Ognuno può provare a rispondere a modo suo, in fondo è tutto alla luce del sole, ma non basta conoscere gli ingredienti per replicare un grande piatto. Altrimenti saremmo tutti chef con un libro di cucina ed Apple non più la sola a guadagnare così tanto sui propri prodotti. Nell’elettronica di consumo la forbice dei ricavi è andata sempre stringendosi nel corso degli anni, ma non a Cupertino.

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Il design ha contribuito certamente a rendere iconici ed ambiti molti prodotti di Apple nell’era della rinascita, caratterizzata dal rientro di Jobs e dalla sua collaborazione con Jonathan Ive. Ripensiamo ad iMac, iPod ed iTunes Store prima ancora che all’iPhone. Sono stati passi progressivi che hanno trasformato una piccola azienda per informatici in un vero e proprio fenomeno di costume, oltre che il principale produttore di “gadget elettronici”.

Apple investe un discreto quantitativo di risorse in ricerca e sviluppo ma non è la prima nel settore, quindi evidentemente spende bene i suoi soldi o comunque li fa fruttare meglio. Forse oggi vive un po’ di rendita e finché il “fenomeno iPhone” continuerà a macinare questi numeri potrà continuare a farlo senza rischi. In prospettiva bisogna iniziare a sperimentare nuovi prodotti per allargare gli orizzonti, cosa che sta già cercando di fare ma troppo spesso con accessori correlati sempre all’iPhone (che se va male uno, va male anche l’altro). Lo smartphone in generale non è più nell’arco alto della sua parabola, perché la diffusione è già capillare e le vendite non più così in crescita anno su anno, seppur ancora molto elevate. Il futuro della categoria è ancora più che roseo, insomma, e non si vede nulla all’orizzonte che possa impensierire. È pur vero che viviamo in tempi così frenetici che finanche la legge di Moore è andata gambe all’aria, ma ricordiamoci che il Personal Computer ha dominato la scena dell’informatica per oltre 30 anni, mentre il primo iPhone (ovvero il primo vero smartphone) è ancora un giovincello con i suoi 11 anni.

Quindi la domanda la giro a voi, dividendola però in due parti:

  1. cosa ha reso Apple quel che è oggi?
  2. cosa è Apple oggi?
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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