Apple potrebbe in futuro supportare il protocollo di messaggistica RCS

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Lo sterminato mondo della messaggistica sembra essere arrivato ad un equilibrio, composto da alcuni player che si spartiscono le fette più grandi del mercato. Facebook Messenger, iMessage, Skype, Telegram e WhatsApp sono le piattaforme maggiori, con l’aggiunta di altre forti soluzioni locali come WeChat in Cina. In tutto questo Google ha agito un po’ da comprimaria, con numerosi tentativi poco riusciti, che solo ultimamente sta sfoltendo. Ora in quel di Mountain View ripongono le speranze su una soluzione universale, condivisa da altri produttori nonché soprattutto dagli operatori telefonici riuniti nella GSM Association: RCS. Rich Communication System, questo il nome, si propone di sostituire i tradizionali SMS come messaggistica di base, integrando contenuti multimediali, sticker, canali di supporto business ed altre caratteristiche già note delle piattaforme proprietarie.

Sinora la convitata di pietra è stata Apple. Da Cupertino non è trapelato nulla a riguardo, del resto forte anche di una piattaforma propria che specialmente nei mercati anglosassoni gode di un buon seguito. La poca diffusione di RCS ha inoltre senz’altro contribuito a non rendere una priorità in quel di Cupertino implementarne il supporto, mantenendo gli SMS con le loro caratteristiche bolle verdi come metodo fallback in assenza di iMessage. È fuor di dubbio che ambo le parti devono cercarsi. Google e la GSMA sanno che Apple non può restare fuori dal discorso, ed Apple sa che non può correre il rischio di rimanere isolata, specialmente in questo periodo difficile a livello commerciale. O porta iMessage su Android o adotta RCS come protocollo secondario, e la mela sembra proprio stia protendendo verso questo secondo scenario. Almeno in base a quanto suggerito da un utente in un post su Reddit, scovato da 9to5Mac.

Stando ad una slide proveniente da un summit GSMA tenutosi lo scorso 24 ottobre, Apple avrebbe intavolato discussioni con gli operatori per un supporto ottimale di RCS, soddisfacendo le esigenze relative ad una migliore esperienza base di messaggistica tra iPhone ed altri ecosistemi così come ad una più rapida penetrazione del protocollo in mercati dove iOS ha alte quote di mercato, in primis quello americano. Nella presentazione emergerebbero pressioni da parte dei carrier nei confronti di Apple per non indugiare troppo nell’implementazione, di cui sinora non si sono visti segni in iOS 12.

Che la 12.2 o 12.3 possa essere la release giusta in tal senso? Da qualche anno Cook e soci ci hanno abituati ad un aggiornamento primaverile piuttosto corposo e al fine di garantire la massima diffusione, coinvolgendo anche i dispositivi più anziani tra quelli supportati, il supporto RCS potrebbe tranquillamente rientrare tra le novità di rilievo. Difficile però che Apple dia il suo benestare senza impegni sul fronte privacy. Allo stato attuale RCS prevede dei sistemi di codifica, ma non di tipo end-to-end, che invece assicura la lettura delle conversazioni solo tra mittente e destinatario. iMessage ne dispone ed Apple non si nasconde nel vantarsene. Considerate anche le ultime schermaglie in tal senso, con un cartellone pubblicitario dedicato a Las Vegas in prossimità del CES 2019, accettare un protocollo di messaggistica meno protetto, per quanto secondario, potrebbe rappresentare un compromesso almeno parziale delle intenzioni sinora dimostrate. Ma come si suol dire spesso, ed ora più che mai, business is business.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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