Recensione: borsa Thule Gauntlet 3.0 per portatili da 13″

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I portatili da 13″ sono i più gettonati del mercato e se si prova a scrivere su Amazon borsa portatile 13 si rimane impressionati dalla quantità di risultati. Tra quelle più vendute ci sono le custodie sottili, con o senza manico, che però non trovo affatto comode. Capisco che alcuni notebook abbiano un’ottima durata, ma non riesco ad uscire di casa tranquillo senza il caricatore e qualche accessorio (soprattutto usando la USB-C). Inoltre capisco il manico, ma la tracolla non può mancare se si vuole poter disporre di entrambe le mani. Di norma utilizzo le messenger o gli zainetti fotografici, che acquisto quasi sempre con scomparto per il computer portatile, ma sono inutilmente ingombranti se non si deve portare la macchina fotografica o magari solo una compatta. Cercavo dunque una borsa per il MacBook Air (recensione) che fosse abbastanza sottile e robusta, con tracolla ed uno scompartimento piccolo per gli accessori. Sarò sincero, il primo istinto è stato quello di comprare qualcosa a basso costo, ma dopo aver speso più 30€ per uno dei tanti prodotti su Amazon con recensioni assurdamente positive, mi sono deciso a guardare in una fascia più elevata.

Non cercavo qualcosa di lussuoso o in pelle, ma un prodotto con dettagli curati ed un’ergonomia ben studiata. La scelta è ricaduta sulla Thule Gauntlet 3.0 perché l’avevo già nella lista dei desideri da molto tempo ed ho approfittato di uno sconto per acquistarla a circa 55€. Il prezzo rimane elevato, infatti ero pronto a restituire pure questa se non mi avesse soddisfatto.

La borsa ha uno scomparto interno di 32 x 23 cm dedicato al portatile, con qualche decimo di tolleranza ed uno spessore che può anche superare i 2cm. Il MacBook Air 2018 è un po’ più piccolo, ma c’è una striscia con velcro che ci consente di fissarlo senza problemi. In realtà “ballonzola” un po’ lateralmente anche quando si stringe, però la cornice è molto rinforzata e ci fa stare tranquilli. Il colore principale è nero, ma all’interno si trovano anche dei richiami in azzurro piuttosto gradevoli. In basso si notano i due ganci per la tracolla, che si attacca all’occorrenza con due pratici moschettoni.

Due cinghie mantengono vincolata ad un massimo di 90° l’apertura dell’area superiore, che è poi l’elemento per me più interessante. In particolare è la sua forma a cuneo ad avermi convinto, sia perché originale e gradevole, sia perché ci consente di avere uno spessore di circa 10cm in basso pur mantenendo una linea slanciata. Anche quest’area si chiude con una piccola striscia di velcro ed è interamente separata da una parete protettiva con una retina per documenti (non metteteci altro visto che questa tocca sulla parte superiore del portatile).

Andando all’interno e guardando sulla schiena del separatore, troviamo due piccole retine, che io uso per il Magic Mouse e per una serie di adattatori USB-C. Un’ulteriore rete divisoria racchiude tutto lo spazio esterno della borsa, creando un vasto vano in cui riporre gli accessori più ingombranti. Qui ho messo l’alimentatore del computer ed anche una fotocamera: la Lumix GX9 con obiettivo pancake. All’inizio volevo proteggerla con qualcosa, ma con la custodia manfrotto che ho diventava troppo spessa, per cui ho optato per rendere “innocuo” il caricatore mettendolo in una sacca morbida insieme al cavo (e dovrebbe bastare un prodotto economico come questo). Sarebbe certamente stato più pratico poter disporre di separatori mobili ed imbottiti per strutturare quest’ampio vano a seconda delle proprie necessità, ma non sarebbe stato semplice mantenere un accesso altrettanto comodo (la retina si ferma a 3/4 dell’altezza ed è anche morbida per vedere bene dentro ed inserire la mano).

La tracolla è opzionale e in queste foto non era agganciata, ma è facilissimo metterla grazie ai due moschettoni ed è anche comoda e ben imbottita. Nel corso di circa un mese di utilizzo, ho notato dei fili delle cuciture fuoriuscire, ma per fortuna erano solo degli eccessi che ho potuto tagliare. È pur sempre una borsa “made in China”, ma la qualità dei materiali, la cura dei dettagli e lo stile sono decisamente europei.

Conclusione

Esistono due diverse taglie della Thule Gauntlet 3.0 e quella che ho provato io è quella piccola. Il vecchio Air con tante cornici ci entra a filo, pure un po’ stretto, mentre il nuovo lascia un po’ di spazio ai margini ma non ha problemi. Il MacBook Pro 13″ è quello forse più indicato (sia Retina che i precedenti), ma in generale ci stanno tutti i computer con schermi inferiori ai 14″. La borsa ha un design sobrio di tipo tecnico ed anche se il logo frontale è parecchio vistoso, i conoscitori del brand non lo disdegneranno. È impermeabile e abbastanza robusta, proteggendo benissimo il portatile sugli angoli e nella parte frontale. Su quella posteriore non c’è imbottitura e ci si affida a delle nervature della superficie per evitare gli impatti, ma un oggetto appuntito può colpire il portatile. Ha dei manici comodi, cerniere di ottima qualità ed una tracolla removibile, nonché una forma che rimane snella pur presentandosi come un piccolo carro armato. Non è perfetta e men che meno economica, ma la qualità si percepisce subito e viene confermata nell’uso. Per me è promossa.

PRO
+ Robusta e molto ben rifinita
+ Tracolla (rimovibile)
+ Tasche utili per i piccoli accessori
+ Un vano ampio per gli elementi più ingombranti
+ Cinghie anti ribaltamento

CONTRO
- Costosa
- Il dorso del portatile potrebbe essere più al sicuro con una imbottitura

DA CONSIDERARE
| Sarebbero stati utili dei divisori nel vano principale

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.