AMD si dà al riciclo con la RX 590 e c’è il rischio di vederla nei prossimi iMac

Facciamola breve, perché qui le notizie non sono buone ed è meglio tirarsi il dente senza troppi convenevoli. Sappiamo come va AMD, azienda capace di grandi cose ma incredibilmente incoerente. Come i veri geni, si potrebbe dire, ma non se si guarda al recente trascorso lato GPU. In realtà ci sono idee e soluzioni tecniche eccellenti nell’architettura Vega, che però fatica a decollare ed a raggiungere prezzi tali da renderla appetibile rispetto alle collaudate e ben più diffuse NVIDIA. A dare la misura di una situazione di stallo, della scarsa lungimiranza e dei poco gradevoli giochetti di marketing su questo fronte – che a ben guardare si ritrovavano anche nella originale ATI, poi acquisita da AMD – ci pensa oggi la RX 590.

Si tratta dell’ennesima riproposizione della vecchia architettura Polaris, che già era stata stiracchiata per far nascere le “nuove” RX serie 5, che di fatto erano le vecchie 4 con un po’ di maquillage. La RX 590 è la 580 da cima a fondo, ma con velocità leggermente rialzate che potrebbero dare qualche briciola in più di prestazioni in cambio di consumi enormemente superiori. Questo perché Polaris non era pensata per arrivare ad oltre 1500MHz. Il problema di AMD (per meglio dire, uno dei tanti) è che lato desktop avrebbe dovuto riposizionare le Vega 56 e 64 a prezzi più commisurati alle performance – ovvero inferiori – lasciando spazio a qualcosa di migliore per il segmento gaming più evoluto e per quello professionale, dove ancora la maggior parte della linea è purtroppo basata su Polaris. In alternativa, avrebbe dovuto colmare il vuoto sotto la Vega 56 con delle GPU moderne ma un po’ più economiche, ad esempio una Vega 4x o anche 3x. Certo questo ridurrebbe ancor di più il già non buono rapporto prezzo/prestazioni, ma almeno darebbe una spinta al refresh della gamma. E invece no: per colmare l’assoluta mancanza di novità in quel segmento di prezzo

AMD ha riesumato un cadavere

Ma veniamo al dunque, perché quando parlavo di notizie potenzialmente negative per noi, non è a questo che mi riferivo. Sappiamo purtroppo che Apple si è vincolata al cavallo perdente sul fronte grafico, o almeno quello che continua a perdere da diversi anni a questa parte, evitando di speculare sul futuro. E sappiamo anche che Apple sta tardando ad aggiornare gli iMac in modo apparentemente insensato, visto che la nuova (ormai quasi vecchia) ottava generazione di chip Intel è acquistabile ovunque da oltre un anno. I soliti ottimisti ritengono che il motivo del ritardo sia un refresh estetico, cosa che sarebbe pure naturale e auspicabile visto che i pur belli iMac ora sono pure un bel po’ datati. A mio avviso basterebbe ridurre un po’ le cornici, aumentare gli schermi e (re)introdurre gli angoli arrotondati per farli sembrare improvvisamente più giovani, ma immagino che a questo ci stiano lavorando da tanti anni visto che il progetto attuale è davvero vecchio ormai. Ne parlo già da due anni e non si può non notare come dopo tanti design innovativi, l’iMac sia rimasto praticamente lo stesso dal 2009 in avanti. Se ci pensate la cosa ha dell’assurdo: l’anno prossimo il design degli attuali iMac compierà 10 anni e non è cambiato di una virgola frontalmente, giusto il profilo è stato affilato nel 2012 con la rimozione del SuperDrive.

Insomma non sarebbe poi tutto questo miracolo un aggiornamento della linea, ma un grosso problema qui è AMD. Come ho già spiegato in un precedente articolo, non esiste nulla di superiore alla Radeon Pro 580 configurabile nell’iMac 2017 top di gamma e la Radeon Pro Vega 56 dell’iMac Pro base. Quindi Apple si trova nella fastidiosissima condizione di dover aggiornare un prodotto di punta lasciando completamente invariata la GPU che già era scarsa 18 mesi fa, oppure di mettere sulla linea consumer la stesse schede di quella del Pro, rendendo palese anche ai non addetti ai lavori l’errore fatto l’anno scorso mettendo grafica consumer in una workstation con hardware altrimenti molto valido.

La soluzione, ahinoi, potrebbe essere arrivata oggi con la RX 590. Soluzione non per gli utenti, perché sarebbe davvero una bella presa in giro se andasse così, ma c’è il serio rischio che questa mossa di AMD vada a sbloccare una possibilità nuova per Apple, che niente niente potrebbe anche aver spinto affinché si andasse in questa direzione. Basterebbe infatti posizionare la Radeon Pro 590 sul top, la 580 sull’intermedio e lasciare la 570 o la 575 sull’iMac 27″ base. Questo gli garantirebbe la possibilità di estendere di almeno un altro anno la vita all’attuale iMac, che tanto molti acquistano senza alcuna attenzione alla GPU (magari perché nemmeno gli serve). Spero davvero di sbagliarmi, che Apple trovi una soluzione alternativa con la collaborazione di AMD, magari proprio realizzando delle Vega aggiornate, anche perché gli iMac già scaldano parecchio e la 590 col suo clock superiore peggiorerebbe ulteriormente la situazione.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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