L’abbandono di tvOS da parte di Minecraft che accresce il sentore di un’occasione persa per Apple

Semplice, divertente, infinito e multipiattaforma: questi sono alcuni dei maggiori punti di forza di Minecraft. Gli stessi che nel 2014 hanno convinto Microsoft a pagare profumatamente per assicurarsi la casa sviluppatrice, Mojang, prima che lo facesse qualche altra rivale. Chi vuole giocare a Minecraft sa che potrà farlo ovunque, dalla PlayStation a Linux. Beh, quasi ovunque a dire il vero. Perché un dispositivo è stato rimosso dalla lista dei supportati: Apple TV.

Un commiato senza troppe cerimonie e passato in sordina per qualche settimana, salvo prendere la ribalta negli ultimi giorni. All’accesso, gli utenti di Minecraft su tvOS vengono accolti da un avviso che spiega come tale versione sia stata ufficialmente dismessa a partire dal 24 settembre, con annessa rimozione dall’App Store per Apple TV. Si potrà continuare a giocare e sfruttare di tutti i contenuti in-app acquistati sino a tale data; a proposito di ciò, Microsoft/Mojang sta già provvedendo ad erogare i rimborsi per coloro che avevano acquistato elementi in Minecraft per tvOS negli ultimi 90 giorni.

Possiamo presumere, senza alcuna ironia, che la decisione non sia stata facile. Minecraft ha fatto della sua ubiquità un valore importantissimo e togliersi da una piattaforma va senz’altro contro questo principio. Tuttavia davanti a magri risultati di vendita è difficile giustificare gli investimenti nel prosieguo dello sviluppo. Gli affari in perdita si possono fare eventualmente per un breve periodo promozionale, ma non di certo alla lunga. Pertanto è una scelta legittima e comprensibile quella di Microsoft di dedicare le maggiori risorse sulle piattaforme più redditizie, incluso iOS.

Inutile cercare di condirla in qualche modo: le responsabilità sono pressoché tutte di Apple. Il suo set-top-box ha un grande potenziale e l’abbiamo già osservato a più riprese. Ha l’hardware adeguato per farlo, con l’A10X che ancora oggi tiene testa a molti SoC concorrenti di fascia alta; non si arriverebbe certo ai livelli di una PlayStation 4 Pro o di una Xbox One X, ma avrebbe tutte le carte in regola per contendere a Nintendo quell’ampia fascia di giocatori casual che non ha bisogno della console all’ultimo grido per divertirsi. In un certo senso già ci riesce da tempo: lato mobile iOS ha catturato da anni una fetta incredibile della torta relativa al gaming. Uno scenario che non si sta invece ripetendo nel salotto, dove tvOS sembra più ostacolare che agevolare l’arrivo di app non relative allo streaming. Per diverso tempo è stata obbligatoria anche per i giochi la compatibilità col Siri Remote come controller primario, contro una più logica preferenza per i joypad, e tuttora la sezione dedicata nell’App Store non ha la prominenza che meriterebbe. AirPlay salva in parte la situazione, ma in ogni caso significa non sfruttare la potenza del processore a disposizione dell’Apple TV.

Il sentore di un’occasione persa per Apple, o che sta perdendo, aumenta lentamente ma inesorabilmente. Una preoccupazione già espressa qualche mese fa, quando circolavano i rumor relativi ad una console a marchio Google. L’azienda di Mountain View non è ancora arrivata all’obiettivo, ma il test appena lanciato relativo all’esecuzione di videogiochi in streaming rappresenta un passo in tal senso. Se per il buon prosieguo dell’Apple TV sarà senz’altro fondamentale avere una buona offerta di film e serie TV, potrebbe esserlo altrettanto la capacità di trasformarsi alla bisogna in una console a pieno titolo, in un futuro dove per giocare sarà più importante la propria linea Internet che un hardware pompato, cosa che stanno già dimostrando NVIDIAMicrosoft e Sony. E ciò significa che non basterà metterci dentro un A12/A12X: occorre che Apple riprenda in mano tvOS e, accoppiandolo per bene ad iCloud, lo renda il sistema operativo da salotto ideale per tutte le occasioni, che si voglia vedere un film o farsi una partita a Minecraft, casomai, nell’eventualità a Redmond ci ripensassero.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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