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Terminato l’evento odierno mi sono rimaste tre cose in mente: liPhone Xs Max finalmente più grande, l’ECG sull’Apple Watch 4 e l’interessantissimo iPhone Xr. Quest’anno in compagnia dell’iPhone X da 5,8″ ho avvertito più volte la sua comodità ma sono altrettante quelle in cui ho preferito l’8 Plus per la godibilità dello schermo. Insomma questo Xs Max lo aspettavo e non c’è dubbio che sarà la mia prima scelta, ma in fin dei conti l’ho metabolizzato solo così, come un iPhone X più grande. Alcuni modelli S sono stati memorabili, penso ad esempio al 4s o anche il 5s, questo non sembra avere la medesima portata d’innovazione se non fosse proprio per quel meraviglioso display da 6,5″. Sul fronte Apple Watch 4 c’è un bel salto avanti e per entrambi trovate gli articoli dedicati sul sito, ma se il nuovo design convince ed è davvero stupefacente che possa realizzare un ECG “corretto”, non si può non rimanere delusi dal fatto che la funzione non sarà disponibile inizialmente in Italia per mancanza di autorizzazioni (ancora un altro colpo a segno per la nostra burocrazia). Tutto questo per dirvi perché, a mio modo di vedere, il vero jolly di oggi si chiama iPhone Xr.

Sapevamo già praticamente tutto di lui, per cui non ci ha stupito. Anzi, stupiva il fatto che andassero avanti nella presentazione fingendo di ignorarlo. Gli è stato dedicato uno spazio nel finale. lasciandoci così la bocca dolce. Non è la prima volta che Apple presenta uno smartphone di fascia più bassa rispetto i top di gamma dell’anno. Basti pensare al 5c, ma anche al più recente SE oggi dismesso. In entrambi i casi prodotti gradevoli che hanno avuto anche apprezzamenti ed una buona longevità, ma nessuno dei due competeva a testa alta con i prodotti cui si affiancava. Ci costringevano a delle rinunce, insomma, alcune sopportabili altre un po’ meno, a seconda delle esigenze e delle necessità del singolo. Alla fine i principali affezionati del modello SE mi pare che lo preferissero proprio per la sua dimensione compatta, mentre negli ultimi mesi della commercializzazione (che sicuramente continuerà ancora in futuro sui mercati paralleli) è venuto fuori anche per l’economicità. Ma perché per risparmiare ci si deve accontentare di uno schermo più piccolo?

Dopo due tentativi Apple sembra aver trovato la perfetta quadratura per l’iPhone “più economico” con l’Xr. Non solo si presenta in modo egregio e senza lesinare in qualità costruttiva, ma sfoggia anche dei bei colori rinfrescanti ed una dotazione hardware completa. Ha lo stesso SoC A12 Bionic con Neural Engine dei modelli superiori, il Face ID con fotocamera frontale TrueDepth da 7MP. ricarica Qi, schermo con gamma cromatica P3 e funzionalità True Tone, medesima risoluzione per foto e video, Bluetooth 5.0, NFC, ecc… da quel che ci è dato sapere le uniche detrazioni rispetto ai modelli Xs riguardano la singola fotocamera posteriore, comunque stabilizzata ma senza zoom ottico, la protezione IP67 invece che IP68 e lo schermo, non OLED ma LCD.

Apple ci ha tenuto a precisare che è non è un LCD qualunque e ne siamo ben certi. Pare sia proprio sua la causa dello slittamento in avanti delle date di preordine e consegna, dato che sono riusciti a ridurre al minimo le cornici ma il collegamento con la retroilluminazione si è complicato. Il nero assoluto non è possibile ma questo schermo ha la stessa luminosità massima degli OLED presenti in iPhone Xs (625 cd/m2), per cui sarà più che altro il contrasto a differire. È inferiore anche la densità di pixel a dirla tutta, ma con un ppi di 326 siamo ancora nel range che ci consente una perfetta visione. Lo so che a leggere 1792×828 pixel si può rimanere delusi, ma vi invito a guardarlo dal vivo prima di giudicarlo troppo male. Alla fine è uno schermo IPS di ottima qualità, migliore di quella presente nei già buoni iPhone 8, per cui sarà difficile rimanerne delusi. Al di sotto di questo manca lo strato che consente il riconoscimento del 3D Touch ma non le sue funzioni, ugualmente replicate nel sistema e con un feedback aptico a segnalarne l’attivazione.

A fronte di queste carenze, l’iPhone Xr si presenta con un risparmio sul prezzo di listino di ben 300€ rispetto all’Xs base, sul quale possiede un paio di vantaggi: lo schermo più grande (6,1″ invece di 5,8″) e le colorazioni, apparentemente molto riuscite. Per la prima volta un iPhone che costa di meno non comporta la rassegnazione ad uno schermo più piccolo ed è una cosa che potrebbe fare davvero la differenza. Si parte da 889€ per il modello da 64GB, cifra che non ci si può neanche azzardare a definire “economica” ma che ben si distanzia dai 1189€ del più piccolo Xs. In più c’è un altro discorso interessante, ovvero che su Xr non hanno tolto il taglio da 128GB, che è quello capace di soddisfare la più grossa fetta di utenti con un prezzo di 949€, mentre con Xs chi vuole più di 64GB è costretto a passare al 256GB spendendo 1359€. A questo punto la differenza tra i due diventa di 410€, che sono davvero considerevoli. Comunque la si voglia vedere è una guerra tra ricchi, ma questo Xr appare piuttosto smart ed è per questo che non vedo l’ora di provarlo. I preordini saranno aperti dal prossimo 19 ottobre.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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