L’avevamo detto, l’avevamo sperato ed oggi è arrivato: ecco finalmente l’aggiornamento del Mac mini. Partiamo subito dai processori, tutti Intel Coffee Lake, dal più piccolo i3 3,6GHz (quad-core), passando per l’i5 da 3,0GHz (6-core) fino al top i7 3,2GHz (6-core e 12-thread). Il tutto per prestazioni letteralmente quintuplicate rispetto alla precedente generazione. La scheda grafica è integrata e condivisa per tutti i modelli: Intel UHD Graphics 630. Sicuramente non un mostro di potenza, ma è possibile sopperire con una eGPU esterna collegata ad una delle quattro porte Thunderbolt 3.

La RAM in dotazione è di tipo DDR4 a 2666MHz e si parte da 8GB fino ad arrivare ad un massimo di 64GB, ma qui le notizie sono confortanti perché la RAM sembra essere una SO-DIMM standard non saldata, anche se aspetteremo i primi teardown per confermarlo. Il Mac mini è il primo computer desktop della mela ad abbandonare i dischi meccanici (se escludiamo i più costosi della serie Pro) ed infatti è equipaggiato con SSD PCI-e da 128GB con la possibilità di espandere la capacità in fase d’ordine fino ad un massimo di 2TB.

Ottima anche la dotazione di porte: 4 porte Thunderbolt 3 (fino a 40Gbps)/USB-C 3.1 gen 2, porta HDMI 2.0, Gigabit Ethernet, 2 porte USB-A 3.1 Gen 2 e sopratutto il jack audio da 3,5mm. Come tutti gli ultimi Mac anche il Mac mini ha ricevuto in dotazione il chip T2 che si occupa del boot, della gestione energetica, della crittografia del disco e del Secure Enclave.

I Mac mini sono già pre ordinabili sul sito Apple con consegna fissata al 7 novembre. Il prezzo di partenza è di 919€ per la versione con processore Intel i3 Quad Core, 8GB di RAM e 128GB di SSD oppure 1269€ per quella con processore i5 6-core 8GB di RAM e 256GB di SSD, entrambi disponibili solo nella nuova colorazione Grigio Siderale.