Tutti conosciamo la Buyer’s Guide di MacRumors, dove vengono elencati i principali prodotti Apple con la data dell’ultimo aggiornamento ed un’etichetta che va da Buy Now, per quelli più nuovi, fino a Don’t Buy, per i più datati, passando per Neutral nella fase centrale del loro ciclo di distribuzione. Voci di corridoio ci riferiscono che la testata stia meditando di aggiungere un ulteriore step dedicato al primato del Mac mini: Forgot.
Un anno fa, di questi tempi, ci stupivamo per i suoi tre anni di vita in condizioni immutate, rallegrandoci però della schietta affermazione di Tim Cook sull’argomento, il quale ha detto più o meno che il Mac mini avrebbe avuto un ruolo importante nella futura gamma di prodotti Apple. Era proprio ciò che desideravamo sentire. Noi, come i moltissimi che apprezzano il più piccolo dei desktop di Cupertino, quello che puoi mettere dovunque e che ti permette di scegliere e cambiare monitor liberamente. Non è che ci aspettassimo chissà cosa e neanche nel breve periodo ma di certo ci stupiamo di essere ancora qui, un anno dopo, a festeggiare il suo quarto compleanno. Proprio così, il Mac mini attualmente in vendita non viene aggiornato da 1462 giorni e il suo hardware non era nemmeno l’ultimo disponibile al momento del lancio, per cui risale più o meno a 5 anni fa. Se Apple ne vendesse anche solo 1 alla settimana si meriterebbe a pieno titolo l’appellativo di macchina fabbrica soldi, ma io temo che siano molti di più. Eppure qui è il computer a farle gioco: sono stati diversi i tentativi di imitarlo ma nessuno è riuscito e nessuno, ad ogni buon conto, fa girare macOS (in forma nativa, si intende).
È stato considerato il computer degli switcher al tempo in cui il fenomeno di migrazione da Windows era più pronunciato; ha attirato molte attenzioni in ambito media center; ha fatto parlare di sé persino in ambito server; e in tutto questo è stato dato per spacciato più e più volte. Ma anche nei momenti in cui si presagiva un algido futuro per lui, sono trascorsi al massimo 700 giorni prima di un altro update. Questa volta abbiamo superato il doppio. Ci auguriamo che sia il buon segno di un nuovo progetto davvero innovativo e il fatto che Tim Cook si sia espresso in tal senso aiuta. Probabilmente ne stanno provando una versione a base ARM, magari una variante ancora più compatta, anche se a molti piacerebbe che si andasse nella direzione opposta con una struttura modulare e maggiore potenza. Difficile, credo io, ma non impossibile considerando la Apple degli ultimi anni, meno determinata e più attenta a dare gli utenti quel che chiedono (con tutti i contro del caso). Quale che sia il suo futuro, non possiamo che sperare di averne notizia di qui a fine anno. Dopo la parentesi in cui le attenzioni saranno tutte per l’iPhone XR, a Cupertino si programmano diversi aggiornamenti a favore di iPad Pro, iMac, magari MacBook e forse proprio Mac mini. La speranza è l’ultima a morire, si dice, incrociamo le dita affinché il Mac mini non la bruci sul traguardo. Sarebbe davvero un enorme peccato.