Apple e Amazon diventano socie in affari (eccetto che per HomePod)

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Su Amazon possiamo trovare di tutto, dal computer di ultima generazione al pacco di pasta multi-cereali. C’è stato però sinora un piccolo neo nel catalogo di Jeff Bezos: Apple. Non che i prodotti di questa fossero completamente assenti, sia chiaro. Gran parte delle inserzioni sono però legate a venditori esterni, con Amazon che al più cura la sola spedizione. Questione di giorni e la storia cambierà, vista la nuova partnership siglata tra le due aziende, riportata da CNET e poi ufficialmente confermata.

L’accordo, che riguarderà pure l’Italia, entrerà in vigore nel corso delle prossime settimane portando nel celebre negozio online pressoché tutti i prodotti Apple sinora mancanti all’appello. Tutti ad eccezione di HomePod, per comprensibili ragioni concorrenziali. Se è vero che già in passato con Apple TV era successa una cosa simile a favore dei proprietari Fire, è pure vero che la questione si dirimeva tutta sull’assenza di Prime Video nel set-top-box di Cupertino; prova di ciò è stato il ritorno dell’Apple TV su Amazon appena il suo servizio streaming è finalmente arrivato su tvOS a fine 2017. Nel caso dello speaker, non è possibile utilizzarlo con Alexa né probabilmente sarà possibile mai farlo e considerato quanto gli Echo vadano bene ci sta proteggere la gallina dalle uova d’oro. In aggiunta, non è un comportamento specifico contro Apple ma generale, dato che i prodotti Google Home sono altrettanto “bannati”.

Ma torniamo alla nuova partnership siglata, che non solo inserisce Amazon tra le distributrici ufficiali Apple a tutti gli effetti ma ha conseguenze pure per gli altri venditori terzi operanti sulla piattaforma e-commerce di Seattle. A partire dal 4 gennaio 2019 dovranno infatti necessariamente avere ottenuto l’autorizzazione da parte di Apple per poter continuare a venderne i prodotti su Amazon. Nel periodo intermedio, i venditori non ancora autorizzati da dicembre non potranno più appoggiarsi ai magazzini di quest’ultima finché non verranno approvati. In caso di mancata ottemperanza totale al giorno fatidico soprammenzionato, le loro inserzioni riguardanti prodotti della mela verranno rimosse. Così facendo, Bezos e soci intendono inoltre apporsi un’ulteriore distinzione da eBay, dove vi sono minori restrizioni e si possono sì fare ottimi affari ma stando molto attenti all’affidabilità del venditore. Questi discorsi hanno una sola eccezione nel programma Renewed, dove Amazon coopera con gli esercenti iscritti per certificare lo stato ricondizionato dei dispositivi venduti. Per tali prodotti l’approvazione Apple non sarà necessaria, mantenendo così lo status quo già vigente.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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