Nikon annuncia le nuove mirrorless professionali Z7 e Z6 e molto altro

L’abbiamo attesa, l’abbiamo intravista, abbiamo infine capito che sarebbero state due, e finalmente oggi Nikon toglie i veli alle sue nuove fotocamere mirrorless professionali inaugurando la “stirpe” Z.

Eccola qui, in tutto il suo splendore, la Nikon Z7, capostipite e attuale top di gamma della serie. La casa giallo nera presenta oggi anche tre obiettivi con il nuovissimo attacco Z che la contraddistingue ed ha anche annunciato una ricca roadmap che fa intendere un progetto di lungo corso.

Partiamo dall’attacco Z, perchè è proprio su questo che si basa tutto il nuovo sistema. Le caratteristiche fisiche includono un diametro interno di ben 55mm con una distanza dal piano focale (ovvero dal sensore) di 16mm, cosa che consente di poter progettare ottiche veloci fino a f/0,95 e al tempo stesso di contenere lo spessore del corpo macchina. Questo attacco è progettato per essere future-proof e per rispondere alle future esigenze di maggiore risoluzione e di ottiche sempre più nitide.

Ma veniamo alle fotocamere. La Z6 e la Z7 condividono la maggior parte degli aspetti fisici, in pratica si potrebbero definire come la stessa fotocamera a cui hanno applicato due sensori diversi, e non si sbaglierebbe più di tanto. Le caratteristiche del corpo sono in effetti uguali per le due macchine, stessa disposizione dei pulsanti, stesso grip (e che grip, finalmente!). Il display è un unità touchscreen con movimento tilt in alto e in basso da 3,2″ e ben 2,1 milioni di punti. Ottimo anche il mirino elettronico che copre il 100% del fotogramma, ha un ingrandimento di 0,8x e una risoluzione di 3,69 milioni di punti.

Entrambe le fotocamere hanno il sensore stabilizzato su 5 assi, la possibilità di registrare video 4K (ma solo fino a 30p), Wi-Fi, Batteria EN-EL15B (compatibile anche con il vecchio modello A) di lunga durata. C’è però un lato negativo che condividono entrambe: la presenza di un singolo slot per le memorie XQD. Questa è una mossa che davvero fatichiamo a capire, non tanto per lo standard scelto, perchè trattandosi di un prodotto professionale si è voluta scegliere una scheda veloce ed affidabile, quanto per la mancanza del doppio slot di registrazione, ormai standard de-facto in tutte le mirrorless e reflex top di gamma.

Passiamo all’analisi dei sensori, elemento che distingue nettamente le due macchine. La Z6 monta un FullFrame da 24,5MP, ha un autofocus ibrido da 273 punti, gamma ISO da 100 a 51200 e può scattare con una raffica da 12 fotogrammi al secondo. Questo è il modello entry-level dell’attuale offerta, ed è la fotocamera da scegliere se si vuole velocità e buone performance con poca luce. In pratica volendo paragonare questa fotocamera con la concorrenza, è il giusto connubio tra la Sony A7SII e la Sony A7III. La disponibilità è fissata per fine novembre 2018 con un prezzo in dollari di $1996 solo corpo e $2600 con l’obiettivo 24-70 f/4.

La Nikon Z7, invece, monta un sensore FullFrame da 45,7MP retroilluminato con la capacità ISO nativa che va da 64 a 25600. La velocità di scatto si ferma a soli 9 fotogrammi al secondo. L’autofocus di questa fotocamera vanta ben 493 punti con una copertura del fotogramma pari al 90%. La Z7 arriverà sul mercato già a fine settembre ad un prezzo in dollari di $3400 solo corpo oppure $4000 in kit con 24-70 f/4.

 

Passando agli obiettivi, nei primi mesi di vita di questa nuova serie saranno tre quelli disponibili sul mercato 3: il già citato 24-70 f/4 S del kit, il 50mm f/1.8 S ed il 35mm f/1.8 S. La lettera S indica una serie superiore, cioè obiettivi che rispettano parametri fisici ed ottici più rigidi rispetto al passato, tutti con rivestimento ai nano cristalli, completamente tropicalizzati e con un silenzioso motore AF.

Interessante dare uno sguardo al futuro, con ben sei lenti in arrivo, tra cui l’attesissimo 58mm f/0.95 Noct già previsto per il prossimo anno e almeno altri tre per il 2020, andando a rafforzare in poco tempo la nuova lineup, anche con obiettivi richiestissimi come il 24-70 f/2.8 e il 70-200 f/2.8, la coppia preferita dai fotografi di cerimonia.

Altro accessorio fondamentale, in arrivo insieme alle fotocamere, è l’adattatore Nikon FTZ che, come facilmente intuibile, permette di adattare le lenti con attacco Nikon F alle nuove fotocamere con attacco Z. É assicurata la compatibilità con ben 360 obiettivi attualmente esistenti e quelli non stabilizzati guadagneranno la stabilizzazione grazie al sensore (solo su 3 assi) mentre gli obiettivi VR lavoreranno insieme a questo per migliori risultati.

 

Ci sono però altre 2 novità che sono state presentate da Nikon, la prima è il Nikkor 500mm f/5.6 PF ED VR un teleobiettivo fisso molto compatto e leggero (per la sua focale, si intende). É presente la stabilizzazione VR (con un curioso 4,01 STOP di valore dichiarato), un motore autofocus veloce e preciso e una modalità SPORT VR per catturare soggetti con movimenti rapidi e imprevedibili, beneficiando comunque della stabilizzazione. Sebbene abbia l’attacco F nativo, questo obiettivo è stato pensato anche per l’uso con le nuove Z6 e Z7 consentendo di avere una coppia fotocamera/obiettivo leggera e maneggevole. Lo stesso sarà in vendita dal 13 settembre con un prezzo di $3600.

L’ultima novità sembra appartenere più al mondo della caccia che a quello della fotografia. Si tratta di un puntatore tipo Punto Rosso che serve per tracciare i soggetti veloci ed imprevedibili quando si usano teleobiettivi molto spinti e il mirino o il display. É sicuramente un accessorio curioso, ma potrebbe essere una svolta per quanti fanno fotografia naturalistica. Non è ancora disponibile la data di commercializzazione, ma si conosce il prezzo: $175.

Massimiliano Latella

Guest Editor - Fotografo matrimonialista, suono il Basso e la tecnologia è il mio leitmotiv.

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