Dichiarazione positiva sulle vendite di iPhone XR da parte di Apple: ma è davvero il più venduto?

Prevedere catastrofi evidentemente paga, per questo i problemi reali sono solitamente meno gravi e numericamente inferiori rispetto a quello che i media suggeriscono. Ciò vale ancor di più se di mezzo c’è il nome Apple. Un po’ odiata ma tanto amata è l’esempio perfetto di trending company che viene imitata dalle stesse aziende che tentano di screditarla. Ormai sono anni che gli analisti prevedono periodi bui in quel di Cupertino e in alcuni casi sembrava persino legittimo che andasse a finire così, ma non è mai successo. Solo nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. Per la prima volta le critiche mosse nei confronti di questa azienda hanno avuto un reale impatto. Purtroppo ne stiamo già parlando da giorni, ma la questione non accenna a sgonfiarsi, tant’è che Apple sta mettendo in campo diverse azioni per cercare di limitare i danni ed invertire la rotta. L’ultima di questa serie è stata la dichiarazione in una intervista su CNET di Greg Joswiak (VP product marketing), che ha testualmente detto che l’iPhone XR: “[has] been our most popular iPhone each and every day since the day it became available”.

“[iPhone XR] è stato il nostro iPhone più popolare ogni giorno dal giorno in cui è stato disponibile”

Questa affermazione non è arrivata per caso. Il WSJ ha fatto suonare un primo campanello d’allarme riportando un netto taglio di produzione del XR e più di recente Goldman Sachs ha declassato il titolo per ben due volte in un mese. Per quanto Apple abbia le spalle decisamente larghe, eventi simili non passano inosservati. Che le vendite non siano cresciute come si sperava è palese, l’azienda stessa ha sottolineato che i numeri del venduto non sono il principale obiettivo, riuscendo in effetti a guadagnare di più pur vendendo meno, grazie all’aumento dei prezzi. Proviamo a mettere in sequenza le azioni compiute negli ultimi 30gg da Apple che sono palesemente correlate a questi eventi:

Da notare che mai in questa fase Apple potrebbe ridurre il prezzo di listino dei suoi modelli senza che questo si palesi come una chiara ammissione di un errore di posizionamento. Ecco perché tutte le azioni fin qui compiute agiscono per vie traverse, con sconti e promozioni che possano stimolare le vendite senza arrivare ad un intervento sul listino. Quest’ultimo, però, potrebbe arrivare verso aprile/marzo 2019 se le cose non dovessero migliorare, nello spot in cui ultimamente si vedono notizie per gli iPad base e i vecchi SE.

La dichiarazione di Greg Joswiak è tuttavia chiarissima. Non è possibile travisarla e men che meno si può pensare che non corrisponda a verità. Piuttosto sono le possibili implicazioni a porre qualche interrogativo. Per quanto sia più che lecito pensare che Apple possa recuperare velocemente terreno (e già oggi il titolo è risalita), ci sono pochi dubbi che qualcosa sia realmente successo. Altrimenti non ci sarebbero state ripercussioni così evidenti e tutto sarebbe rimasto solo nella bolla mediatica, come avvenuto più volte in passato.

Viene dunque da chiedersi con quanta misura Greg Joswiak si sia espresso, visto che ogni singola parola in affermazioni così importanti di uomini chiave e in momento di crisi, viene pesata e analizzata mille volte, come si farebbe in una campagna politica. Se dunque l’iPhone XR è il più popolare ogni giorno da quando è in vendita, ci sono almeno tre intercapedini in cui si possono insediare verità più profonde:

  1. L’iPhone XR è arrivato sul mercato più di un mese dopo i XS, quindi se il confronto è stato fatto nei giorni in cui entrambi erano disponibili questi erano successivi al boom iniziale di vendite dei top di gamma, rendendo il confronto impari e chiaramente a favore di XR essendo appena uscito
  2. Sembra che le vendite di iPhone XR siano state confrontato con XS e XS Max separatamente, cosa del tutto lecita anche se la frase è strutturata in modo tale da suggerire un primato assoluto a meno di non prestare molta attenzione alle parole
  3. Anche senza considerare le precedenti, l’affermazione potrebbe far sorgere un dubbio ancora più pesante, ovvero che anche le vendite dei XS siano inferiori alle aspettative

Parlare di questa vicenda ogni giorno, ancora e ancora, inizia a stancare. Tuttavia stiamo vivendo un momento molto particolare nella storia recente di Apple e in futuro potremmo prenderlo a riferimento per molti altri avvenimenti. Per questo stiamo prestando attenzione cercando di riportare le informazioni e al tempo stesso qualche opinione. Non c’è motivo di scadere nella dietrologia più becera, ma la negazione della realtà sarebbe altrettanto ingiustificata.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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