Alla WWDC 2018 tenutasi lo scorso giugno, più di iOS 12 ha tenuto banco macOS 10.14 Mojave. La prossima release del sistema operativo desktop di Apple rappresenta finalmente un gradito ritorno di attenzioni, dopo alcuni anni in cui ha svolto più una parte da comprimario non disturbando troppo il protagonista iOS. Per parecchie novità in arrivo, tuttavia, c'è qualcosa che sta per salutare: la funzionalità "Torna al mio Mac", introdotta oltre 10 anni fa in Leopard per accedere facilmente al proprio computer da remoto grazie all'integrazione con l'ID Apple e iCloud (prima ancora MobileMe).
Un addio che sembrava preannunciato, guardando meglio: le Beta di Mojave sinora rilasciate da Apple non avevano mai contenuto tale caratteristica. Ora un articolo del supporto ufficiale chiarisce una volta per tutte la questione. A quanto pare, inoltre, sarebbe già in atto una campagna di notifica anche per gli utenti che verranno direttamente impattati dalla modifica, come testimoniato su Twitter da Brian Stucki, vicepresidente del servizio di hosting Macminicolo (che per l'appunto fa uso di Mac mini nelle proprie server farm):
“Back to My Mac will not be available on macOS Mojave.” That’s the first I heard of the change but I just received an iCloud notification on my Mac pointing to this page: https://t.co/aKxo7Mgywm
Related: Apple Remote Desktop has been updated just twice in 3.5 years. pic.twitter.com/q5hSDXsnbH
— Brian Stucki (@brianstucki) 21 agosto 2018
L'articolo del supporto illustra tre principali alternative per iniziare già da oggi a sopperire all'imminente rimozione. Se non si ha necessità dell'accesso completo da remoto al Mac, viene suggerito l'utilizzo di iCloud Drive per accedere ai propri file personali sugli altri dispositivi associati al proprio ID Apple. Un'altra possibilità è rappresentata dalla condivisione dello schermo, che permette di controllare il Mac attraverso un altro computer autorizzato. Più semplice rispetto la terza ed ultima soluzione prospettata, ovvero l'uso dell'app a pagamento Apple Remote Desktop, che seppur offra maggiori opzioni è anche scarsamente aggiornata. L'ultimo rilascio risale ad inizio 2017, seguendone uno di due anni prima. In assenza di maggiori rassicurazioni sul futuro di Remote Desktop, se si necessita di un gestore di sessioni remote più avanzato è meglio affidarsi a proposte terze come quelle di TeamViewer e LogMeIn.