Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente tendenza da parte di Apple ad acquisire quanto più possibile il pieno controllo della filiera progettuale per i suoi dispositivi. Sono ormai relativamente pochi i componenti che l’azienda di Cupertino non sviluppa interamente in casa e tra tali eccezioni vi sono i chip dedicati alla gestione energetica nei dispositivi. Alla fine del 2017 avevano iniziato a susseguirsi voci riguardanti un cambio di rotta anche in tale ambito, con un altro segnale costituito dal taglio degli ordini presso la storica partner Dialog Semiconductor effettuato qualche mese fa. La società londinese è però riuscita a riconquistare i favori di Apple, stipulando una collaborazione ancor più stretta che prevede pure il trasferimento di alcuni asset.
In base all’accordo odierno, la mela acquisirà per 300 milioni di $ le prestazioni lavorative di oltre 300 ingegneri Dialog, con la loro esperienza di lunga data in vari aspetti tra cui proprio quello del power management. Non si tratta di un’acquisizione di poco conto, se si considera che si tratta del trasferimento del 16% dell’attuale forza lavoro Dialog sotto nuovo datore ed è la maggior operazione sinora realizzata da Apple in tal senso. La transizione, prevista per il completamento entro la prima metà del 2019, dovrebbe essere abbastanza morbida dal momento che si tratta di un organico già ora a stretto contatto con Apple. Oltre alle persone l’accordo coinvolge anche sedi di ricerca: cambieranno presto insegna gli uffici di Swindon (UK), Nabern (Germania), Neuaubing (Germania) e Livorno. Un investimento di cui in parte beneficerà pure l’Italia, dunque.
Certamente non si tratta di un’acquisizione completa, Dialog proseguirà le sue attività in modo indipendente. Apple darà però un’importante mano, dato che sborserà altri 300 milioni di $ forfait per assicurarsi la fornitura dei circuiti integrati britannici per i prossimi tre anni. In aggiunta, otterrà la licenza d’uso per alcuni brevetti relativi alle tecnologie energetiche. Una situazione win-win per entrambe, dato che Dialog ottiene un importante boost economico dal suo cliente più importante, che a sua volta tramite questa collaborazione privilegiata arriverà a risultati pressoché equivalenti a quelli ottenibili da uno sviluppo in proprio senza raggiungere il medesimo livello di oneri tecnici ed economici.