A fine ottobre 2018 abbiamo ricevuto informazioni tali da ritenere che HomePod sarebbe arrivato in Italia in tempi relativamente brevi. C’è stato infatti un programma di test interno all’azienda con Siri in italiano che faceva sperare per il meglio ma i cui risultati si sono rilevati deludenti. Ecco perché non è arrivato l’atteso annuncio e ancora oggi Apple è al lavoro per migliorare il grado di affidabilità dell’assistente vocale nella nostra lingua. HomePod si basa quasi interamente su Siri, che deve essere in grado di comprendere con molta più precisione le richieste musicali, le domande generiche e le attività relative ad HomeKit.
I primi dicembre dello scorso anno Apple ha annunciato l’arrivo di HomePod in un nuovo territorio, ma non l’Italia. Si tratta della Cina, per la quale solo oggi è stata definita la data esatta per l’inizio delle vendite, ovvero il prossimo 18 gennaio. L’italiano è complesso, lo sappiamo, ma dalle mie parti quando qualcuno si esprime in modo incomprensibile siamo soliti dire che “è cinese” o “arabo”, con riferimento a due idiomi ancora più complicati e foneticamente distanti. Eppure Apple è riuscita a portare HomePod in Cina prima che in Italia, ricordandoci che siamo un piccolo paese che difficilmente può trovarsi in cima alle priorità di una multinazionale come Apple. Continuiamo a sperare, comunque, perché l’attività di test era effettivamente in piedi e prima o poi dovranno arrivare a concluderla, ma con l’avanzata di Google Home ed Alexa continuiamo a chiederci in quanti stiano effettivamente aspettando – ancora – HomePod.