In questi giorni in cui si parla dell’arrivo di Alexa in Italia, e nello stesso anno in cui Google Home è sbarcato nello stivale, anche Siri si appresta a compiere un piccolo passo verso la maturità. L’assistente vocale che ha dato il là allo sviluppo della categoria è stato anche il primo ad avere un’ampio supporto alle lingue non anglosassoni, ma il suo vantaggio è stato sprecato negli anni successivi, fino a trovarsi ad inseguire. Pur non volendo discutere dell’affidabilità del riconoscimento, la mancanza di apertura e la limitazione territoriale stanno minando le potenzialità di espansione dei nuovi device in cui l’assistente vocale ha un ruolo più centrale. Mi riferisco ad esempio alla Apple TV, che già da due generazioni viene venduta “monca” nelle nazioni in cui non è abilitata al comando vocale, ma soprattutto all’HomePod (recensione), il prodotto che più di tutti è legato a Siri, al punto che non è stato proprio venduto e pubblicizzato nei paesi in cui la nuova incarnazione dell’assistente Apple – che include una maggiore pervasività rispetto agli autori dei contenuti multimediali – deve ancora arrivare.
Sono venuto però a conoscenza di un riservatissimo programma “beta” interno all’azienda relativo proprio all’HomePod con Siri in Italiano. Stando a quanto mi è stato riferito da persone informate ben dei fatti, Apple avrebbe tenuto settimane fa delle brevi sessioni di test con alcuni soggetti al fine di valutare l’efficienza delle funzionalità legate all’assistente vocale nella nostra lingua. Pare che lo stadio di sviluppo sia già avanzato, con la possibilità di riconoscere più efficacemente richieste in italiano relative a brani con titoli o autori di nazionalità diverse. Il margine di errore non è ancora del tutto trascurabile ma abbastanza vicino a quello che siamo già abituati a “sopportare” dialogando con le voci digitali. Per questo motivo ci sono ottime probabilità che il keynote del prossimo 30 ottobre venga sfruttato come palcoscenico per annunciare l’arrivo di HomePod in Italia e, forse, anche in altri paesi fin qui non presenti nel calendario di rilascio. Ciò non significherebbe necessariamente l’apertura contestuale degli ordini, ma è più che plausibile attendersi quantomeno la definizione di una data. Ne sapremo di più il prossimo martedì, ricordandovi che la diretta audio del #SaggioMela sarà in onda dalle 14:30 e che i llink per seguirla verrà diffuso in quel momento sui nostri canali social.