Capiamo che parlarne diventa al limite dello stucchevole e siamo più che concordi con voi sul ritenere questa storia ormai prossima a stancare. Il dovere di cronaca, tuttavia, implica il parlarne e dal momento che stiamo seguendo questa vicenda in tutti i suoi passi non possiamo esimerci ormai dal riportare quasi in tempo reale i suoi sviluppi, anche per non fornirvi un cattivo servizio informativo. Prima di venire al nuovo nocciolo della questione, però, favoriamo come già fatto negli altri articoli in merito un riepilogo su tutti gli indizi riguardanti un probabile cattivo andamento delle vendite degli ultimi iPhone, soprattutto XR dove invece vi erano le maggiori aspettative in termini quantitativi:
- In occasione dell'ultima trimestrale, Luca Maestri ha dichiarato agli investitori che d'ora in avanti Apple non renderà pubblico il numero di unità vendute dei propri prodotti
- Apple riavvia la campagna Black Friday nei propri store dopo anni in cui era stata ignorata e autorizza i dipendenti ad applicare un 10% di sconto aggiuntivo per gli acquisti in store
- Aumento del compenso riconosciuto ai clienti per i propri iPhone forniti come trade-in per l'acquisto di nuovi prodotti Apple
- Accordi con la giapponese NTT DoCoMo per ridurre il prezzo degli iPhone XR in abbonamento
- Intervista di Greg Joswiak a CNET in cui afferma che l'iPhone XR è stato il più popolare ogni giorno dal giorno in cui è stato disponibile
- iPhone XR regalati a tutto il pubblico di The Ellen Show
- La fresca apertura di un nuovo store dedicato ai militari e veterani USA con prezzi scontati su iPhone XS, XR e 8
Le due nuove puntate ce le offre Mark Gurman su Bloomberg. Innanzitutto, una curiosa promozione, molto insolita nella forma per quel che riguarda l'azienda di Cupertino. Sul sito Apple americano campeggia una bel banner: iPhone XR a partire da $449, invitando ad effettuare il trade-in approfittando dei valori maggiorati di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. Promozione dal tempo limitato, è contrassegnata da un asterisco, come spesso avviene in questi casi. Scorrendo in fondo alla pagina, si vedrà la nota in piccolo che indica come il prezzo riportato si riferisce al caso di permuta di un iPhone 7 Plus, su cui Apple riconosce attualmente uno dei maggiori valori complessivi.
When has Apple ever before advertised an iPhone at $300 less than it actually costs by using an asterisk? pic.twitter.com/DTNLrOCxly
— Mark Gurman (@markgurman) 3 dicembre 2018
Ma non è certamente tutto. Come abbiamo già detto, sono due gli elementi nuovi emersi questa volta. Il secondo non è visibile in pubblico, ma sta avendo impatto su tutte le altre iniziative di cui abbiamo discusso, poiché è interno ad Apple. Stando ad una delle fonti di Gurman, sin da ottobre una parte del reparto marketing che era stata incaricata di seguire altri prodotti della mela sarebbe stata reindirizzata sugli iPhone XR e XS, al fine di riportare in carreggiata le vendite. A dispetto delle affermazioni ufficiali di Joswiak, dunque, la situazione negli uffici dell'Apple Park appare tutt'altro che serena. La fonte di Gurman ha descritto la situazione come "fire drill", un'esercitazione antincendio. Se si tratti a tutti gli effetti solo di un'esercitazione oppure di una vera e propria emergenza non è dato saperlo. Come già espresso altre volte, riteniamo che non sia il caso di scadere nel pessimismo conclamato, pertanto siamo sicuri che si tratti solo del primo scenario e quindi di un'occasione per testare contromosse efficaci affinché il problema non si ripeta in futuro. Fermo restando che forse il vero rimedio definitivo sarà da applicare proprio sul listino. Nel frattempo... Alla prossima puntata.