Recensione: Tribit XSound Go, la migliore cassa bluetooth economica

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In questa fine d’anno, possiamo senz’altro dire che gli smart speaker hanno conosciuto il loro maggior momento di gloria in Italia. Complici le offerte natalizie e l’arrivo nel nostro paese di Google Home e di Amazon Echo, queste “casse” si sono improvvisamente trasformate da prodotti per nerd a fenomeno di costume. Amazon ha anche trasmesso spot in TV, per cui ora tutti conoscono Alexa, e considerando che i sottoscrittori di Prime hanno un servizio musicale gratuito (per quanto limitato rispetto a Music Unlimited), è difficile non giustificare per lo meno l’acquisto di un Echo Dot al prezzo ridicolo cui viene proposto in questi giorni. Molti hanno iniziato così qualche giorno fa, ma poi si sa che l’appetito vien mangiando. Per quanto io apprezzi questi smart speaker e li abbia praticamente disseminati in casa, continuo ad utilizzare spesso anche le più tradizionali casse bluetooth, con riferimento specifico a quelle dotate di batteria.

Uno speaker di questo tipo si abbina al proprio smartphone e, a differenza di quelli smart, diventa più “personale”. Inoltre ci si può riprodurre qualsiasi cosa, a prescindere dalla sorgente e senza la necessità di un abbonamento o di Wi-Fi. Pensiamo ai tanti che hanno una propria libreria musicale, ad esempio, oppure alla possibilità di mandare l’audio di un gioco o di un video. Inoltre c’è la batteria, quindi si possono usare anche dove non vi sia o non si voglia usare una presa di corrente, sia in casa che fuori. Quando si tratta di audio sono piuttosto schizzinoso, ma so anche mettere da parte determinate attenzioni in base al prezzo dei dispositivi ed allo scopo che si prefiggono.

Da qualche tempo cercavo uno speaker portatile davvero compatto e che costasse meno di 50€. Girando su Amazon le proposte si sprecano e scegliere diventa un’impresa. Per questo motivo ho provato a dare un’occhiata alle recensioni oltre oceano ed ho notato un prodotto ricorrente un po’ ovunque: il Tribit XSound Go. Le caratteristiche sembravano quelle giuste: design compatto, ottima autonomia, impermeabile, robusto e gradevole nel design. Nulla di particolarmente pregiato a vederlo, ma con un prezzo medio di 35€ è più che legittimo.

Dal vivo lo speaker ha confermato l’aspettativa ed è persino più compatto di quanto immaginassi. In termini di funzionamento c’è davvero poco da dire perché si comporta esattamente come ogni altro prodotto della categoria. Si abbina facilmente allo smartphone (o qualsiasi altro dispositivo Bluetooth, compresi i TV) e si controlla sia dai suoi tasti che tramite la sorgente. Questi ultimi si trovano in cima e sono in rilievo, per cui si riescono a riconoscere anche con le dita, ma essendo nero su nero si vedono pochissimo. Ci sono dei LED a fianco al tasto di accensione e a quello per il pairing Bluetooth, ma sarebbe stato meglio che si illuminassero direttamente le sagome dei pulsanti. Ma questo sarebbe forse stato un dettaglio di pregio superiore rispetto alla fascia di prezzo del dispositivo.

La forma semplice è caratterizzata da una finitura in gomma, di quelle che attirano le ditate, ma essendo scura si notano poco. La griglia frontale è in metallo, con il logo Tribit in grigio, e lascia intravedere gli elementi acustici interni: due driver laterali ed un piccolo diffusore centrale passivo per i bassi. La composizione è dunque molto completa e questo si rispecchia nell’audio che ne fuoriesce.

Vorrei sottolineare la comodità d’uso con lo smartphone, poiché accendendo lo speaker questo impiega pochissimi secondi ad agganciarlo ed emette un breve suono di conferma. A quel punto saremo pronti sia ad inviargli musica che a fare richieste all’assistente vocale, tenendo premuto il tasto play per qualche istante. C’è anche un microfono dunque, utilizzabile per le conversazioni in vivavoce con risultati medi, ma che funziona perfettamente per impartire comandi a Siri o a Google Assistant. Ha anche un ingresso AUX nello sportellino posteriore (dove è situata la porta microUSB per la ricarica), per cui potremo utilizzarlo come cassa cablata per qualsiasi sorgente.

Considerando le piccolissime dimensioni non mi aspettavo certo miracoli e in effetti non ce ne sono. La qualità “vera” nella riproduzione musicale non c’è, con definizione che si perde soprattutto nelle frequenze medie. Ciò non toglie, però, che considerando il prezzo e le dimensioni, questo piccoletto faccia meglio di molti altri prodotti più grandi, costosi e di marche note. In particolare è la presenza di bassi a colpire e ricorda molto da vicino la firma audio del Bose Soundlink Mini, pur costando una frazione minima del suo prezzo e non avendo quel fastidioso taglio sulle frequenze basse salendo di volume.

Mi dispiace non averne più uno in redazione, vittima dei SaggiRegali di qualche tempo fa nella newsletter, però a memoria direi che ha un po’ meno potenza ma una timbrica simile (e piace a moltissimi). Ho poi notato che si può leggermente sollevare davanti, rimanendo stabile in una posizione che sprigiona un suono più limpido su qualsiasi superficie d’appoggio.

Ci ascolto musica, in particolare il rock anni ’90 che è il mio preferito, ma anche tanti podcast quando sono in casa. Mi viene più comodo avviarli così dalla mia app preferita e soprattutto “portarli” con me mentre faccio colazione, doccia e mi vesto. Per questo tipo di ascolto “casual” è un prodotto molto riuscito e al giusto prezzo. Te lo porti dietro poggiandolo dove capita, senza temere per la sua incolumità, si usa facilmente ed ha un buon volume. Non è lo speaker che si può scegliere per apprezzare le finezze musicali, ma è piccolo e potente ad un prezzo minimo: un connubio che onestamente soddisfa.

Ciliegina sulla torta: l’autonomia. Se non lo si dimentica accesso (perché mi pare non abbia un sistema di autospegnimento visto che un paio di volte l’ho trovato scarico), la batteria dura una infinità. Credo forse 20h di riproduzione continua. Onestamente non ricordo più neanche quando l’ho caricato, perché di norma lo faccio suonare circa 30 minuti al giorno e neanche al massimo volume.

Conclusione

Voto 4/5Ci sono situazioni (e orecchie) che hanno giuste ed elevate pretese in campo audio, e che non guarderanno neanche un prodotto come il Tribit XSound Go. Non li giudico, di norma sono anche io tra questi, ma a diverse esigenze corrispondono prodotti differenti. Nella fascia sotto ai 50€ si concentrano la maggior parte degli speaker realizzati da marchi cinesi “emergenti”, ma ci sono anche quelli mini dei più blasonati. Tra i due si posiziona questo Tribit, che pur non raggiungendo l’accuratezza che ci si può aspettare da un prodotto “firmato”, si distacca chiaramente da tutta quella pletora di dispositivi scadenti. Da questo punto di vista ritengo sia esattamente il dispositivo che cercavo: gradevole, facile da usare e con una voce che si fa sentire ed apprezzare. Ripeto, miracoli non ne fa, ma se il voto è così positivo ed anche la mia classificazione di miglior prodotto economico è perché la versione in blu oggi costa 29,79€ ma con il codice TRIBITIT si ottiene un ulteriore 20% di sconto, scendendo così a 23,83€. Direi che è uno di quei prodotti che si può acquistare con la sicurezza di ottenerne giusta soddisfazione. E in questo periodo di regali è anche perfetto come gadget hitech economico dalla sicura resa. Se proprio si preferisce la colorazione nera in foto si partirà da 35,99€ e si scenderà a circa 28€ in cassa con il nostro codice. Anche così, onestamente, ne vale la pena, tuttavia credo sia più sensato risparmiare ancora di più e puntare al modello blu che è praticamente regalato. Il codice sconto ci è stato fornito direttamente dal produttore e scade l’ultimo giorno del 2018.

PRO
+ Piccolo e dal gradevole design
+ Robusto e resistente all’acqua
+ Suono potente in relazione alle dimensioni
+ Presenza importante di bassi
+ Leggero e facile da trasportare
+ Facilissimo da usare
+ Possibilità di richiamare l’assistente vocale
+ Durata della batteria eccellente

CONTRO
- L’audio è molto pompato sui bassi
- Il dettaglio e la definizione sono in linea con il prezzo pagato
- I tasti non sono molto visibili

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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