L’UE approva l’acquisizione di Shazam da parte di Apple

Era nell’aria già da qualche giorno, ma la notizia ha il crisma dell’ufficialità oggi: la Commissione Europea ha approvato l’acquisizione di Shazam da parte di Apple. L’operazione, di cui non si conoscono i dettagli economici (ma si si suppone che sia costata qualche centinaio di milioni di dollari in contanti), era stata effettuata lo scorso mese di dicembre, ma senza l’ok dell’Antitrust comunitario non poteva ritenersi conclusa.

Shazam

Cosa Apple voglia fare di Shazam non è ancora chiaro: l’app è sicuramente fra le più usate del mondo, tanto da essere stata fra i primi programmi a raggiungere le vette dell’App Store e del Play Store, e, quindi, non avrebbe alcun senso (rin)chiuderla nell’ecosistema proprietario: dubito fortemente che i consumatori siano disposti ad acquistare un iPhone, un iPad o un HomePod solo per conoscere il titolo dell’ultima canzone di Dua Lipa tramite l’app (di cui esistono valide alternative, come Soundhound). Del resto, la capillare diffusione di Shazam non può che essere sfruttata per migliorare ulteriormente Apple Music (servizio con il quale è già perfettamente integrata), analizzando la mole di dati raccolti fra tutti gli utenti (Android user compresi) per capire le tendenze musicali del momento o verso quale genere i gusti del pubblico si dirigeranno in futuro. Insomma, un mero miglioramento della funzione di Siri per il riconoscimento dei brani musicali non è certamente da escludere, ma è solo la punta dell’iceberg di un’operazione che regala indubbiamente a Cupertino un enorme vantaggio su Spotify e sugli altri concorrenti.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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