Samsung ha presentato qualche giorno fa il nuovo Galaxy Note 9, definendolo come il Note più potente di sempre, ma anche presentandolo come pura capacità di calcolo. Del resto, la partnership con gli sviluppatori di Fortnite vuole far intendere come il Note 9 possa essere una vera e propria “console da viaggio”, dotata di caratteristiche senza precedenti.
Peccato che, però, i primi benchmark di Tom’s Guide (via 9to5Mac) evidenzino come il Note 9 nella variante Sanpdragon 845 e 6 GB di RAM non sia poi così potente come promesso. Se è vero che è più performante del Note 8 (e vorrei ben vedere…), il nuovo phablet coreano non regge il confronto con la concorrenza e, in special modo, con iPhone X: con Geekbench 4 il Note 9 raggiunge un punteggio in multicore di 8.876, contro i 9.088 di OnePlus 6 e 10.357 di iPhone X. Con Slingshot Extreme (un test di performance di 3DMark per dispositivi mobili) il Galaxy Note 9 raggiunge un punteggio di 4.639, superato da iPhone X che si ferma a 4.994 e da OnePlus 6 che, battendo entrambi i concorrenti, si attesta a 5124.
Samsung, comunque, si conferma la regina dei display: lo schermo Super AMOLED da 6.4″ del Note 9 raggiunge un impressionante 224% del gamut sRGB, stracciando iPhone X che si ferma al 128.6%. Anche la luminosità è migliore per il nuovo nato di Samsung, visto che si attesta a 604 nit contro i 574 del flagship di Apple. È bene precisare che i benchmark di dispostivi mobili (a differenza di quelli dei pc), il più delle volte, possono essere fini a se stessi: chi fa un uso tradizionale e quotidiano dei dispositivi per lavoro o per le esigenze personali, spesso non noterà alcuna differenza, se non quella dei due display.