Questa fine 2018 ha una caratteristica distintiva per Apple, che per la prima volta in tanti anni si è vista costretta ad accantonare quella sua aria un po’ snob, orgogliosa ed inflessibile, per avvicinarsi alla clientela con una lunga sequela di proposte commerciali. Nessuno crede che vendano poco in senso assoluto, ma che sia per le proprie casse, per gli investitori o soltanto per recuperare terreno in borsa, a Cupertino stanno facendo davvero di tutto per aumentare i numeri in questo trimestre. Le attività sono così numerose che ho dovuto smettere di segnalarle proprio tutte tutte dopo l’ultimo articolo, tuttavia ce n’è una che da ieri interessa anche l’Italia e si è guadagnata la prima fascia di visibilità sul sito Apple nostrano.

Pur mantenendo il tradizionale rigore estetico, l’offerta limitata del trade-in su iPhone impiega quel marketing un po’ spicciolo che non siamo abituati a vedere in casa Apple (e che di proposito ho riprodotto nel titolo di questo articolo). Si mostra infatti un prezzo ben più allettante di quello di listino con una nota (1) che diventa poi un bell’asterisco (*) vecchio stampo nella pagina dedicata alla promozione.

Passa ad iPhone XR a partire da 619€, ci dice Apple ben in evidenza, ma questo sconto si ottiene portandogli un iPhone 7 Plus in ottime condizioni. Per lo scambio ci riconosceranno 270€, che sono inferiori rispetto a quanto si otterrebbe vendendo da privato ma in linea con le valutazioni di altri sistemi trade-in quando non ci sono promozioni attive (altrimenti si arriva a quasi 100€ in più). Il problema è che però ci si basa sui prezzi di listino degli iPhone XR e XS di Apple, che ormai nessuno applica più. Anche nei centri commerciali costa di meno e nelle SaggeOfferte il XR lo abbiamo segnalato a 749€ venduto e spedito da Amazon e addirittura 699€ su Ebay. Quindi facendo da sé si poteva arrivare a spendere poco più di 300€ per passare da un 7 Plus ad un XR invece dei 619€ richiesti da Apple. Insomma, non proprio un’offerta conveniente per chi è un minimo attento al mercato, ma che potrebbe tuttavia risultare allettante per chi non ha intenzione di sprecare tempo e preferisce affidarsi sempre e comunque alle cure di mamma Apple.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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