Segnali dal futuro: Mojave e l’accelerazione eGPU per app, iPhone dual SIM e iPad Pro con Face ID

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Come promesso, ecco l’ennesimo round-up sulle indiscrezioni sui prossimi prodotti Apple. A questo giro, preso da un attacco di nostalgia, ho voluto citare nel titolo del post il vecchio nome della categoria di SaggiaMente dedicata ai rumor, prima che la rendessimo un semplice tag.

Inizio la disamina con la novità più consistente e, per giunta, confermata dalla stessa azienda di Cupertino: con macOS Mojave sarà finalmente possibile abilitare l’accelerazione eGPU per app anche per i Mac dotati di un proprio monitor, ossia gli iMac e i MacBook, anche se l’app è eseguita su uno schermo esterno. L’accelerazione via eGPU potrà essere attivata semplicemente dalla finestra informazioni dell’app, visto che, ad oggi, tale operazione può essere svolta solo tramite comandi da Terminale. Ho inserito questa notizia nel round-up odierno solo perché, spesso, alcune feature vedono la luce solo con gli aggiornamenti successivi alla major release settembrina (come iMessage in the Cloud).

Ritorna prepotente il supporto alla doppia SIM in iPhone, cosa che è stata ventilata da più parti nel corso degli ultimi mesi in relazione al modello da 6.1″. Nella beta 5 per gli sviluppatori di iOS 12 è stata scoperta una porzione di codice che fa riferimento tanto a “secondSimStatus” quanto a “secondSimTrayStatus”, ossia al rilevamento di una scheda di un operatore telefonico in un secondo slot.

Sarà interessante vedere se l’opzione verrà implementata e, soprattutto, come iOS gestirà i due operatori, magari con l’introduzione di API che consentano a WhatsApp, Messenger e affini di gestire le due linee in maniera separata e limpida per l’utente.

Infine, è trapelato il design del nuovo iPad Pro, con Face ID e cornici ridotte su tutti e quattro i lati. O meglio, sono state scovate le icone di iOS che ne abbozzano la forma (proprio come è accaduto circa un anno fa per il design di iPhone X, svelato dalle icone ritrovate nella beta del firmware di HomePod).

In questo caso, però, pur essendo palese la mancanza del tasto Home, non v’è traccia né dello schermo con rapporto di 2:1 né v’è nulla di riconducibile al notch: è presumibile, dunque, che i sensori del Face ID possano essere collocati sotto il vetro delle cornici, alte il giusto per nasconderli. Se, invece, qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla presenza del nuovo sistema di sicurezza, questi possono essere del tutto risolti dall’ennesima scoperta dello sviluppatore Guilherme Rambo che ha notato come nel codice di iOS ci siano riferimenti al Face ID per i prossimi iPad Pro.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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