AirPort e Time Capsule, ora è davvero finita: le scorte negli Apple Store si sono esaurite

Era solo questione di tempo, dopo l’annuncio di aprile. Ora l’avventura di Apple nell’hardware di rete è del tutto terminata: come riportato da 9to5Mac ed altre testate, lo stock restante di AirPort Express/Extreme e Time Capsule presso gli Apple Store si è esaurito, completando il percorso di dismissione sul piano ufficiale. Si riusciranno a trovare ancora per qualche tempo presso rivenditori esterni, ma in ogni caso per Apple è una storia chiusa. Continuerà, per onore di supporto, a garantire per alcuni anni aggiornamenti software (com’è avvenuto di recente per AirPlay 2) e di sicurezza, mentre gli utenti di tali dispositivi dovranno pianificare la loro transizione altrove.

Se guardiamo al lato puramente networking, per quanto le AirPort fossero un buon esempio di router dalla semplice configurazione nonché accattivanti nell’estetica, è comprensibile che Apple abbia voluto mollare la presa, trattandosi di un mercato iperaffollato di soluzioni analoghe e spesso superiori, sviluppate da società che hanno nelle reti il loro core business (con l’eccezione principale di Asus, che riesce bene nell’ambito nonostante sia solo uno dei tanti in cui opera). A Cupertino non è solo questione di vendere prodotti, ma anche di spiccare sugli altri ed è più difficile farlo in un contesto come i router, dove bene o male non si trovano grandi opportunità per farlo.

Per la Time Capsule, però, il discorso è diverso. A mio avviso, così come di altri, Apple ha sciupato un’occasione. Di NAS ce ne sono tantissimi in commercio, indubbiamente. Rispetto a modem e router, però, è un settore più aperto anche ad aziende che sino a poco tempo fa non si dilettavano con Wi-Fi ed Ethernet nel quotidiano. Non possiamo dimenticare poi che una sorta di Apple dei NAS esiste e si chiama Synology. L’azienda taiwanese negli anni ha modificato pesantemente le carte in tavola con prodotti ben realizzati tanto dal punto di vista hardware quanto, forse ancor più, da quello software. Il sistema operativo DSM ha spinto molte altre rivali ad implementare strumenti simili, rendendo pressoché alla portata di tutti la versatilità di questi strumenti d’archiviazione connessi.

Detto questo, potrei aver fatto intendere che essendovi già Synology non c’era bisogno che Apple rimanesse attiva nel campo. Ho però scritto anche poco prima che quest’ultima ha sprecato un’occasione. La Time Capsule poteva essere una seria contendente per le DiskStation, proprio prendendo il software come terreno principale di sfida. tvOS e watchOS, ma pure le varianti ridotte eseguite dai chip T1/T2 e dalla Touch Bar, hanno mostrato come iOS (a sua volta derivazione di macOS) possa essere tranquillamente plasmato per adattarsi a molteplici tipologie di prodotto. Una variante dedicata, con un’interfaccia molto simile a quella per accedere alle web app di iCloud, avrebbe potuto fare al caso in esame. Senza dimenticare poi di come Apple avrebbe potuto così sfruttare la Time Capsule per rimarcare la sua attenzione verso la privacy degli utenti, offrendo una Personal iCloud da affiancare a quella consueta online, che non avrebbe perso valore (un NAS è comunque un prodotto che risponde a specifiche esigenze).

Probabilmente anche in questo caso è valso lo stesso discorso fatto per le AirPort: essendoci già prodotti ben realizzati, Apple non ha trovato la giusta ricetta per spiccare ed ha preferito dirottare i suoi sforzi altrove. Forse però un tentativo meritava di essere fatto, a maggior ragione che quest’anno ricorreva il decennale della Time Capsule, portandola in una nuova direzione che sarebbe proprio suonata decisamente Apple-like.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.