo e sintetizzata dalle seguenti icone:

  • ❤ Consigliato
  • 🔝 Elevata Qualità
  • ⚡ Ottimo rapporto qualità/prezzo

Zoom Standard


❤🔝 Olympus 12-40mm f/2,8 Pro

Per quanto mi riguarda questo è il miglior obiettivo del suo genere che si può abbinare ad un corpo MFT. È costruito ottimamente, come tutte le lenti Olympus Pro, ha un’ottimo potere risolutivo e aberrazioni contenute, nonché una validissima copertura di focali (dal 24mm all’80mm in formato equivalente) ed un’apertura costante. In sostanza con questa lente si riesce a fare discretamente quasi tutto ed è la principale che uso sulla GH5, sia per foto che per video. Non possiede la stabilizzazione, cosa da considerare sui vecchi corpi Panasonic non dotati di IBIS, ma non ha altri aspetti potenzialmente negativi. Costruito per resistere è anche tropicalizzato, è robusto ma anche piuttosto leggero ed ha il classico sistema di Olympus per passare da fuoco manuale ed automatico spostando in avanti o indietro la ghiera di messa a fuoco. A voler essere molto pignoli, in situazioni di controluce può presentare un po’ di flare, ma c’è un altro aspetto che adoro di questo obiettivo, ovvero che ha una distanza di fuoco minima così ridotta da consentire quasi foto macro. Ovviamente non le classiche 1:1 per cui meriterebbe l’apposito appellativo sul barilotto, ma comunque molto di più rispetto i suoi diretti rivali.

 

Olympus 12-40mm f/2,8 Pro
PRO CONTRO
+ Ottima copertura di focali
+ Apertura costante
+ Ottima costruzione
+ AF rapido e silenzioso
+ Comoda ghiera AF con scatto per MF
+ Otticamente valido, buona nitidezza
+ Tropicalizzato
+ Distanza minima di fuoco ridotta
+ Prezzo giusto
- Non dotato di stabilizzazione
- Un po’ di flare in controluce
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🔝 Panasonic Leica 12-60mm f/2,8-4.0 OIS

Se vi serve la stabilizzazione ottica, anche in Dual I.S. 2 su corpi Panasonic recenti, e non vi disturba il non avere una luminosità costante su tutta l’escursione, è certamente molto valido l’obiettivo 12-60mm realizzato dall’accoppiata Panasonic/Leica. Anche questo è bello robusto e tropicalizzato, costruito bene e non troppo voluminoso. La nitidezza è molto buona ma ha lo svantaggio di offrire l’apertura f/2,8 praticamente solo a 12mm. Tra i suoi pregi c’è la lunga escursione, che in formato equivalente copre angoli di campo che vanno da un 24mm ad un 120mm. Ideale per le escursioni all’aperto si fregia di un nome importante e di tanta versatilità, soprattutto se si desidera sfruttare la stabilizzazione. È una buona idea acquistarlo in kit con la G9 (io l’ho fatto) ma a comprarlo singolarmente si può spendere troppo a mio modo di vedere. Lo tengo però in considerazione più del Panasonic 12-35mm f/2,8 II OIS (che ho avuto ed usato per diversi anni) poiché quello è certamente un obiettivo ottimo ma in termini di qualità gli preferisco su tutto il 12-40 Pro di Olympus (se non su corpi vecchi e con necessità assoluta di stabilizzazione). Se proprio serve versatilità, invece, trovo migliore questo 12-60 PanaLeica, visto che il 35mm (equiv. 70mm) può facilmente risultare troppo corto.

Panasonic Leica 12-60mm f/2,8-4.0 OIS
PRO CONTRO
+ Buona costruzione
+ Tropicalizzato
+ Qualità ottica elevata (anche a TA)
+ Stabilizzazione (Dual I.S. 2)
+ AF rapido e silenzioso
+ Versatilità di focali
- Apertura f/2,8 solo a 12mm
- Prezzo di listino elevato (meglio da kit)
- Stabilizzazione migliorabile
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⚡ Panasonic G Vario 12-60mm f/3,5-5,6 OIS

Anche se può sembrare strano trovarlo in questo elenco, ho pensato di parlarvi anche del 12-60mm che ho acquistato in kit con la G80 l’anno scorso. Non è una lente che acquisterei separatamente, ma se è disponibile con il corpo macchina richiede solitamente una spesa aggiuntiva davvero minima e può seriamente valerne la pena. È di plastica e leggero, ma ha buona escursione e due frecce importanti al proprio arco: tropilicazzione e stabilizzazione ottica con supporto Dual I.S. 2.0 su corpi Panasonic. Se state appena iniziando oppure se preferite lavorare con fissi ma possedere comunque un tuttofare sempre pronto con una piccola spesa, questa è la soluzione migliore. Devo dire che è abbastanza nitido e anche se non troppo luminoso si fa usare gradevolmente nei viaggi o le gite fuori porta.

Panasonic G Vario 12-60mm f/3,5-5,6 OIS
PRO CONTRO
+ Escursione versatile
+ Tropicalizzato
+ Buona qualità ottica
+ Stabilizzazione (Dual I.S. 2)
+ Dimensioni e peso contenuti
+ AF rapido e silenzioso
+ Prezzo contenuto (specie in kit)
- Non molto luminoso (specie in tele)
- Apertura non costante
- Costruzione un po’ cheap
- Stabilizzazione migliorabile
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Grandangoli Zoom


🔝 Panasonic Leica 8-18mm f/2,8-4

Onestamente non posso dire molto di negativo su questo obiettivo, se non per il fatto che è piuttosto costoso. Come gli altri sfornati dall’accoppiata PanaLeica ha una qualità ottica invidiabile, costruzione di qualità con tanto di tropicalizzazione ed una escursione che se non è certamente molto spinta da un lato (parte da 8mm, ovvero 16mm equivalenti) ha il pregio di salire fino a 36mm equiv, che considero il “normale dei grandangoli”. Eredita dalla famiglia a cui appartiene anche la luminosità f/2,8-4 (che scende all’estremo più lungo), ma sono disposto a perdonargliela proprio per la buona estensione e per l’uso tipico in ambito paesaggistico. In tal senso si nota una piccola lacuna, comune a tutta la categoria e dovuta secondo me alla gestione elettronica delle ghiere sul MFT, in quanto non vi è la serigrafia con le distanze di MAF stampata sul barilotto. Una freccia al suo arco è invece la possibilità di montare filtri a vite, cosa non possibile sui due principali rivali.

Panasonic Leica 8-18mm f/2,8-4
PRO CONTRO
+ Escursione versatile
+ Ottima qualità ottica
+ Ottima qualità costruttiva
+ Tropicalizzato
+ Supporta filtri a vite (67mm)
+ AF rapido e silenzioso
+ Zoom interno
- Non molto luminoso a 18mm
- Apertura non costante
- Non c’è indicazione per la MAF
- Prezzo elevato
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❤ Panasonic G Vario 7-14mm f/4

Se guardassimo solo al listino allora sarebbe impossibile motivare il fatto che questo sia il mio grandangolo di preferenza su MFT. Stando al prezzo ufficiale, infatti, il ben più professionale 8-18 PanaLeica appena presentato costa ”solo” il 20% in più, che sono ampiamente giustificati dai vantaggi che offre. Tuttavia andando a vedere i prezzi street, il più datato 7-14 f/4 si riesce a spuntare per meno di 600€ e la qualità ottica non gli manca affatto. La lista di pro comprende l’ottima nitidezza anche a tutta apertura (di seguito solo TA) e il fatto che sia piccolo e davvero leggerissimo, pur avendo una buona costruzione. Purtroppo sono numerosi anche gli aspetti non entusiasmanti visto che non è tropicalizzato e non monta filtri a vite (per la paesaggistica sono cose da considerare). Se guardiamo però al rapporto prezzo/prestazioni è, a mio avviso, tra le migliori scelte possibili (infatti è quello che uso personalmente).

Panasonic G Vario 7-14mm f/4
PRO CONTRO
+ Piccolo e leggero
+ Ottima qualità ottica
+ Apertura costante
+ Zoom interno
+ Si trova a prezzi invitanti
- Non molto luminoso
- AF vecchia scuola (non Stepper Motor)
- Non c’è indicazione per la MAF
- Non può montare filtri a vite
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⚡ Olympus 9-18mm f/4-5,6

Di casa Olympus verrebbe scontato nominare il 7-14mm f/2,8 Pro, ma elencandoli tutti non facciamo un favore a nessuno ed ho deciso di escluderlo per una serie di motivi, tra cui il fatto che è molto grande e pesante, soffre un pelino troppo in controluce, non può montare filtri a vite e costa più o meno quanto il PanaLeica, che perde solo per un po’ di luminosità in meno all’estremo più lungo – che però è ben più lungo. Al suo posto ho dunque deciso di citare per vostra conoscenza un obiettivo vecchio, un po’ bizzarro e poco considerato, che ho utilizzato per un anno ai tempi della E-PL2: l’Olympus 9-18mm f/4-5,6. Chiaramente non c’è una singola cosa in cui è superiore agli altri (forse una sì) ed ha una anzianità non indifferente essendo uscito nel 2010, ma se vi capita di trovarlo a meno di 400€ prendetelo in considerazione per il risparmio e se vi piace l’idea che sia così piccolo: circa 5cm da chiuso! La costruzione è cheap, la luminosità non costante e non elevata, il meccanismo di sblocco può essere fastidioso ed il barilotto è già esteso alla minima focale, cosa a cui si fatica ad abituarsi. Se però si parla di nitidezza fa il suo lavoro molto bene e spesso resiste al flare più dei fratelli pregiati, senza considerare che è davvero leggero, ha un AF più che decente (è già del tipo Stepper) e poca vignettatura. Non vi sto dicendo di preferirlo agli altri, questo è chiaro, ma sappiate che esiste e che potreste trovarlo semi-regalato nell’usato ottenendo una qualità fotografica che non deluderà.

Olympus 9-18mm f/4-5,6
PRO CONTRO
+ Piccolissimo e leggero
+ Molto nitido
+ Focali versatili
+ Buona resistenza al flare
+ Si trova a prezzi invitanti
- Non molto luminoso
- Apertura non costante
- Non c’è indicazione per la MAF
- Costruzione cheap
- Bizzarro sistema di blocco
- Niente paraluce in dotazione
- Vecchio: non pagatelo 600€!
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Teleobiettivi Zoom


❤🔝 Olympus 40-150 f/2,8 Pro

Ogni volta che uso questo obiettivo mi ritrovo con la bava alla bocca. Qualità ottica strepitosa, apertura costante con focali equivalenti da 80 a 300mm f/2.8, costruzione tropicalizzata stile carro armato ma comunque non esageratamente ingombrante (senza paraluce) o pesante e AF velocissimo. Colori, incisività e sfocato davvero soddisfacenti. Si può un po’ litigare con il meccanismo del paraluce alle volte, ma è davvero un peccato veniale e il prezzo è alto ma assolutamente giustificato. Se si vuole il top dei tele-zoom per MFT si deve comprare questo. Da sottolineare anche la compatibilità con il moltiplicatore di focale 1.4x, che costa circa 150/200€ in più ma lo rende ancora più versatile.

Olympus 40-150 f/2,8 Pro
PRO CONTRO
+ Costruzione eccellente
+ Tropicalizzato
+ Apertura costante e luminosa
+ Qualità ottica ottima
+ AF veloce e interno
+ Pratico switch AF/MF
+ Compatibile con moltiplicatore 1.4x
- Non c’è la stabilizzazione ottica, richiede corpi con IBIS
- Dimensioni importanti per gli standard MFT ma abbastanza compatto per le focali/luminosità in gioco
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🔝 Panasonic G X Vario 35-100mm f/2,8 II O.I.S

Anche se per motivi diversi dal precedente, il telezoom luminoso di Panasonic è un prodotto eccellente. La sua essenza, nonché il più grande pregio, è riassumibile in una qualità ottica molto valida con apertura costante f/2,8 e focali dal 70 al 200mm equivalente in dimensioni incredibilmente compatte, specie considerando che è pure stabilizzato. La costruzione è buona ed è tropicalizzato, ma non ha quel feeling di professionalità e robustezza che si riscontra nell’Olympus appena citato (e si vede), seppure incarni ancora meglio l’essenza del MFT visto che è così piccolo. È stato per alcuni anni il mio obiettivo preferito su GH3/GH4 e credo meriti davvero grande considerazione. In termini di praticità nel trasporto non ha rivali e consente anche di passare più inosservati, però la soddisfazione che ho con il 40-150 Pro di Olympus è decisamente superiore, sia per la sua fisicità che per i 50mm in più sul tele e la messa a fuoco minima che consente di ingrandire meglio i soggetti vicini. Da notare che il secondo modello è quasi identico al primo ma supporta il Dual I.S. 2 di casa Panasonic, seppure diversi test dimostrino che non vi siano differenze rilevanti (io avevo il primo).

Panasonic G X Vario 35-100mm f/2,8 II O.I.S
PRO CONTRO
+ Buona costruzione
+ Tropicalizzato
+ Apertura costante e luminosa
+ Qualità ottica elevata
+ AF veloce
+ Stabilizzazione ottica
+ Molto compatto
- Nulla di rilevante, se non i 50mm in meno rispetto all’Olympus 40-150 Pro
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❤⚡ Panasonic G 100-300mm f/4,0-5,6 II O.I.S

L’obiettivo in questione mi ha fatto divertire più di una volta, specie montato sulla Panasonic G9. Non ha l’AF ad ultrasuoni del suo fratello pregiato, ma offre focali incredibili se si pensa che va da 200 a ben 600mm equivalenti con aperture di tutto rispetto, da f/4 a f/5,6. La stabilizzazione è integrata, la costruzione è decente e l’edizione II ha aggiunto la tropicalizzazione, è davvero compatto e leggero con una qualità ottica non deludente, se non per una notevole vignettatura usandolo al massimo tele e a TA (ma ci sta). È un obiettivo da tenere seriamente in considerazione e che può far divertire il principiante come l’amatore più evoluto. Intorno ai 5/600€ non ha davvero rivali.

 

Panasonic G 100-300mm f/4,0-5,6 II O.I.S
PRO CONTRO
+ Focali molto versatili
+ Buona qualità ottica
+ Molto compatto e leggero
+ Stabilizzazione ottica
+ Prezzo contenuto
- Nulla per il prezzo
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Ovviamente questo breve elenco non ha la pretesa di essere esaustivo, ci sono moltissimi obiettivi zoom che si potrebbero menzionare ma ho preferito concentrarmi su quelli che, per un motivo o per un altro, reputo i più interessanti, selezionandone solo tre per tipologia. In un altro articolo ho preso in esame i migliori obiettivi fissi per Micro Quattro Terzi, e se questi articoli vi piaceranno espanderemo il raggio di interesse verso altri sistemi mirrorless, tra cui quelli di Fujifilm e Sony.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.