Se non puoi batterli unisciti a loro: Apple Music in arrivo su Amazon Echo

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Avevo pensato di concentrarmi più che altro sulla news, ma la situazione in cui si sta infilando HomePod mi dà l’impressione di qualcosa già visto. Merita per forza di cose un minimo di riflessione. Ripenso alla biografia ufficiale di Jobs e a quella sfuriata nei confronti del team di MobileMe, reo di non essere stato all’altezza delle aspettative né con la stampa specializzata né con gli utenti: «Qualcuno sa dirmi cosa dovrebbe poter fare? E allora perché c…o non riesce a farlo?!». Ecco, mi immaginerei al giorno d’oggi vedere Jobs rivolgere la stessa ramanzina al team di HomePod. Ma non c’è più Jobs, c’è Cook, e dobbiamo evitare la solita tiritera del “se c’era lui”. Magari si sarà arrabbiato allo stesso modo, ma l’indole calma che mostra in pubblico ci fa propendere per il no e anche se si fosse sfogato con gli sviluppatori dello smart speaker Apple non sembra purtroppo aver sortito alcun effetto.

E così ci ritroviamo con un HomePod che non è ancora al regime ideale in termini di funzionalità, non sta sfondando nel terreno di casa né presenta il medesimo livello di diffusione globale dei diretti rivali, che invece stanno crescendo a macchia d’olio. Attendiamo il suo arrivo in Italia, ma ad essere estremamente franchi la situazione è più dura ogni giorno che passa: Google prima ed Amazon questo mese hanno aggredito alla grande il nostro mercato, col risultato che in particolar modo durante il periodo del Black Friday i dispositivi Echo ed Home sono andati a ruba.

Durante il Black Friday Amazon ha venduto 1000 Echo Dot al secondo

I primi stanno solo ora tornando a tempi di consegna accettabili, mentre i secondi hanno visto un vero assalto alle scorte dei negozi che li avevano in promozione, soprattutto per quel che riguarda i modelli mini. Insomma, se l’altoparlante cupertiniano non ha perso in partenza la battaglia italiana davvero poco ci manca.

Come se non piovesse già sul bagnato per HomePod, oggi è arrivato un annuncio inaspettato. A partire dal 17 dicembre Apple Music sarà compatibile nonché utilizzabile con la gamma Amazon Echo ed Alexa. Un gran bel regalo di Natale per gli utenti di entrambi i prodotti, oltre che per l’azienda di Jeff Bezos, la cui fresca partnership con Apple sembra essere sempre più in crescendo. Non è chiaro se sarà limitato agli USA oppure funzionerà in tutti i Paesi in cui Echo è disponibile, ma presumiamo la seconda, dato che a livello di riconoscimento vocale i comandi saranno pressoché gli stessi già utilizzabili per Amazon Music e Spotify. Tutte le funzionalità che ci si aspettano saranno a bordo: riproduzione di brani, album e playlist, anche in base a generi musicali e artisti, nonché di Beats 1 e di tutte le altre stazioni presenti sul servizio musicale della mela.

Un supporto completo, degno di quanto ci si aspetta da Apple, e a portata di un semplice tap attraverso l’abilitazione nell’app Alexa. Peccato che arrivi appunto su un device rivale (seppure in fasce di prezzo diverse) e ancor più in un periodo, quello natalizio, dove ad HomePod avrebbe fatto comodo tenersi almeno ancora per un po’ l’esclusiva del servizio musicale proprietario. È vero che per servizi come Apple Music la massima diffusione è fondamentale e non c’è dubbio che su questo piano, così come arrivò su Android praticamente sin dal lancio, sia tanto giusto quanto razionale il suo approdo anche sulla piattaforma smart Amazon. Non sarei meravigliato nemmeno di un accordo analogo per farlo arrivare a breve su Google Home. Considerate le circostanze già descritte, però, il tutto suona quasi anche come una volontà di resa da parte di Apple, a dire: Amazon e Google sono state più brave, non vediamo come poter rilanciare davvero HomePod, pertanto ci aggreghiamo alle loro piattaforme. Il ché mi fa pensare che, alla fine, quell’ipotetica sfuriata di cui parlavo all’inizio Cook effettivamente non l’abbia fatta.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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