Solo un paio d’anni fa parlare di smartphone Xiaomi ad una persona comune era un’impresa. Finanche la pronuncia creava problemi. Il brand non ha ancora deciso per una piena espansione in Italia, visto che solo di recente sono stati inaugurati i primi store e comunque non trattano molti dei loro migliori prodotti, comprese le serie per la domotica o illuminazione. Tuttavia almeno gli smartphone sono ormai conosciuti ai più, specie grazie a dispositivi dal forte richiamo mediatico come i vari Mi Mix. La linea che vende di più, però, è generalmente con target medio-basso, dove l’azienda si è dimostrata capace di sfornare alcuni dei migliori prodotti del mercato nel 2018. Penso ad esempio al Mi A2 Lite oppure al Pocophone F1. Ma se già è difficile seguire l’evoluzione del mercato in occidente, con Xiaomi c’è proprio da gettare la spugna. Questa giovane realtà spesso funge da incubatore per linee di prodotto emergenti che poi diventano realtà autonome e in alcuni casi persino indipendenti dalla casa madre.

L’esempio più tipico per noi occidentali è YI, nome sotto il quale trovavamo le action cam, le telecamere di sorveglianza, le dashcam, ecc.. commercializzate nella grande famiglia Xiaomi ma che oggi è un’azienda separata. Altre linee sotto l’ombrello di casa sono Yeelight per i prodotti d’illuminazione, Aqara per la domotica e Redmi per gli smartphone. Quest’ultima è sempre stata la linea entry di Xiaomi ma ha ottenuto un grandissimo successo di vendite e negli anni si è affermata a tal punto che oggi il marchio è stato scorporato.

Redmi è divenuto quindi un brand a sé stante, ovviamente compartecipato dal punto di vista finanziario ma destinato a crearsi una vita propria. L’idea è di puntare soprattutto alla sua diffusione online e di soddisfare le richieste dei più giovani. In pratica Redmi sarà un po’ quel che è Honor per Huawei, offerndo qualità simile a quella del marchio da cui deriva ma con un rapporto qualità/prezzo ancora migliore.

Il primo smartphone di questa serie è il neo annunciato Redmi Note 7, che è anche il primo in cui cambierà il logo impresso sul retro della scocca. La linea in questione è quella più elevata nella famiglia Redmi, superata solo dalla variante Pro che dovrebbe essere annunciata più avanti. Il numero 7 ci fa capire che non sia un primo esperimento ma l’ennesimo prodotto destinato a ripetere il successo di vendite dei precedenti.

Lo schermo è un 6,3″ FullHD+, la CPU è la Snapdragon 660 di Qualcomm e le dotazioni di memoria vanno da 3 a 6GB di RAM in base allo storage prescelto (32 o 64GB espandibili con microSD). La batteria ha 4000 mAh con QuickCharge 4 e c’è Android 9 a Bordo, ovviamente con l’ultima interfaccia MIUI 10. Oltre ad una costruzione eccellente, tutta in vetro e metallo, con bellissime colorazioni sfumate degne di un top di gamma, l’elemento di maggior richiamo nelle specifiche è la fotocamera ISOCELL da ben 48MP, abbinata ad una secondaria da 5MP per creare l’effetto di sfocatura 3D. In realtà i 48MP sono utilizzati in gruppi di 4 sfruttando la tecnologia Samsung Tetracell, che consentirà di ottenere immagini da 12MP molto vivide e dettagliate. I prezzi di listino in Cina vanno da 125€ per il modello 3/32GB fino ad un massimo di 180€ per quello 4/64GB. In Italia saranno certamente superiori per via dei costi di logistica e dazi, ma sono comunque già molto interessanti all’origine e al momento del lancio.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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