E alla fine il prezzo dell’iPhone XR giapponese si ridusse (ma solo su abbonamento)

Pochi giorni fa parlavamo della possibile riduzione di prezzi per l’iPhone XR in Giappone, scelta dovuta al cattivo andamento delle vendite locali del dispositivo e potenziale indice di un problema più ramificato a livello globale. Non staremo a ripeterci ulteriormente sul nostro pensiero in merito, avendolo già espresso a più riprese negli ultimi giorni suonerebbe stucchevole; il mercato però ha purtroppo meno magnanimità di noi, come dimostrato qualche ora fa quando Microsoft per un breve periodo ha passato Apple come società dalla maggior capitalizzazione al mondo. Nel frattempo, il rumor è diventato realtà: come riportato da 9to5Mac, gli iPhone XR destinati al Sol Levante sono stati effettivamente ribassati.

Tuttavia, come prevedibile Apple non ha alcuna intenzione di arrendersi senza combattere e così la riduzione è limitata ai soli dispositivi venduti in abbonamento. Invece che praticare lo sconto direttamente all’utente finale, ha autorizzato gli operatori telefonici a farlo. Nel caso di NTT DoCoMo, il gestore mobile leader giapponese, si parla di poco più di $100 complessivi in meno rispetto a prima. Per la precisione, da 36.000 yen ($317) a 24.000 ($211). Questi prezzi, ricordiamo, sono legati ad un contratto obbligatorio di 24 mesi con annesso canone mensile, in media attorno ai 7.000 yen ($62), e possono essere considerati simili all’anticipo richiesto negli abbonamenti nostrani con telefono incluso.

Vedremo se questa strategia indiretta porterà in Giappone i risultati che Apple spera, scoraggiando almeno un po’ le vendite degli iPhone 8 che invece continuano ad andare forti. Gli sconti non sono stati estesi alla vendita libera, ma è comprensibile in un mercato dove predominano le soluzioni in abbonamento, come avviene pure negli USA. In altri Paesi, nostro incluso, la situazione è più complessa e potrebbero essere decisi altri tipi di interventi commerciali, semmai risulteranno necessari. Come ricorda giustamente 9to5Mac, non è affatto detto che la situazione giapponese si ripeterà anche nel resto del mondo. Nel caso tuttavia avesse importanti impatti positivi, la tentazione in quel di Cupertino di effettuare un boost globale non può essere esclusa a priori.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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