Google presenta Pixel 3 e 3 XL, il nuovo tablet Pixel Slate e lo smart display Google Home Hub

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Oggi Google ha tenuto a New York un evento di presentazione per le sue novità smartphone e non solo. Indubbiamente i protagonisti del keynote sono stati i Pixel 3, che si sono visti negli ultimi tempi in tutte le salse, fatto riconosciuto dalla stessa Big G con un’apprezzabile autoironia. Iniziamo proprio dai telefoni in questo excursus, anche perché saranno gli unici prodotti tra quelli presentati che vedremo subito dalle nostre parti.

Come i predecessori, anche i Pixel 3 sono declinati in due varianti: quella classica e la XL. Nell’aspetto il Pixel 3 standard ricalca molto il modello dello scorso anno, guadagnando però mezzo pollice in più per lo schermo AMOLED con risoluzione FHD+, sul quale le speranze unanimi sono di un pannello sensibilmente meno problematico nella resa rispetto al recente passato. È protetto dal Gorilla Glass 5 di Corning ed è dotato di supporto HDR. Sui bordi attorno sono collocati i sensori di pressione Active Edge, a cui si possono associare diverse funzionalità e scorciatoie rapide. La scocca posteriore cambia materiale passando al vetro integrale, scelta dettata dall’atteso ed avvenuto ritorno della ricarica senza fili sugli smartphone made in Google. Sempre sul retro è presente il sensore d’impronte.

All’interno, troviamo come prevedibile tanto hardware da top di gamma. A partire dal SoC, l’octa-core Qualcomm Snapdragon 845 con GPU Adreno 630; dal canto suo, Google apporta i proprietari Pixel Visual Core, dedicato alle immagini ed al machine learning, e Titan M, per la sicurezza dei dati personali sia online che offline. La memoria RAM presente ammonta a 4 GB, mentre quella d’archiviazione è 64 o 128 GB a seconda della configurazione scelta in fase d’acquisto, non espandibile. Il supporto reti è molto completo, prevedendo LTE di categoria 16 fino ad 1 Gbps in download, supporto eSIM in aggiunta allo slot fisico, Wi-Fi dual-band 802.11ac/5, Bluetooth 5.0, NFC e GPS/GLONASS/Galileo/BeiDou. La batteria integrata è da 2.915 mAh e in aggiunta alla ricarica wireless supporta pure quella rapida. Lato software è presente Android 9 Pie, con tutte le ultime migliorie incluse quelle relative al benessere digitale che permette di tenere sotto controllo l’utilizzo del dispositivo predisponendo eventualmente dei limiti nonché una modalità Non Disturbare automatica che si attiva capovolgendo il Pixel.

Veniamo ora al pezzo forte del Pixel, ovvero la fotocamera. Uno dei punti tradizionalmente migliori degli smartphone Google si conferma anche qui, pur non effettuando ancora il passaggio al doppio sensore come molti dei suoi rivali Android e iOS. Anzi, la fotocamera posteriore presenta essenzialmente le stesse caratteristiche del precedente modello: 12,2 Megapixel con apertura f/1,8, dimensione dei pixel 1,4 μm, doppio autofocus con rilevamento di fase e modalità Dual Pixel, stabilizzazione combinata ottica ed elettronica, flash a doppia tonalità e registrazione video 4K a 30 fps.

Le novità sono principalmente lato software, dove in collaborazione col Pixel Visual Core l’app Fotocamera incorpora nuove funzionalità, come Scatto Migliore che permette d’individuare la foto più riuscita tra un set catturato automaticamente e uno zoom digitale rivisto per mantenere alta la qualità anche in assenza del secondo sensore ottico. Sia per foto che video sono state espanse le features relative alla realtà aumentata, con nuovi oggetti virtuali disponibili da collocare nell’ambiente di scatto ed altre forme di personalizzazione. Parte di quanto presentato arriverà prossimamente anche sui precedenti Pixel. Google non ha però del tutto rinunciato al dual camera, collocandolo invece sul frontale, dove alloggiano due sensori grandangolare+teleobiettivo da 8 Megapixel. Un breve cenno infine al comparto audio, che prevede non solo la registrazione stereo ma pure la riproduzione attraverso la coppia di altoparlanti integrati.

Il Google Pixel 3 XL contiene le medesime caratteristiche dell’altro modello, fatta eccezione per il notch di forma curiosa e lo schermo da 6,3″ sotto collocato, purtroppo non completamente borderless soprattutto nella parte inferiore. I due dispositivi sono già disponibili al preordine sul Google Store in 13 paesi, Italia inclusa, nelle tonalità bianco, nero e rosa con spedizioni a partire dalle prossime settimane. Il Pixel 3 classico da 64 GB costa 899 €, salendo a 999 per quello da 128 GB; 100 € in più per le medesime configurazioni se si sceglie invece il 3 XL. La confezione di vendita prevede auricolari USB-C e un adattatore per collegare quelli con jack da 3,5 mm. Inclusi nel prezzo sono inoltre 6 mesi di YouTube Music Premium. Opzionale è invece il Pixel Stand, dal costo di 79 € e che oltre a fungere da appoggio per il dispositivo dà la possibilità di scegliere tra la ricarica rapida cablata e quella wireless nonché altre funzionalità integrate con Google Assistant, come una modalità sveglia o cornice fotografica digitale.

Si farà attendere molto più tempo dalle nostre parti invece il 2-in-1 Pixel Slate, basato su Chrome OS invece che su Android, pur essendo compatibile con la stragrande maggioranza delle sue applicazioni attraverso il Play Store nonché dotato di ottimizzazioni aggiuntive per questo campo d’utilizzo. Nella sua configurazione standard è un tablet con schermo LCD da 12,3″ e risoluzione 3000×2000, con la componentistica necessaria a supportare la Pixelbook Pen venduta separatamente. Stessa situazione anche per l’accessorio che è in grado di trasformarlo in un portatile, attraverso la Slate Keyboard che integra cover, tastiera fisica e trackpad in un singolo prodotto come già avviene altrove. Per questo prodotto Google ha preferito i processori Intel a quelli Qualcomm/ARM, creando una gamma che parte dal Celeron fino ad arrivare al Core i7. Anche le memorie aumentano progressivamente in base alla configurazione, da 4 a 16 GB per la RAM e da 32 a 256 GB per l’SSD della versione più costosa. Non mancano inoltre sensore d’impronte, fotocamera posteriore ed anteriore entrambe da 8 Megapixel, Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 4.2; sorprende invece l’apparente assenza di una variante 4G. Il Pixel Slate arriverà in USA, Canada e UK entro l’anno, con un range di prezzi che parte da $599 per il Celeron con 4/32 GB per arrivare sino a $1599 per il Core i7 con 16/256 GB. La Pixelbook Pen costerà $99, mentre la Slate Keyboard $199.

Un altro prodotto previsto per le sole nazioni anglosassoni è Google Home Hub, che rappresenta il debutto del colosso di Mountain View nel settore degli smart display. Lo schermo touchscreen da 7″ permette qui di aggiungere un ulteriore livello d’integrazione con Google Assistant in aggiunta a quello sonoro già previsto dagli altri dispositivi Google Home, nonché la possibilità di controllare più efficacemente numerosi dispositivi domotici. Stranamente, al contrario di altri prodotti analoghi, non è stata inserita una videocamera frontale per le chiamate, scelta voluta di Google per garantire maggiormente la privacy degli utenti anche posizionandolo in camera da letto o altri luoghi della casa più privati. Home Hub arriverà il 22 ottobre in USA, UK e Australia al prezzo di $149, con 6 mesi inclusi di YouTube Music Premium. In conclusione, segnaliamo un piccolo aggiornamento hardware occorso alla Chromecast, che sulla nuova versione prevede pure l’audio multiroom. Tutte le altre caratteristiche restano invariate.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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