È un periodo decisamente complesso per Qualcomm: da Apple che ha quasi definitivamente sostituito i suoi modem con quelli Intel, passando per le tre cause contro Cupertino, sino alla sentenza del giudice Lucy Koh (sì, la stessa che ha condannato Samsung nei giudizi contro Apple) che la obbliga a rendere disponibili i propri brevetti alla concorrenza.
Per chi non si ricordasse la vicenda, nel gennaio 2017 la FTC aveva chiesto a Qualcomm di fornire ai propri concorrenti le tecnologie innovative coperte da diritti di privativa industriale relative alla connettività 3G e 4G con una licenza di tipo FRAND (fair, reasonable and non-discriminatory), contribuendo, così, alla crescita del mercato e di tutti gli altri operatori che, in caso contrario, sarebbero rimasti troppo indietro, con effetti negativi sotto il punto di vista della concorrenza. Qualcomm si era ovviamente opposta a tale richiesta e l’FTC l’ha citata in giudizio chiedendo che la Corte della California si esprimesse sul punto.
Qualcomm non ha ancora commentato la sentenza (e dubito che possa farlo, visto che, verosimilmente, proporrà appello), che, però, non dovrebbe avere grossi strascichi nel giudizio che la vede protagonista contro Apple, visto che il chipmaker l’accusa di aver comunicato alcuni suoi segreti industriali a Intel, senza che questa pagasse le dovute royalties. Potrebbe essere, invece, più utile negli altri due, nei quali Cupertino sostiene che i compensi richiesti per l’uso dei modem fossero troppo alti. Qualora vi saranno sviluppi vi terremo, come sempre, aggiornati.