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Al CES 2019 di Las Vegas è molto massiccia anche la presenza di computer portatili. I maggiori produttori sfruttano la fiera di gennaio per dare il loro benvenuto al nuovo anno, nonché ai potenziali prossimi clienti dei modelli in arrivo. Ora che pressoché tutte le novità sono state svelate, diamo un’occhiata di riguardo a quelle più interessanti, che sono parecchie ed alcune tutt’altro che convenzionali.

Iniziamo da Acer, che ha deciso di sfoderare il rinnovo della sua punta di diamante, lo Swift 7. Successore di un modello che già lo scorso anno aveva ben figurato, si ripresenta con un design ancor più estremo, nel senso buono della parola. Oltre ad essere molto sottile, 9,95 mm, è dotato di uno schermo IPS da 14″ Full HD multitouch in stile edge-to-edge, che annulla quasi completamente i bordi. Ciò ha comportato naturalmente lo spostamento della webcam, che ora è in un alloggiamento a scomparsa poco sopra la tastiera. Lo Swift 7 è dotato di processori Intel di ottava generazione, fino a 16 GB di RAM e 512 GB di SSD PCIe. La connettività senza fili è garantita da Gigabit Wi-Fi e Bluetooth 5.0, mentre quella cablata è cura di due porte USB-C con supporto Thunderbolt 3 e DisplayPort. È dotato di un sensore d’impronte per l’autenticazione, integrato nel pulsante d’accensione. Per quel che concerne la batteria, l’autonomia dichiarata è di circa 10 ore. Al momento non sono note le varie configurazioni in cui sarà disponibile per l’acquisto, si sa però che le vendite inizieranno attorno ad aprile con prezzi a partire da 1.800 €.

Asus non si è risparmiata, con diversi modelli che catturano senz’altro l’attenzione per le scelte progettuali. Lo ZenBook S13 è ancor più estremo di altri rivali, in termini di eliminazione dei bordi: lo schermo, IPS da 13,9″ Full HD copre qui il 97% della superficie in uso. La fotocamera non è peraltro in una posizione strana, come avviene in altri modelli analoghi: una piccola sporgenza la include al di sopra del display, con l’effetto secondario di poter agevolare il sollevamento della parte superiore a portatile chiuso. Sotto la scocca sono presenti processori Intel Core d’ottava generazione, i5 o i7 a seconda della configurazione, fino a 16 GB di RAM e 1 TB di SSD e possibilità di avere anche una GPU dedicata NVIDIA GeForce MX150. Per l’espansione sono disponibili due porte USB-C, una USB-A e uno slot microSD. Per l’autenticazione è presente un sensore d’impronte, collocato all’interno del trackpad. La batteria dichiarata è di 15 ore. Arriverà nel corso di questo trimestre, a prezzi da definire.

Se vi manca il caro vecchio MacBook Pro da 17″, buone notizie: le speranze di rivederlo in futuro non sono del tutto morte. Previo passaggio dei Mac al borderless, naturalmente. Nell’attesa, è Asus che ci prova attraverso lo StudioBook S W700, racchiudendo nel corpo normalmente destinato ai 15″ uno schermo IPS da 17″, 16:10 e in grado di coprire il 97% della gamma colore DCI-P3. Non è un prodotto destinato “all’uomo qualunque”: questo StudioBook è una workstation e non ne fa mistero nella componentistica. A partire dal processore, che può essere l’exa-core Core i7 8750H o il più poderoso cugino Xeon E-2176M, e dalla scheda grafica NVIDIA Quadro P3200. Memoria a volontà o quasi, arrivando sino a 64 GB di RAM e 4 TB di SSD; in aggiunta è presente un lettore SD. Tra le porte troviamo una USB-C con Thunderbolt e DisplayPort, tre USB-A, una HDMI 2.0; la connettività wireless prevede invece il Wi-Fi 6. Il sensore d’impronte qui è separato dal trackpad, col suo posto occupato invece da un piccolo tasto a sfioramento per attivare o disattivare un tastierino numerico virtuale. Arriverà nei prossimi mesi, con prezzi da comunicare, ma prevediamo già che non sarà a buon mercato.

Un po’ uno strano incrocio tra tablet e portatile da gaming, il ROG Mothership ha tutte le carte in regola per farsi notare. Da solo, è un grande grosso tablet, con schermo da 17″ Full HD con refresh da 144 Hz e stand posteriore. Diventa un laptop collegandolo al blocco con tastiera RGB e trackpad, che all’occorrenza può trasformarsi in tastierino numerico virtuale. Per le dimensioni che ha, è pacifico vederlo ben poco al di fuori di casa; ma anche per l’hardware all’interno. Il processore è l’exa-core Core i9 8950HK, il top assoluto della gamma mobile Intel, e viene affiancato dalla nuovissima NVIDIA GeForce RTX 2080. Si possono avere fino a 64 GB di RAM nonché 1,5 TB di SSD, ottenuti attraverso tre moduli da 512 GB NVMe in RAID 0. Se non bastano, c’è pure uno slot SD. Molto buona la dotazione di porte: due USB-C di cui una con Thunderbolt, 4 USB tradizionali, una HDMI ed una Ethernet. Per la connettività wireless è presente il supporto Wi-Fi 6. Ancora convinti che si tratta davvero di un portatile? L’alimentatore da 280 W con doppio connettore di ricarica è pronto a smentire. Questo mostro vedrà il suo debutto entro il trimestre corrente, a prezzi per ora ignoti. Come nel caso dello StudioBook, forse ancor più qui, meglio non aspettarsi cifre contenute.

Il CES 2019 di Dell è iniziato invece col Latitude 7400, che s’inserisce nella nota serie destinata soprattutto all’ambito aziendale. Si tratta di un 2-in-1, dato che lo schermo IPS da 14″ Full HD, multitouch e dotato anche di supporto a pennini, può essere ruotato e inclinato per ottenere un’esperienza d’uso più simile a quella di un tablet, senza per questo rinunciare alle comodità ancora offerte da un portatile tradizionale in vari contesti produttivi. Molto interessante il sensore di prossimità, che in abbinamento al riconoscimento facciale opzionale con infrarossi permette lo sblocco automatico del sistema non appena l’utente si risiede davanti al computer; analogamente, quando ci si allontana il sistema viene subito bloccato. All’interno sono presenti processori Intel di ottava generazione, fino a 16 GB di RAM e 2 TB di spazio d’archiviazione. Dispone di due porte USB-A, due Thunderbolt 3, slot microSD e connettività 4G opzionale con alloggiamento SIM. Tra le altre opzioni che si potranno scegliere in fase di configurazione vi sono anche lettore d’impronte digitali e NFC. A seconda della variante, la batteria può arrivare ad autonomie fino a 24 ore. La disponibilità è prevista da aprile, con prezzi a partire da $1600.

Squadra che vince non si cambia. O forse sì? Dell si è probabilmente posta questa domanda nel preparare la nuova revisione di XPS 13, un po’ il capostipite di tutti i portatili dai bordi al lumicino. Ebbene, non l’ha cambiato molto sul piano estetico, a parte in un ambito: la fotocamera. Viene tolta dal controverso angolo in basso a sinistra e rimessa al di sopra dello schermo, questo grazie alle ultime tecnologie che hanno permesso d’inserire il sensore all’interno della cornice senza richiederne un ispessimento, cosa che Dell ha voluto fortemente evitare nei modelli precedenti. Lo schermo da 13,3″, Full HD o 4K a seconda della configurazione scelta, ha il supporto Dolby Vision HDR. Dentro sono presenti Intel Core i3, i5 o i7 di ottava generazione, fino a 16 GB di RAM e 2 TB di SSD. Sono presenti due porte Thunderbolt 3 ed una USB-C, insieme ad uno slot microSD. XPS 13 è già in vendita, a partire da 1.099 € per la configurazione con Core i3.

Image from The Verge.

Dell vuol dire anche Alienware, ed Alienware vuol dire portatili gaming estremi. Area-51M, in arrivo da fine gennaio a partire da $2250, ha tutto ciò che gli appassionati possno chiedere ad un prodotto del genere, a partire dallo schermo IPS da 17,3″ Full HD con opzione per il refresh a 144 Hz. Parliamo dei processori. Già, se pensavate che con Asus prima avevate visto tutto, quest’altro racconta una storia ancor più complessa. Le CPU sono quelle desktop e arrivano fino al peso massimo octa-core Intel Core i9 9900K. Analogo discorso non poteva invece essere replicato per la grafica, dove troviamo le “regolari” NVIDIA GeForce RTX 20xx. RAM e SSD come se piovessero, rispettivamente fino a 64 GB e 3 TB. Che questo Alienware sia praticamente un desktop sotto mentite spoglie lo dimostra anche la possibilità libera di upgrade per processore e memorie. Il discorso si estende tecnicamente pure alle GPU, tuttavia utilizzano un form factor proprietario di Dell e pertanto gli interessati dovranno sperare che quest’ultima decida di vendere pure kit sfusi e non solo in fase di configurazione.

Meno sexy forse rispetto agli altri prodotti sopra presentati, ma il rinnovato HP Spectre x360 non difetta di frecce al suo arco. Una su tutte: le configurazioni più pregiate potranno vantare infatti uno schermo da 15″ AMOLED, con supporto HDR. Internamente sono previsti processori Intel d’ottava generazione, fino a 16 GB di RAM e 512 GB di SSD e schede grafiche NVIDIA. Maggiori dettagli sulle configurazioni e sui prezzi si otterranno a marzo, quando il refresh di Spectre x360 entrerà in commercio.

HP ha rinnovato anche il portatile da gioco Omen 15. Il design molto spinto nasconde una peculiarità: lo schermo da 15,6″ Full HD, di base con refresh a 144 Hz, sarà disponibile opzionalmente anche a 240 Hz previa attesa di qualche mese in più. Per il resto, all’interno ha una CPU Intel Core i7 8750H, fino a 16 GB e possibilità per l’archiviazione di combinare 128 GB di SSD con un hard disk meccanico da 1 TB. La grafica è a cura NVIDIA con le GeForce RTX. A livello di porte si trovano una USB-C con Thunderbolt, tre USB tradizionali, una Ethernet, un’uscita video Mini-DisplayPort ed una HDMI. L’inizio delle vendite è previsto per febbraio, a partire da $1370; chi intende acquistare la versione con schermo a 240 Hz dovrà aspettare fino a luglio.

D’accordo sulla sensazione di déjà vu: questo Huawei Matebook 13 strizza l’occhio ad una certa gamma e si propone anche come diretto rivale. Per certi versi forse mostra un altro possibile scenario di evoluzione per il MacBook Air rispetto quello effettivamente intrapreso. Ha uno schermo IPS multitouch da 13″ 2160×1440, processori Intel Core i5 o i7, 8 GB di RAM, fino a 512 GB di SSD e grafica opzionale NVIDIA GeForce MX150. Sono disponibili due porte USB-C, così come un sensore d’impronte integrato nel pulsante d’accensione. L’autonomia dichiarata da Huawei è di circa 10 ore. Sarà disponibile, almeno negli USA, da fine gennaio a partire da $999.

Guardando in casa Lenovo, la generazione 2019 del ThinkPad X1 Carbon si rifà il trucco per estetica e caratteristiche interne. Il design aggiornato racchiude uno schermo da 14″, che nella variante più costosa arriva all’UHD con spazio colore 10-bit e HDR400, e un sistema audio Dolby Atmos composto da 4 altoparlanti. Arruolati come prevedibile processori Intel Core di ottava generazione, insieme a RAM fino a 16 GB e SSD da 2 TB. È dotato di riconoscimento facciale con sensore infrarossi e di 4 porte USB, suddivise tra due USB-C con supporto Thunderbolt e due di tipo classico. Il nuovo X1 Carbon farà il suo debutto da giugno, a partire da $1709.99.

Più orientato al mercato consumer, nonché destinato ad una bella sfida coi modelli diretti rivali di Acer e Asus, è lo Yoga S940. Anche in questo caso si parla di un prodotto pressoché privo di bordi attorno allo schermo da 13,9″, che colloca la fotocamera in una piccola penisola soprastante. La risoluzione del display nel modello base è Full HD, con opzione per il 4K; in entrambi i casi è previsto il supporto Dolby Vision HDR. Dentro sono presenti processori Intel Core i7, 8 o 16 GB di RAM e fino ad 1 TB di SSD. Il riconoscimento biometrico è affidato alla già citata fotocamera coadiuvata da un sensore d’infrarossi, mentre a livello di porte sono presenti tre porte USB-C, di cui due in grado di occuparsi anche di accessori Thunderbolt 3. A seconda della versione scelta, si parla di 15 ore massime d’autonomia per il modello Full HD e 9,5 per quello 4K. La disponibilità è prevista a partire da maggio, con prezzo iniziale di $1499.99.

Avendo già mostrato le proposte gaming portatili di Asus, Dell ed HP, non potevamo chiudere senza l’azienda che di fatto ha ridato qualche anno fa linfa a questa branca: Razer. L’azienda di Singapore ha presentato il Blade 15 Advanced, evoluzione del modello già presente sul mercato. Si presenta al pubblico con un design aggressivo “ma non troppo”, volto ad accontentare i gamer senza tuttavia renderlo troppo fuori contesto in altri ambiti non ludici. Di fatto la maggior manifestazione della sua vera anima è rappresentata dai vari LED RGB presenti nella tastiera e in altre parti della scocca, che si possono comunque disattivare in qualsiasi momento. Lo schermo è da 15,6″, Full HD 144 Hz o 4K 60 Hz a seconda della configurazione scelta. Per tutte è presente l’Intel Core i7 8750H, mentre a livello GPU si può spaziare tra le tre proposte della fresca serie NVIDIA GeForce RTX arrivando sino al modello di punta 2080. Si parte da 16 GB di RAM, espandibili fino a 64, e lo spazio d’archiviazione massimo arriva a quota 2 TB. Per l’espansione sono disponibili una USB-C Thunderbolt, tre USB-A, una HDMI 2.0 e una Mini-DisplayPort 1.4. La fotocamera integrata si occupa anche del riconoscimento facciale, con annesso sensore IR a supporto. Il Blade 15 Advanced entrerà in commercio dal 29 gennaio al prezzo di $2300.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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