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Da grandi partner sono diventate acerrime rivali. La storia tra Apple e Qualcomm sta ripercorrendo più o meno la stessa strada di quella che sino a qualche settimana fa opponeva l’azienda di Cupertino a Samsung, incluse soprattutto le copiose battaglie legali (seppur scatenate da motivazioni molto differenti dell’altro storico caso). In parte la sfida ingaggiata da Apple può essere definita una guerra per procura a favore di Intel, la principale avversaria di Qualcomm in pressoché qualsiasi ambito concernente i chip. Reti incluse, dove sinora però l’autrice degli Snapdragon ha mantenuto un vantaggio rispetto le soluzioni Intel. Un vantaggio che nelle scorse ore ha tenuto a ricordare con un’infografica.

Nella pagina dedicata, Qualcomm mostra come i dispositivi Android dotati del suo SoC Snapdragon 845 (inclusa la versione americana del Samsung Galaxy S9/S9+), che al suo interno dispone del modem X20, ottengano risultati sensibilmente superiori a quelli ottenuti da prodotti non dotati di Android con modem Intel XMM 7480 e 7360. Non serve nemmeno fare 2+2 per intuire il riferimento ben poco camuffato verso Apple: nello specifico, l’XMM 7480 è adottato da iPhone X ed 8, mentre l’XMM 7360 si trova nell’iPhone 7.

I risultati provengono dagli speedtest effettuati sulle reti americane di AT&T e T-Mobile, mostrando l’X20 in vantaggio tra il 22 e il 192% a seconda dei casi. Le migliori performance si sono mostrate soprattutto nelle condizioni in cui il segnale non è ottimale e/o l’infrastruttura di rete non sia sufficiente dimensionata per ottenere numeri maggiori. Tutto ciò non solo per quanto riguarda download e upload, ma pure per la latenza, un aspetto spesso trascurato ma non per questo meno importante degli altri.

Anche se si tratta più di un’offensiva commerciale rivolta al pubblico domestico d’Oltreoceano, nondimeno si possono trarre conclusioni pure qui, tra loro tutto sommato anche legate. La prima è che ovviamente Qualcomm tira l’acqua al suo mulino, non potendo ormai più riconquistare Apple come cliente fisso salvo sorprese (resta ancora una piccola parte di iPhone con modem Qualcomm, ma si sta assottigliando man mano) punta sul sottolinearne quella che reputa la puntata sul cavallo sbagliato. La seconda conclusione è che non saranno tanti a badarci seriamente, in fondo anche con gli iPhone si ottengono spesso egregie prestazioni di rete e quando sono basse si tende perlopiù a dare la colpa all’operatore. La terza conclusione agisce tuttavia come corollario delle altre due: una parte di utenti, quella più smaliziata, le differenze le coglie ed è considerato un fatto inoppugnabile che i modem Intel sono inferiori ai corrispettivi Qualcomm.

Sarà un caso che si stanno sempre più facendo insistenti le indiscrezioni che vedono MediaTek coinvolta come fornitrice per i futuri iPhone? I chip dell’azienda taiwanese stanno crescendo rapidamente in qualità anno dopo anno e, pur di accaparrarsi il gradimento di Apple, MediaTek potrebbe essere pronta ad offrire attenzioni molto maggiori rispetto a quelle sinora date da Intel a costi inferiori. Anche se forse, come già occorso in altri ambiti, l’obiettivo finale sarà quello di progettarsi in casa pure i modem.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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